Bersani o Renzi?

[midlander]

affondare affondiamo comunque: se va su grillo affondiamo più in fretta, se va su bersani affondiamo alla stessa velocità di oggi, se va su renzi chissà.

jumbo riesci a spiegarci come potrebbe mai fare renzi a risollevare le sorti dell'italia?

[jumbo]

ad esempio sul lavoro non starebbe a pendere dalle labbra del segretario generale del sindacato più conservatore di tutti.
sulle tasse invece non mi faccio molte illusioni.
in ogni caso non è che sia particolarmente favorevole a renzi: comunque è nel centrosinistra e quella non è la mia idea. mi pare solo meno peggio.

[Lucio Chiappetti]

Tra uno che e' andato in visita al CERN e uno che e' andato a pasteggiare con i finanzieri delle Cayman, chi si occupa di ricerca scientifica non ha dubbi. Visti anche questi link gia'postati altrove.

http://www.roars.it/online/uno-sguardo- ... e-ricerca/
http://mygenomix.wordpress.com/2012/11/ ... ord-cloud/

[jumbo]

Appunto, Bersani fa una dichiarazione di principio su cui nessuno può essere in disaccordo, e non propone niente di pratico. In mancanza di risorse diverse da quelle di oggi, non cambierà niente.
Renzi si pone un problema concreto, propone di utilizzare un sistema di valutazione (cosa che ovviamente fa inorridire chi nell'università c'è di già), magari perfettibile, e di cambiare qualcosa. Non è detto che funzioni ma almeno si pone il problema che ci sia qualcosa da cambiare.

[skeggia65]

Se vincerà Bersani avremo probabilmente un governo fatto con le solite coalizioni traballanti del centrosinistra, stavolta nemmeno puntellate dall'antiberlusconismo.
Renzi ha scatenato reazioni isteriche e impaurite da parte del vecchio apparatcik cattocomunista (la Bindi e Marini, ex DC che più non si può, tutto l'apparato "storico" del PD, proveniente dal PCI, Vendola, "razzista al contrario").
In più Renzi è l'unico che può rischiare di prendere abbastanza voti da evitare le coalizioni (ha la reale possibilità di raccogliere, a primavera, i voti dei delusi dal centrodestra. Questo permetterebbe (forse) un Governo non ostaggio dei vari partitini rappresentanti loro stessi e i loro parenti che però possono togliere le gambe delle poltrone.

[Lucio Chiappetti]

Renzi si pone un problema concreto, propone di utilizzare un sistema di valutazione ...

Eh no ! Qui si viene a cadere proprio su argomenti che riguardano direttamente la mia attivita' quotidiana. Renzi non propone un bel nulla del suo sacco, si limita a ripetere quanto hanno fatto i fratelli Ichino sulla stampa ultimamente, e che e' stato puro populismo, ossia applicare una cosa nata per uno scopo (la VQR 2004-2010, ossia la valutazione delle istituzioni) per un altro (ossia la valutazione individuale) ... fra l'altro quando e' in corso almeno una altra procedura di valutazione (l'Abilitazione Scientifica Nazionale), con ottime intenzioni e purtroppo attuazioni discutibili (si veda il sito ROARS citato sotto)

Consiglio di cercare p.es. il libro di Marino Regini "Universita' malata e denigrata", ma anche "I ricercatori non crescono sugli alberi" di Sylos Labini, oppure di consultare il sito ROARS
http://www.roars.it/online/

Come aneddoto posso citare una volta di avere assistito a un "comizio" di un collega che si candidava alle europee (non era propriamente un comizio, era una presentazione a colleghi di varie istituzioni), che era finito con tre illustri scienziati di discipline completamente diverse che spiegavano ai responsabili istruzione del partito come si fa la valutazione in altri paesi !

Offellee fa el to mestee ...

[jumbo]

ah ok, quindi nessuno deve valutare niente, bel sistema, tanto pagano gli altri.

[Cristian1989]

Fra Bersani e Renzi, sono più propenso a Renzi ma con riserva... odora un po' di Berlusconi, non vorrei che il 2013 fosse un 1994 bis!
Quindi probabilmente fra il vincitore del PD mi butterò su Grillo...abbiamo avuto politici buffoni, forse un buffone in politica potrebbe essere la soluzione?

[Lucio Chiappetti]

Affermazioni apodittiche come quelle un messaggio sopra sono proprio quello che sopra chiamavo "populismo". Il contrario del "conoscere per deliberare" di Einaudi !

