Come diceva skeggia le città svedesi non sono particolarmente dense. La densità di Stoccolma è significativamente più bassa di quella di Milano che di per sé non ha certo la densità di una megalopoli asiatica. Altre città ancora più basse. Fermo restando che la presenza di grandi parchi può influire sul valore della densità, non so, quando penso a città dense in Europa non mi viene in mente la Svezia. E visto che si parlava di Giappone niente a che vedere con le densità di Tokyo. Stoccolma ha poco più di 5000 ab/km² mentre con la sola eccezione per ovvi motivi di Chiyoda gli altri 22 quartieri speciali di Tokyo hanno densità che oscillano tra gli 11.000 e gli oltre 22.000 ab/km². A maggior ragione dovrei aspettarmi molti più morti.
Tornando allo specifico del Giappone prima di tutto cito questo articolo apparso oggi
https://www.citylab.com/transportation/ ... es/612841/ in cui anche li si ipotizza che in parte sia dovuto ai comportamenti dei giapponesi. Premesso che ci starei un po' attento, conosciamo poco ancora della malattia e magari certe differenze sono dovute più a predisposizione genetica io vorrei sottolineare altri aspetti meno noti della cultura giapponese che potrebbero aver in parte contribuito.
Primo aspetto: i bambini in Giappone sono molto più indipendenti, vanno tranquillamente da soli a scuola anche da molto giovani, non è raro trovare su treni e metropolitane bambini di 7-8 anni da soli o in compagnia di coetanei. E anche in casa stanno spesso da soli. C'è quindi meno necessità che i nonni facciano da baby-sitter magari andandoli a prendere a scuola o curandoli a casa e quindi i bambini difficilmente posso essere veicolo di trasmissione agli anziani. Altro aspetto importante il calendario scolastico è completamente diverso, l'anno scolastico finisce a marzo e riprende ad aprile, e questa pausa proprio nel momento in cui il covid si stava diffondevo a macchia d'olio ovunque potrebbe aver aiutato a limitare la diffusione. Per inciso non per niente il nuovo orario ferroviario entra in vigore in Giappone proprio a metà Marzo circa
Altro aspetto complesso è quello legato al fenomeno del Kodokushi (morte solitaria). Ogni anno in Giappone dai 20.000 ai 40.000 anziani muoiono da soli in casa e spesso vengono trovati anche dopo settimane. Il fenomeno è complesso cerco di riassumerlo in poche parole, anche perché non sono un sociologo. Molte persone in Giappone non hanno messo su famiglia vuoi per il costo elevatissimo delle case, vuoi perché durante il boom economico o si lavorava troppo o per contro si lavorava solo a part time e quindi molti non avevano tempo o denaro per mettere su famiglia e sono invecchiati da soli. C'è poi una certa apatia, una tendenza ad isolarsi, che si vede anche nel fenomeno degli hikokomori (i giovani che si autorecludono in casa) oltre ad una certa voglia di non voler dipendere da altre persone per non gravare su di loro.. Questo ultimo aspetto si era evidenziato molto dopo il terremoto e tsunami del 2011, specie a seguito dell'evacuazione dovuta all'incidente alla centrale di Fukushima-Daiichi. Tanti anziani per non pesare sugli altri durante l'evacuazione hanno rifiutato cure e si sono lasciati morire. Non ci sono cifre esatte ma si stimano parecchie decine se non centinaia.
Tutto questo per dire che gli anziani che come sapete sono i più esposti a questa malattia per come è la struttura societaria giapponese sono più isolati e questo potrebbe averli protetti contribuendo a ridurre significativamente la mortalità.
Per contro però potrebbe anche essere che tantissimi siano morti in casa e ancora non siano stati scoperti, oppure le morti non rientrano nella stima
P.s. per evocarmi dovete scrivere 3 volte di seguito il mio nick
“There is a greater darkness than the one we fight. It is the darkness of the soul that has lost its way. [...] Greater than the death of flesh is the death of hope, the death of dreams.”