S-Bahn, luca, condivido il sentimento che sta alla base delle vostre critiche ma credo che in questo caso siano fuori luogo. Questo masterplan non descrive il rifacimento di una stazione, ma l'urbanizzazione di un'area che le ferrovie hanno dismesso.
Pur con tutto l'amore per il treno, non si può negare che i binari costituiscano un ostacolo, che costringe alla costruzione di infrastrutture specifiche per il superamento. Sarebbe auspicabile, e penso anche abbstanza facilmente fattibile, abbassare il piano del ferro anche solo di un metro per buona parte dell'area, anche per ridurre la dimensione degli scavalchi. Come già indicato da jumbo, i binari attualmente in esercizio sono su un tracciato diverso da quello definitivo, quindi dovrebbe essere possibile lavorare senza disagi per il traffico ferroviario.
La piattaforma sopra tutto il tracciato ferroviario sembra più che altro una trovata pubblicitaria. Del tipo: "facciamo la green line come a New York", dimenticando che lì è stato fatto per riutilizzare un'infrastruttura che aveva perso la sua funzione mentre qui bisognerebbe costruire ex-novo una struttura la cui utilità non è chiara.
Ho il sospetto che possa esserci un'altra ragione: le direttive comunali prevedono una quota minima destinata a verde pubblico, con questa trovata annettono l'area dei binari al verde e aumentano la superficie edificabile.
ing wrote:[...] io due strade carrabili sugli assi Crema-Adamello e Mantova-Calabiana ce le farei.
Evidentemente si è preferito evitare di incoraggiare il transito attraverso la viabilità di quartiere sia a nord che a sud dello scalo. Da abitante di via Crema non posso che esserne felice.
Fra l'altro l'asse Crema/Adamello è interrotto dall'edificio storico di a2a (prima centrale di AEM), che probabilmente è anche vincolato.
Per via Crema è previsto un intervento di semipedonalizzazione, o comunque di ulteriore riduzione del traffico:
https://blog.urbanfile.org/2021/01/27/milano-porta-romana-prime-idee-per-la-zona-di-piazza-trento-e-via-crema/