by S-Bahn » Thu 20 October 2016; 11:07
Ho trovato questo thread fermo da quasi 10 anni. Lo rispolvero un attimo per fare il punto della situazione in un momento in cui al livello cittadino se ne riparla.
Cosa è successo alla fine, soprattutto in questi ultimi anni? Tentiamo un riassunto.
L'amministrazione, con l'assessore Comfalonieri, ha diligentemente svolto il proprio compito sugli espropri (peraltro minimi, rettifiche di confine più che altro) e gli accordi con le proprietà per posizionare gli accessi alla fermata.
E' invece mancata la parte politica vera e propria per discutere con RL di un modello di esercizio e di esplicitare e creare consenso sulla necessità di un servizio di tipo metropolitano per l'intera asta, e non solo per la realizzazione di un paio di marciapiedi in più.
E' mancata questa parte perché formalmente compito di "altri" ma soprattutto perché il TPL non interessa, interessano "interventi da realizzare".
Con questa carenza di fondo si era comunque arrivati nel marzo 2016 ad un accordo tra Comune, Regione e RFI per la costruzione di una fermata in due fasi. La prima fase prevedeva sottopasso, marciapiede per la Molteno e una predisposizione a futuri marciapiedi anche sulla Carnate, in attesa di realizzarli di una seconda fase in cui si sarebbe meglio definito il modello di esercizio. Il costo sarebbe stato a carico del Comune che ha quindi appostato la cifra a bilancio. Il fatto che tutto fosse a carico del Comune e che ci fosse una fase provvisoria con un futuro abbastanza indefinito sulla seconda fase e la fermata sulla Carnate è frutto del non lavoro sul modello di esercizio e più complessivamente sul concetto di servizio per il territorio, ma è invece frutto del "facciamo una fermata per il quartiere come promesso in campagna elettorale".
Dopo pochi mesi, nell'estate di quest'anno, RFI fa retromarcia sull'accordo, anche in seguito a cambi di persone nella dirigenza. Partendo dalla necessità di dovere rifare i portali della TE, cosa secondo loro non considerata nell'accordo (preparato secondo le loro stime di costi e da loro firmato), improvvisamente raddoppiano, sempre secondo RFI, i costi della realizzazione.
A questo punto il comune, debole della non volontà di realizzare "un servizio" e alla ricerca di "qualcosa da portare a casa", invece di far fronte comune con Regione Lombardia per esigere il rispetto degli accordi da parte di RFI e di esigere una semplice distinta dei costi che giustificasse (visto che è il comune che paga) il raddoppio delle cifre, cerca accordi al ribasso direttamente con RFI.
Di ribasso in ribasso arriviamo al punto che, salvo smentite ed eventuali cambiamenti dell'ultima ora, nei prossimi giorni verrà firmata una convenzione che riguarda SOLO la realizzazione del sottopasso rimandando la costruzione della fermata a future verifiche con RL sul modello di esercizio.
In sintesi un passo avanti nella realizzazione del sottopasso (a uso e finanziamento locale e stop) e due passi indietro sulla realizzazione della fermata tornando in pratica a 5 anni fa.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel