Hallenius wrote:Trullo wrote:Air Italy può fallire, Alitalia no
Anche la solidarietà non è uguale per tutti
Il problema è che per Air Italy non ci sono neanche gli aerei da far volare.
Il problema effettivamente imprevisto del guaio del 737 MAX ha di fatto contribuito alla situazione attuale ma non è l'unico. Ne osserviamo altri di più incidenti:
Ancora dopo 22 anni non la si vuole capire che la presenza di Linate non permette la facile creazione di un hub, l'hanno detto i Francesi, gli Olandesi, gli Arabi, implicitamente AZ stessa, per ultimo i Tedeschi pochi mesi fa che l'hanno proprio dichiarato apertamente affermando addirittura potenzialità di mercato dell'area di Milano superiori a quelle dell'area Francoforte (peccando ad essere buoni di ottimismo..).
Ancora dopo 70 anni si mantiene una compagnia strafallita e che se non ricevesse continuamente soldi sotto varie forme dallo Stato non esisterebbe più da 40 anni, alla stessa compagnia piace operare da Linate per feederare fco e per fare questo ha avuto appoggi di qualsiasi governo con decreti legge ottenuti in 15 giorni.
Non ho sentito in questi anni in cui ha operato Air Italy, mezza parola spesa da parte di qualunque ente competente in favore di un investimento estero abbastanza evidente nel nostro Paese, anzi leggendo i vari forum si dava fastidio al campione nazionale di sovvenzioni e perdite (fatto confermato da un professore universitario che ha dichiarato che bisogna modificare tutto il resto per fare vivere AZ, in pratica elimini le low cost dall'Italia svuoti Fiumicino da tutte le compagnie estere, e forse arrivi a un pareggio..). Se al tempo di malpensa hub AZ la colpa di tutto quel caos è stata dovuta al sistema Roma, all' Europa e alle poche teste dure milanesi, oggi con questa nuova possibilità persa le colpe sono identiche con l'aggiunta sarda.
Inaccettabile atteggiamento dei dipendenti (e relativi sindacati) basati ad Olbia, che dopo anni di perdite su perdite, l'effettiva inutilità di quel numero di dipendenti, l'effettiva impossibilità di avere una base ad Olbia, un giudice che ti ordina la reintegrazione di una marea di dipendenti che si rifiutano di volare su di aerei in dry-lease, che rifiutano un trasferimento a malpensa, con sindacati che rifiutano l'operatività di un call center 7/7 (come è normalissimo per una compagnia che opera tratte intercontinentali)
Imprevisto dei 737 MAX e suo protrarsi nel tempo che ha di fatto impedito un' operatività regolare (si è ricorso al noleggio di aerei sui quali i sardi non volevano volare, ottenuti con lungaggini all'italiana tra permessi, dubbi, ecc.)
In una situazione simile mi chiedo chi abbia suggerito agli arabi un investimento simile e perchè non abbiano mollato la presa ancora prima.
A contorno del tutto i sindacati alzano la voce con scioperi e la Ministra dei trasporti dopo avere appena buttato altri 400 milioni senza preoccuparsi dell'esistenza di altri si innervosisce per non avere ricevuto comunicati ufficiali, e chiede alla compagnia di ripensarci.
I dipendenti sardi (che ora staranno a casa assieme a quelli di malpensa e di Roma) pensavano di avere a che fare con gli italiani, con i sindacati e con i governi di buon cuore, di poter tirare una corda dimenticando che il vero controllo dell' Azienda in questo caso non è in Italia.
Oggi il Paese ha fatto un'altra figura internazionale di basso livello. Bene sarebbe che il Governo tranquillizzasse gli arabi per altri investimenti presenti in Italia, prima di vedere accadere situazioni simili.
Giusto per..pare che due A330 stiano già rientrando a Doha, l' Aereo comprato dal Governo ai tempi de soci Arabi in AZ è parcheggiato a fco da anni! piccole differenze di gestione aziendale.