Trenord (2022)

Trenitalia, Trenord, TILO

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Re: Trenord (2021)

Postby serie1928 » Tue 18 January 2022; 19:32

S-Bahn wrote:No, no. L'assessore è responsabile della gestione della sua Partita verso il pubblico. Non mi interessano gli accordi non detti all'interno della maggioranza. A me interessa che faccia funzionare i trasporti non che sia diligente nel portare avanti una politica non detta, ma evidentemente praticata, di smantellamento del SFR.

E allora continua (non tu, ma i comitati) a chiederne le dimissioni senza ottenerle, con la medesima "autoreferenza" del tipo: "ma io ho chiesto e non mi è stato dato". Ed io continuo ad avere il diritto di criticare tale atteggiamento, ovviamente non solo dei comitati, ma in generale del fare questo tipo di politica. E me ne tengo anche ben lontano.
Sappiamo benissimo che è messa lì per eseguire degli ordini, tant'è che dico che fa il palo nella banda dell'Ortica, ma se ne prenda la responsabilità. Ha accettato lei, mica io.
I suoi avvocati qui dentro hanno altro da aggiungere?

Avvocati? Ti vien fatto notare che la tattica usata è priva di mordente, argomentando anche il perché, e tu apostrofi tali osservatori come "avvocati" ("del diavolo" dal tuo punto di vista)? Complimenti!
PS
Il sistema lombardo meno di altri dipendeva dalle sovvenzioni (che poi vadano a zero è una illusione che non sta in piedi in nessuna parte al mondo, peraltro), ma sono proprio le poliriche fallimentari di questa amministrazione che hanno spostato (anche prima del Covid) la bilancia più verso le sovvenzioni che verso gli introiti

Anche questo: tipica mentalità perdente. Se non si può raggiungere un risultato non significa affatto che non bisogna continuare a tendere verso quel risultato, fosse anche un "zerovigola" in più. Ma no, siamo già più bravi e poi...
E fino a quando la politica può godere del potere ottenuto grazie alla elargizione di sovvenzioni, sarà sempre così. E sempre così sarà.
Ed i comitati sono proni a questo modo di fare politica: l'ottenere sovvenzioni è potersi "fare belli" con i rappresentati. "Hai visto? Ho ottenuto la fermata aggiuntiva del Frecciarossa a Roccacannuccia! Una vittoria per la nostra associazione "pro loco", e via così.
Vade retro!
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Re: Trenord (2021)

Postby S-Bahn » Wed 19 January 2022; 10:45

serie1928 wrote:... me ne tengo anche ben lontano.?
"Mi hai tolto un dubbio", diceva spesso un mio amico, nel senso che non dubito affatto che tu ti limiti a un sapiente lavoro dalla tastiera e neint'altro.
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Re: Trenord (2021)

Postby Hallenius » Wed 19 January 2022; 13:18

S-Bahn wrote:"Mi hai tolto un dubbio", diceva spesso un mio amico, nel senso che non dubito affatto che tu ti limiti a un sapiente lavoro dalla tastiera e neint'altro.

Evitiamo di andare sul personale, altrimenti si generano battibecchi che devono essere risolti in pm e assolutamente non in pubblico (regola D3).
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Re: Trenord (2021)

Postby serie1928 » Wed 19 January 2022; 16:40

S-Bahn wrote:
serie1928 wrote:... me ne tengo anche ben lontano.?
"Mi hai tolto un dubbio", diceva spesso un mio amico, nel senso che non dubito affatto che tu ti limiti a un sapiente lavoro dalla tastiera e neint'altro.

Non l'ho mai nascosto, ed ora ne conosci anche uno dei tanti motivi.
Mi pare del tutto legittimo e, pensa, molti non fanno nemmeno questo.
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Re: Trenord (2021)

Postby teo » Wed 19 January 2022; 20:15

La replica della Terzi alla richiesta di dimissioni:
https://www.ferrovie.info/index.php/it/ ... dimissioni
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Re: Trenord (2021)

Postby Mazzu » Wed 19 January 2022; 23:26

Non è stata interpellata
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Re: Trenord (2021)

Postby S-Bahn » Thu 20 January 2022; 18:36

Hallenius wrote:
S-Bahn wrote:"Mi hai tolto un dubbio", diceva spesso un mio amico, nel senso che non dubito affatto che tu ti limiti a un sapiente lavoro dalla tastiera e neint'altro.

