Provate a dargli torto...
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1 di 2 09/06/2020, 15:10
La low cost irlandese — che nel 2019 ha trasportato oltre 40 milioni di passeggeri sul mercato italiano —
non vuole soldi da Roma, almeno così mette nero su bianco. «Non vogliamo, né riceveremo, aiuti di Stato
— continua O’Leary —, ma il ministro De Micheli ha il dovere legale
di garantire che sussistano le
condizioni di parità per la concorrenza delle compagnie aeree in Italia, e ciò non può essere fatto
imponendo l’alto costo di Alitalia ad altri vettori o aeroporti che non riceveranno 3 miliardi i euro di
sussidi statali come Alitalia».
L’appello
Quindi l’appello: «Invitiamo il ministro a modificare le misure sul trasporto aereo previste dal decreto e di
garantire che le condizioni di Alitalia, che ha perso denaro ogni anno per 75 anni, non vengano imposte ad
altre compagnie aeree efficienti in Italia e che non vengano aumentate le addizionali comunali, già
utilizzate dal governo italiano per costringere i competitor di Alitalia a sovvenzionare gli alti costi
pensionistici della compagnia». Infine l’invito: «Se il ministro desidera incontrare Ryanair, dovrebbe
rispondere alla nostra lettera del 19 maggio e confermare un incontro in qualsiasi momento, in qualsiasi
giorno a Roma, e io sarò lì», chiude O’Leary.
Gli aeroporti
In un’intervista al Corriere Fabrizio Palenzona, presidente di Assaeroporti, ha dato il suo sì condizionato al
rilancio di Alitalia a trazione statale, ma ha anche chiesto di non introdurre norme protezionistiche perché
queste finirebbero per allontanare le low cost — come Ryanair — dall’Italia andando a penalizzare
qualsiasi tentativo di rilancio. Proprio le low cost, ha ricordato Palenzona, sono state essenziali per la
crescita del traffico in Italia negli ultimi anni. «Non possiamo permetterci di tornare a un trasporto aereo
d’élite», ha avvertito Palenzona, proponendo la sospensione dell’addizionale comunale (6,5 euro per
passeggero in partenza, 7,5 euro per chi decolla da Roma Fiumicino e Ciampino, ndr) per dare uno slancio
immediato al traffico.
lberberi@corriere.itAnno 2019 quota di traffico internazionale della nostra compagnia di bandiera è sotto l'8%.