by Mazzu » Sat 04 July 2020; 16:53
In passato la Regione Lombardia ha previsto troppe cose sulla carta (ottime e tuttora da difendere) ma ha progressivamente perso il controllo sulla relativa messa in pratica. Ora lo strappo si ricuce all'indietro.
Quando sarebbe mancato l'ultimo colpo di reni prima di risolvere tante cose (non tutte), si è mollato il colpo.
Ma sapete, non sono tanto le limitazioni. Quelle se si ha un interlocutore comprensivo e credibile si possono anche mandare giù (pur ammettendo le responsabilità politiche di chi ha tenuto fermo il giochino cinque anni sperando che non si rompesse). Il problema è l'atteggiamento con cui si confonde apposta la risposta all'emergenza con l'aspetto programmatico, e la contemporanea scomparsa di un confronto sereno e sincero su temi programmatici.
Si inizia a pagare dalle linee più periferiche e "deboli".
(Come se la Gallarate-Luino non avesse potenzialità turistiche, si passa anche da Sangiano Fo, il paese natale di un premio Nobel ragazzi “seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”)