Invito a leggere le fonti documentarie citate, o magari quella piu' divulgativa preparata qualche anno fa http://www.iasf-milano.inaf.it/~InStrada/curiosita.html, oppure a riflettere sul fatto che nei settori di ricerca seria la valutazione e' gia' in atto da sempre attraverso il meccanismo della peer review, p.es.

per ottenere tempo di osservazione su un qualsiasi satellite o telescopio, le domande vengono esaminate da un Time Allocation Committee, ed in genere il tempo richiesto supera quello disponibile di un oversubscription factor tra 3 e 7

ogni pubblicazione su rivista, dopo il tempo passato internamente dai co-autori a verificare e lisciare ogni affermazione, e' sottoposta al parere di un referee anonimo e indipendente, che puo' richiedere 1-2 revisioni prima di accettare il lavoro

[jumbo]

e gli stipendi dei professori infatti sono legati alle peer review, vero?

Lucio, i tuoi messaggi suonano come "siccome i metodi di valutazione non funzionano, meglio il programma di Bersani che si guarda bene dal pensare di fare una qualsivoglia valutazione".
Per me questo è solo un sistema per difendere chi ha già raggiunto una posizione vantaggiosa, in qualunque modo l'abbia raggiunta.

[Lucio Chiappetti]

Continuo a invitare a leggere le fonti documentarie citate prima di parlare con affermazioni generiche e (volutamente o involontariamente) populiste (che poi c'e' popolo e popolo, mio zio, classe 1904, vita tipo albero degli zoccoli, aveva un rispetto per il mio lavoro di gran lunga superiore a quello di certi "giovani", magari laureati alla Bocconi).

E gia' che ci sono ne aggiungo altre di mie (le prime tre legate alle azioni dei governi degli ultimi anni, ma l'ultima fa vedere tutte le mie opinioni pubbliche dal 1997, concrete, ed indipendenti dalle parti politiche)

http://sax.iasf-milano.inaf.it/~lucio/W ... brain.html
http://sax.iasf-milano.inaf.it/~lucio/W ... rain2.html
http://sax.iasf-milano.inaf.it/~lucio/W ... rain3.html
http://sax.iasf-milano.inaf.it/~lucio/WWW/Opinions/

In nessun paese al mondo gli stipendi sono legati alla peer review, e in un qualsiasi paese che abbia una politica di finanziamento della ricerca decente, non sono gli stipendi la parte sostanziale del finanziamento.

Dopo di che su ROARS e altrove si trovano esempi e suggerimenti di come fare funzionare bene una valutazione vera (che e' principalmente valutazione dei progetti o delle istituzioni) e su quali sono i reali problemi della ricerca scientifica. Non si tratta di lisciare il pelo a una (parte della) opinione pubblica male informata o istigata.

[hell66]

bersanetto

[jumbo]

Lucio, posto che l'astrofisica come si dice anche in qualcuno dei tuoi link è molto probabilmente un piccolo mondo a sè rispetto al mondo universitario e della ricerca italiano, in ogni caso mi pare che stai un po' divagando.
Si parlava dei programmi di Bersani e di Renzi. Uno non accenna minimamente alla necessità di fare una valutazione delle attività accademiche (altrimenti la Camusso si arrabbia se si inserisce qualunque criterio che non sia l'anzianità), l'altro propone di considerarla (poi magari il metodo proposto non è quello più efficace). Tra uno che non vuole inserire nessuna valutazione e uno che sbaglia il metodo, preferisco il secondo, perchè si fa meno fatica a correggerlo.

[Lucio Chiappetti]

Sylos-Labini e' un fisico delle alte energie e non un astrofisico, spero che si legge il titolo del suo link anche per chi non vuole cliccarlo http://www.roars.it/online/renzi-e-luni ... -di-prima/ ... no, non si vede, dice renzi-e-luniversita-come-prima-peggio-di-prima

(io non sono mai andato alle primarie prima di questa volta, ma ci vado proprio per evitare Renzi che potrebbe essere peggio (certamente non meglio) di Berlusconi ... e se vanno male potrei non andare piu' nemmeno a votare alle politiche tanto sara' inutile)

[jumbo]

è surreale. abbiamo dipartimenti universitari (specialmente al sud) dove sono tutti parenti, siamo pieni di università con buchi di bilancio colossali, siamo pieni di laureati in scienze della comunicazione o robe inutili simili destinati a fare i disoccupati, e i professori delle (poche) università che funzionano e che tirano avanti la carretta del nostro sistema universitario si inalberano quando lo si critica, senza capire che non sono loro quelli che hanno da perderci, mentre gli altri stanno zitti e continuano a magnare.