by marex » Sat 02 July 2016; 15:25
Essendo di Mendrisio, appassionato di ferrovie, ho sempre avuto un occhio di riguardo per la "Generusa" (termine dialettale per la FMG). Come redattore/regista TV ho poi trattato l'argomento per la TSI/RTSI/RSI fin dagli anni 60/70. L'argomento era particolare: linea a cremagliera unica nella Svizzera italiana, trazione Diesel inusuale in CH, materiale rotabile "ideato" in loco. All' interesse generale per la montagna e per linea nell'ambito del turismo svizzero a sud delle Alpi si aggiungeva anche l'interesse degli "Eisenbahnamateuren" svizzeri e degli "Eisenbahnfreunden" germanici. Gestiva e faceva funzionare la FMG, con occhio distratto da parte della Federazione MIGROS di Zurigo, un gruppo di tecnici e di operai del posto (di Capolago e di Riva) sotto la direzione di Ermanno Valli poi diventato una simpatica vedette televisiva ("quello delle erbe"). Un maggior interesse dalla direzione zurighese di Migros ha poi determinato le successive strategie tecniche e di personale. Per il Generoso si pensava, eventualmente, di sostituire la ferrovia con una funivia in partenza da terreni Migros a Melano. Con una spesa complessiva di 24 milioni di CHF si era poi proceduto all'elettrificazione della linea di 9km. C'erano dubbi sullo stato dei binari e della cremagliera Abt: un'eventuale loro sostituzione poteva significare il passaggio dallo scartamento di 800mm a quello metrico. La lievitazione dei preventivi aveva poi significato risparmi importanti. Non si era risparmiato sulla costruzione di importanti muri di sostegno e di controriva, si era per contro risparmiato sull'elettrificazione: cc 850V, senza freno di recupero. Conseguenza: possibilità di salita di al massimo due convogli alla volta pena importanti cadute di tensione. Fra il primo elettrotreno in salita e il secondo poteva essere eventualmente inserita un'automotrice Diesel Bhm 2/4 appositamente ridipinta in arancione-azzurro. Per gli elettrotreni si era scelto semplicemente quanto il gruppo MOB aveva acquistato per la ferrovia Montreux - Rochers de Naye, cioè anonimi elettrotreni articolati. Un accenno di polemica per la scelta, per motivi di risparmio, di motori (tedeschi) della Siemens. Due cambiamenti di direzione, con persone distanti dalla ferrovia e dalla regione hanno, secondo me, tolto l'impronta "mo-mo" (cioè mendrisiense) della ferrovia ridotta a banale mezzo di trasporto per appassionati di astronomia (telescopio in Vetta) e di "scienza della Terra" (caverna in territorio italiano dell' "Ursus spaeleus"). Mario Botta era stato tirato in ballo già qualche anno fa: l'eventuale acquisto per 2 milioni di franchi di una loc a vapore (Neubau di SLM) poteva essere completato da un paio di carrozze firmate dall' archistar mendrisiense... Troppo costoso.
Negli interventi precedenti si è parlato di capacità di trasporto: quand'ero ragazzo faceva notizia, in estate, la salita di 1'000 persone al giorno con il trenino (statisticamente 2'000 pax). Giornate straordinarie e il pienone sulla vetta di una montagna senza grandi spazi pianeggianti. Beh, chi paga, decide. Da qualche anno decide il cosiddetto "percento culturale" di Migros con il pagamento della fatture FMG. Come andrà a finire non so. Certamente l'idea ottocentesca del medico mendrisiense dottor Carlo Pasta di costruire una ferrovia per (cito) "ricchi milanesi" è fallita nella pratica. La linea si trova completamente fuori dal giro del turismo svizzero che conta... Rigi, Pilatus e il Brienzer Rothorn non sono meglio del Generoso ma si trovano in regioni con un tradizionale, importante, turismo internazionale. Sull'argomento costi di trasporto avevamo già scritto in passato. Nonostante prezzi dei biglietti che sono la metà rispetto a simili ferrovie della Svizzera interna... bisogna mettersi il cuore in pace. Il potere d'acquisto degli stipendi nella grande Lombardia confinante è basso e la CH, purtroppo, spesso "fuori misura".