Evitiamo di andare sul personale, altrimenti si generano battibecchi che devono essere risolti in pm e assolutamente non in pubblico (regola D3).

Dov'è il battibecco? Andiamo perfettamente d'accordo.
Uno dice che non muove un dito e che non intende farlo per cambiare la situazione e l'altro riconosce che sì, è vero che l'unica azione che compie è quella di scrivere sul forum dove ci spiega in cosa gli altri sbagliano sempre.
Io non vedo niente di personale.
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Re: Trenord (2021)

Postby S-Bahn » Mon 24 January 2022; 10:02

Si replica:


Al Presidente della Regione Lombardia
Dott. Attilio Fontana
e, p.c.,
Organi di stampa

Milano, 24 gennaio 2022


Oggetto: Decadimento del Servizio Ferroviario Regionale
Egregio Presidente Fontana,
a una settimana dall'invio della lettera dei comitati non ci è giunta alcuna risposta da parte Sua in merito al quesito che ponevamo sul costante degrado del SFR lombardo a partire dal 2018.
Registriamo però da più parti diversi tentativi per giustificare il disastro del servizio di Trenord nascondendosi dietro la pandemia.
Chiudiamo subito la questione osservando che, per giustificare le difficoltà di Trenord, vengono dichiarate percentuali di assenze per positività e quarantene che sono diverse volte superiori sia a quelle medie della popolazione italiana sia a quelle medie registrate nelle aziende italiane di qualsiasi settore merceologico.
Qualcosa sicuramente non va in questi dati, comunque non ufficiali, oltre che nella stessa Trenord.
Presidente, chiediamo a Lei di conoscere quale sia l'effettivo stato dell'organico di Trenord rispetto al fabbisogno per il ripristino pieno del servizio ai livelli del 2018.
Ribadiamo e sottolineiamo però che non contestiamo gli effetti, comunque transitori ed evidentemente sovrastimati, della pandemia, ma il progressivo smantellamento del servizio in atto dal 2018, ben due anni prima che si manifestasse la pandemia, e su questo richiamiamo l'Assessore alle Sue Responsabilità.

I Rappresentanti dei Viaggiatori e dei Comitati dei Pendolari Lombardi
Firme
Associazione MI.MO.AL.
Associazione Pendolari Novesi (APN)
Comitato Pendolari Bergamaschi
Comitato Pendolari Como – Lecco
Comitato Pendolari Cremaschi
Comitato Pendolari della Bassa Bergamasca
Comitato Pendolari del Meratese
Comitato Pendolari di San Zenone al Lambro e comuni limitrofi
Comitato Pendolari Gallarate – Milano
Comitato Pendolari Lecco-Milano
Comitato Pendolari linea S6 Milano – Novara
Comitato Pendolari Romano
Comitato Pendolari Busto Nord
Comitato Trasporti Lecchese
Comitato Viaggiatori e Pendolari della Milano – Asso
Comitato Viaggiatori S9/S11
Comitato Viaggiatori TPL Nodo di Saronno
Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi
InOrario: Comitato Pendolari linea Mantova Cremona Milano
PendolariComo
Pendolino della Brianza – S7 Besanino
Rappresentanti della linea Domodossola – Arona – Milano
#sbiancalafreccia
UTP – Utenti del Trasporto Pubblico Regione Lombardia

Rappresentanti Regionali dei Viaggiatori:
Franco Aggio
Giorgio Dahò
Stefano Lorenzi
Francesco Ninno
Sara Salmoiraghi
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Re: Trenord (2021)

Postby Saronno station » Wed 26 January 2022; 23:02

Buonasera, ma che fine hanno fatto gli elementi di testa dei tsr 095 e 079 incidentate ad Inverigo? Dove sono?
Credete invece che il tsr invidentato ad Erba si possa riparare?
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Re: Trenord (2022)

Postby snia92 » Wed 02 February 2022; 18:54

Ed ecco a voi la follia che ho ricevuto via mail oggi dalla relazione Clienti Trenord (suppongo la abbiate ricevuta tutti, se iscritti al sito...)

