Apro questo topic per raccogliere esperienze riguardanti gli spostamenti che effettuiamo fuori dai nostri soliti giri, quelle volte che diventiamo "utenti occasionali" finalizzati non ad un appuntamento di lavoro o un impegno particolare, ma semplicemente per passare una giornata da qualche parte a fare un'esperienza nella natura o in qualche altra città.
Dopo tanto tempo, ieri mi sono avvalso del TPL per una mini-gita in Valtellina con amici: l'obbiettivo era arrivare a Sondrio, percorrere a piedi "l'Anello delle Cassandre" in poco più di un'oretta, pranzare in una trattoria locale per poi spostarsi altrove nel pomeriggio sfruttando il sempre meraviglioso IVOL giornaliero.
Arriviamo al binario 7 di Milano Centrale alle 9.15, in tempo per salire sul Tirano delle 9.20 che però vede i vestiboli delle 8 carrozze del vecchio (e maltenuto) treno già belli pienotti, con gente in piedi anche lungo tutti i corridoi tra i sedili. Saliamo, ma all'idea di dover passare 2 ore di viaggio in quelle condizioni, desistiamo e decidiamo di prendere il successivo.
Alle 10.05 saliamo sul RE per Tirano, stavolta esercito col Pop di Trenord bello nuovo, sempre al binario 7, bello vuoto, e pensavo: sarà che è un orario tardo per chi va a fare gite più lunghe o con destinazione più lontana. E invece no: nel giro di una decina di minuti si riempie come e più del precedente, con gente che dalle porte urla a chi già sta stretto in piedi nei corridoi di stringersi ancor più perchè c'è chi non sta riuscendo a salire.
Si parte in orario (2-3 minuti di ritardo, nulla di ché) e si giunge celermente a Monza, dove un avviso di guasto avverte in un primo momento che saremmo stati fermi 15 minuti, per poi aggiornarsi e diventare 40. Alcuni passeggeri rinunciano al viaggio, evidentemente perchè un ritardo così ingente gli avrebbe fatto saltare i programmi. Per quel che dovevamo fare noi, non ci faceva granché differenza. Ripartiti da Monza, ci si ferma un altro quarto d'ora abbondante prima di Arcore, per poi ripartire e finalmente scorrere relativamente lisci. Arriveremo a Sondrio con 90 minuti di ritardo, e il treno limiterà lì: chi doveva proseguire verso Tirano viene mandato ad attendere il successivo treno, anch'esso in ritardo, previsto in arrivo circa mezz'ora dopo di noi.
Alla fine giungiamo a Sondrio poco prima delle 14, anzichè alle 12.20 (o 11.20, orario previsto in origine), che ci obbliga quindi ad andare celermente in trattoria e posticipare al pomeriggio la gita. Anche qui: pazienza.
Al ritorno da sondrio, attorno le 17, arriva il RE per Milano puntuale e mezzo vuoto (il pienone è solo tra MIlano e Varenna, e viceversa). Pensiamo di scendere a Lecco per prendere la C40 per Como, giusto per fare un giro e sfruttare IVOL. Siamo in anticipo di una ventina di minuti sulla partenza del bus (il nostro treno nel frattempo ha accumulato un ritardo di una decina di minuti). Attendiamo fino a 20minuti dopo il passaggio previsto per le 18.40, assieme a noi c'erano altre persone in attesa, ma del bus non c'è traccia. Il successivo ci avrebbe portato a Como che sarebbe già stato buio e ci eravamo anche stufati di farci tirare buca dai mezzi.
Prendiamo quindi S8 delle 19.06 da Lecco, perchè il RE delle 19.02 era dato in ritardo di +16, e sapevamo che si sarebbe toccato viaggiare in piedi. S8 parte puntuale, ma a Calolziocorte rimane fermo una decina di minuti abbondanti per farsi superare dal RE in ritardo. Unica nota positiva: a Milano Garibaldi S8 arriverà in orario perchè evidentemente ha tracce sufficientemente larghe per recuperare i ritardi.
Ah, ovviamente in nessuno dei treni presi c'è stata l'ombra della controlleria.
Conclusione: noi eravamo in giro tanto per, senza orari definiti e massima flessibilità di programma, ma se avessimo avuto una gita organizzata, un appuntamento per un tour con una guida, o avessimo avuto in mente di fare un percorso in montagna di quelli che impegnano per 3-4 ore o più, ci sarebbe saltata l'intera giornata.
E mi immedesimo anche in chi la C40 avrebbe voluto prenderla per tornare a casa, e che immagino avrà dovuto attendere 1 ora la corsa successiva (che da sito internet pare invece essere stata regolarmente esercita), insomma non proprio una grande esperienza, ahimè.