Jumbo, la segnaletica va letta dall'alto verso il basso. Sopra c'è sempre il segnale, la P in questo caso, poi vengono le tabelle integrative che in questo caso sono riunite nel medesimo cartello. Non c'è da presumere alcun errore, quello che c'è scritto va inteso "dal generale al particolare", come ogni costrutto logico vuole per dare un senso compiuto.
Se l'indicazione di "disco orario" fosse riferita al posteggio in generale, la scritta "lun-ven 13,30-16,30" perderebbe ogni senso di esistere. Quindi è sicuramente l'indicazione di un periodo, compreso nei limiti di quello generale più sopra, in cui vale una condizione particolare: il disco orario.
È l'unica spiegazione logica che dia un senso compiuto a quello che è, dopotutto, una forma di comunicazione, con una sua sintassi, ed un suo significato proprio.
Ovviamente se la condizione di "disco orario" fosse stata messa all'interno di un bordo, come per l'indicazione dell'estesa, quindi riunendo in maniera chiara le due indicazioni, non vi sarebbero dubbi.
Quello che è opinabile è solo che richiede troppo tempo, per chi è alla guida, di essere compreso, e se un automobilista parcheggia e non ha recepito di farlo durante le ore di "disco orario", rischia la sanzione. Cosa che non deve accadere.
Allora si deve evitare di fare regole troppo complesse,che vanno comunicate con mezzi semplici e facilmente comprensibili, invece sembra che certe amministrazioni vogliano "declamare la Divina Commedia" a forza di segnali stradali