A voi i commenti.

DUEMILA TRENI E -40% DI CLIENTI,
ECCO I (VERI) NUMERI DI TRENORD


Gentile cliente,

nell’ultimo mese Trenord s’è vista costretta a rimodulare il servizio per il rilevante numero di assenze del personale dovute al Covid. Ora, fortunatamente, l’emergenza sta rientrando e il servizio può progressivamente tornare alla normalità. Nonostante l’evidente dimensione di questa ultima ondata di contagi e il suo impatto sulla vita di tutti noi e di molti servizi essenziali (ospedali, scuole, ...), Trenord è stata pesantemente criticata: si è detto che la pandemia sarebbe l’alibi dietro il quale si nascondono problemi irrisolti da anni e che è in atto una sorta di progressiva riduzione del servizio ferroviario regionale. Nei confronti di Trenord sono state usate espressioni violente come “disastro, incubo, degrado, punizione”.

Abbiamo sempre rispettato le opinioni di tutti, ma dinanzi a tanta accanita disinformazione, crediamo doveroso rivolgerci direttamente a voi, clienti e viaggiatori, per darvi i dati reali di quanto accaduto ed offrirvi le corrette spiegazioni.

Per Trenord lavorano 2250 tra macchinisti e capitreno che, in periodi normali, permettono di effettuare circa 2200 treni al giorno nei giorni feriali, 1900 il sabato e 1600 nei festivi per 365 giorni l’anno. Prima del picco pandemico, e cioè in condizioni di normalità, tra il personale viaggiante si registravano mediamente 130/150 assenze al giorno per malattie, permessi, ferie, agibilità sindacali, inidoneità temporanee. All’inasprirsi dei contagi le assenze sono raddoppiate fino a raggiungere quota 300, con 150/170 ferrovieri indisponibili per contagio/quarantene. Trenord che, come ogni azienda, è ovviamente strutturata per poter assorbire fino un certo numero di assenze (8% nel nostro caso, percentuale già alta comparata ad altri settori) si è invece trovata a fare i conti con punte del 15%. Impensabile avere riserve di personale in grado di coprire un tale gap.

S’è parlato molto e fuori luogo del numero dei lavoratori necessari per effettuare il servizio. Tra il 2018 e il 2021 Trenord ha assunto in totale 1147 persone, tra cui 308 macchinisti, 308 capitreno e 171 manutentori. Oggi abbiamo 23 macchinisti, 32 manutentori e 102 capitreno in più di tre anni fa. La programmazione c’è e risponde alle esigenze reali del servizio. Certo, come noto, durante il lockdown del 2020 le attività di formazione sono state sospese (per tutti, non solo per Trenord) e questo ha portato a uno slittamento dei piani di assunzione che si sta recuperando attraverso un programma straordinario di formazione avviato nel settembre 2021. E, nonostante la pandemia, nel 2021 Trenord ha formato e assunto 59 capitreno e 65 macchinisti. In totale: 124 entrati a fronte di 111 usciti. Tra il 2022 e il primo semestre 2023 saranno effettuate 280 assunzioni nel personale viaggiante, circa il 13% dell’attuale forza lavoro. Val la pena ricordare che un equipaggio non si acquista a catalogo. La formazione di un macchinista richiede non meno di 12 mesi e quella di un capotreno almeno 6.

E a chi sostiene che la soluzione a ogni problema sono solo le assunzioni - cioè più persone -, ci permettiamo sommessamente di ricordare che esiste anche un problema di produttività, che richiede di essere puntigliosamente affrontato con la collaborazione del sindacato.

L’impennata dei contagi ha contratto drasticamente la domanda di trasporto. Oggi i viaggiatori giornalieri raggiungono a stento i 375mila, ben lontani dagli 800mila pre-Covid. Trenord offre ogni giorno circa 2000 treni (erano 1800 durante le festività natalizie) e oltre 950mila sedili “circolanti”: un’offerta che soddisfa ampiamente la domanda. Non risultano criticità neppure sul fronte degli assembramenti: nessun treno ha mai raggiunto riempimenti oltre il livello dell’80% prescritto dalle disposizioni anti-Covid.

E forse, quando si discute di livello e quantità di servizi, sarebbe opportuno porre il tema delle risorse economiche necessarie (tema che non vediamo mai sollevato; come se non esistesse): oggi Trenord fa circolare un numero di treni che senza la limitazione all’80% della capacità sarebbe in grado di trasportare lo stesso numero di passeggeri pre-Covid, mentre ne trasporta circa il 40%!

E veniamo a quanto accaduto nelle ultime settimane: l’offerta di Trenord, a causa dei contagi, è stata ridotta del 12% durante le festività natalizie e del 10% durante il mese di gennaio. I più disinformati hanno scritto che in nessun’altra regione le corse sono state ridotte come in Lombardia: niente di più falso. Quelle a noi più vicine hanno tagliato il servizio tra il 9% dell’Emilia Romagna e il 17% della Liguria, passando per l’11% del Piemonte e il 12% del Veneto. A livello nazionale spicca il taglio del 29% del servizio nelle Marche. In Lombardia, dunque, è accaduto quello che è successo in tutta Italia e, in ogni caso, nel fare il confronto, è opportuno ricordare che nessuna regione italiana (e del sud Europa) può vantare i volumi produttivi di Trenord. Nella sola Lombardia, Trenord effettua il 32,4% dell’intera produzione ferroviaria nazionale.

C’è inoltre chi ha azzardato paragoni con il trasporto pubblico urbano, dove però mezzi come metropolitane, bus e tram non “promettono” orari e, soprattutto, non hanno bisogno di equipaggi complessi; basta un autista per garantire la corsa. Eppure, anche il trasporto pubblico urbano ha subito pesanti riduzioni, le cronache erano piene.

C’è stato, infine, chi ha reclamato il ritorno alla produzione del 2018, quando circolavano oltre 2300 treni al giorno. Lo abbiamo detto allora e lo ribadiamo oggi: si trattava di un record effimero. Un così elevato numero di treni non è sostenibile e non consente di garantire un servizio di qualità adeguata: in Lombardia le infrastrutture sono sature, i binari non possono reggere tanto traffico ferroviario. Il 53% delle linee lombarde è a binario unico, come fossero strade a senso alternato. La Lombardia ha un deficit infrastrutturale rispetto alle potenzialità della domanda. Sui binari regionali, in particolare, nel nodo di Milano, oltre a Trenord, circolano l’Alta Velocità, la lunga percorrenza anche internazionale e le merci. Rivendicare ancora più treni è velleitario: la capacità del sistema non è infinita, come qualche sedicente rappresentate dei viaggiatori vorrebbe far credere. Ne è prova la puntualità che Trenord ha raggiunto nei mesi in cui i treni Alta Velocità sono stati ridotti in modo significativo: è migliorata di 7-8 punti percentuali.

Tre anni fa abbiamo indicato un percorso, dicendo in totale trasparenza che avrebbe richiesto 4-5 anni per essere completato: nuovi treni, ridefinizione del servizio, recupero di efficienza ed efficacia aziendale. Evidenziando che la ferrovia è un sistema fatto non solo dal treno (ci sono i binari, le stazioni, la gestione della circolazione che sono in capo alle società delle infrastrutture) e che per fare il salto di qualità occorre che lo faccia l’intero sistema.

Ebbene cosa è accaduto, pur in presenza di questa pandemia che ha sconvolto la vita di tutti?

