Non è questione di dati non aggiornati. I dati sono aggiornati tutte le sere. Il problema è l'utilizzo di un parametro che, nella formulazione adottata, non può essere calcolato se non su dati di 10-15 giorni prima. I dati successivi ci sono ma per fare quel calcolo non sono ancora utilizzabili.
Il risultato è che in situazioni come quella attuale di contagio più o meno stabile, cioè con qualche saliscendi, con quel parametro vedi il "sali" di 15 giorni prima senza accorgerti di essere già nello "scendi" di oggi. Dubito che i tecnici non capiscano cosa avviene veramente: vince la paura di mettere in discussione il sistema architettato, e quindi loro stessi che lo hanno messo in piedi, contando sulla incapacità dell'italiano medio di leggere i numeri e quindi di capire cosa sta succedendo.
Al 31 gennaio calcoleranno Rt al 16 e verrà fuori che è in forte calo, e dovremo ascoltare Speranza che con una gran faccia di bronzo darà il merito alla zona rossa (che al 16 non era ancora entrata in vigore).
Intanto oggi Confcommercio stima in 1,2 miliardi di € il danno della zona rossa dal 15 al 31 gennaio. Fosse anche la metà (sappiamo che i commercianti, come tutte le categorie, tendono spesso ad enfatizzare i danni subiti), ci sarà un danno di 600 milioni di € motivato dal non voler mettere in discussione le proprie decisioni e la propria posizione da parte di Ministero, CTS e compagnia.
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... c2a7.shtml