Nel 2018 solo il 78% dei treni arrivò puntuale; nel 2019 furono l’80%; nel 2021 l’84%. Le soppressioni sono passate da una media di 102 al giorno del 2018 a 63 del 2021 di cui soltanto 26 per cause attribuibili a Trenord. Insomma, un po’ di strada si è fatta. Manca ancora molto per garantire la qualità che questa regione merita ma la direzione è quella giusta. E certamente non siamo in presenza di nessun “degrado, incubo, disastro”.

Tra il 2020 e il 2021 inoltre sono entrati in servizio i primi 39 treni dei 222 acquistati da Regione Lombardia. Nel 2022 è previsto l’ingresso in servizio di altri 57 nuovi treni: 96 treni, tanti! Ma ne devono arrivare da qui al 2024 altri 126, per consentire il rinnovo di circa metà della flotta di Trenord. Si tratta del più grande programma di rinnovo mai realizzato, che richiede tempo per essere completato, anche per quanto riguarda il personale: abbiamo già abilitato più di 1300 macchinisti e capitreno alla conduzione dei nuovi Caravaggio e Donizetti; altri 900 saranno formati nel 2022.

Proseguiremo quindi su questa strada anche investendo nella modernizzazione degli impianti di manutenzione che stiamo dotando di tecnologie all’avanguardia e nei sistemi digitali sia per la gestione operativa sia per la relazione con i clienti. Continueremo sulla strada del miglioramento continuo, mentre qualcuno si ostinerà a sostenere che Trenord non è stata neppure capace di prevedere la pandemia.

Vedremo di attrezzarci anche per questo, ma non possiamo prometterlo.



Paolo Garavaglia
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Re: Trenord (2022)

Postby serie1928 » Wed 02 February 2022; 19:18

Mi sembra un corretto modo di comunicare un diverso punto di vista, afferma qualcosa di falso?
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Re: Trenord (2022)

Postby Pagina 394 » Wed 02 February 2022; 21:10

Non si dicono palesi falsità, ma si rimescolano le carte in una maniera indegna. L’esempio più lampante é l’accenno alla “capacità limitata“ dei binari per giustificare la riduzione del numero di corse effettuate, quando noi sappiamo che ad essere falcidiate sono state prevalentemente le linee secondarie e le frequenze serali, dove non si registrano certamente problemi di scarsità di tracce…
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Re: Trenord (2022)

Postby serie1928 » Wed 02 February 2022; 21:30

Non sarebbe una falsità, ma resterebbe una mistificazione. Vale uguale.
Attenzione al contesto: l’ asserita incapacità della infrastruttura è relativa ai 2300 treni/giorno del 2018. I 300 treni mancanti oggi da allora quali sarebbero?
Più interessante in tale comunicazione è la dichiarata incapacità di fare ciò che è richiesto e ritenuto necessario, l’ammissione di una puntualità da “stracciare i contratti” nonostante la riduzione di corse. Due cose che da sole valgono un rescissione contrattuale.
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Re: Trenord (2022)

Postby jumbo » Thu 03 February 2022; 1:01

Anche il progressivo miglioramento della puntualità a fronte di meno corse effettuate, mi pare quasi un effetto automatico.
Lo scrivono pure loro che con meno treni in giro in generale è più semplice gestire la circolazione.
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Re: Trenord (2021)

Postby a90 » Thu 03 February 2022; 10:52

Saronno station wrote:Buonasera, ma che fine hanno fatto gli elementi di testa dei tsr 095 e 079 incidentate ad Inverigo? Dove sono?
Credete invece che il tsr invidentato ad Erba si possa riparare?

Sono ancora fuori servizio, l'elemento di testa del TSR 079 dovrebbe essere a Novate, in mezzo ad altri treni parcheggiati ma regolarmente in servizio.
Quello del TSR 095 invece non ne ho idea.
Ad ogni modo non ci sono notizie di un eventuale recupero, peccato che tra elementi intermedi e di testa ce ne sono una ventina fuori servizio, alcuni anche da moltissimi anni... :wall:
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