Trullo wrote:Se non fosse obbligatorio dovrebbe costare di più, danneggiando la maggior parte dei viaggiatori, compresi quelli che oggi si fanno "solo treno" e domani potrebbero andare gratis a mangiare una pizza dopo il lavoro, a teatro, allo stadio, a vedere un museo o una mostra, a comprarsi un paio di scarpe
Marco Granelli, sulla sua pagina Facebook wrote:ORA BASTA, l'assessore regionale Terzi e l'amministratore delegato di Trenord Piuri NON RACCONTINO STORIELLE, abbiano il coraggio delle loro azioni, NON SI NASCONDANO. Hanno applicato legge e regolamento regionale sui trasporti approvati da loro nel 2012 e nel 2014, e hanno deciso loro di applicarli nel modo più restrittivo. La loro legge regionale prevede che lo STIBM cancelli i titoli solo treno: se non va bene la cambino (noi condividevamo di ampliare i 5 anni e lo abbiamo detto alla Terzi). Loro hanno deciso unilateralmente il 31 luglio 2019 di non scaglionare l’aumento nei 5 anni, ma di farlo subito il 1 ottobre 2019 e tutto insieme. La legge permette 5 anni di scaglionamento ma non l'hanno utilizzata. E invece continuano a raccontare di "fuga in avanti dell'Agenzia e del Comune di Milano che ha generato storture a cui Regione sta rimediando dando soldi ai pendolari". La storia è un'altra. Hanno scelto di fare subito l'aumento per poter avere le risorse derivanti dall'aumento, e con parte di quelle ora dicono che compensano i pendolari, ma pochi e per un anno. Pensando di dare la colpa a Milano. Difatti nella loro delibera del 31 luglio hanno obbligato il Comune di Milano a concludere l’accordo commerciale con Trenord entro il 15 settembre e Agenzia a firmare intesa entro il 30 settembre, pena il taglio dei finanziamenti del 3%: un ricatto di circa 24 milioni di €. Poi chiedono autonomia a Roma. Loro ci hanno messo 10 mesi da ottobre 2018 a luglio 2019 per esaminare lo STIBM e approvare l’intesa, a noi hanno dato 45 e 60 giorni, con in mezzo agosto, per fare accordi e firmare. Ma noi non ci spaventiamo e abbiamo fatto e andiamo avanti. E soprattutto, mettendoci la faccia con i cittadini, abbiamo elaborato e approvato una riforma tariffaria che vuole mettere in sicurezza il trasporto pubblico, che permette di fare più chilometri, che prende le risorse da chi usa il trasporto occasionalmente e dai turisti e le utilizza per mantenere inalterati o diminuire gli abbonamenti, aiutando i pendolari, non con una mancia una tantum, ma sempre, inserendo per la prima volta in tutta la Città metropolitana e nella Provincia di Monza il 25% di sconto per giovani e anziani, la gratuità fino ai 14 anni, lo sconto dell’85% per chi ha un ISEE fino a 6.000€. E se applicare nel 2019 una legge del 2012 è fare una accelerazione, lo spieghino ai 140 sindaci di Città metropolitana e della provincia di Monza e Brianza che ci hanno scritto dicendoci di fare in fretta a fare questa riforma, per aiutare i cittadini che usano il trasporto pubblico. E meno male che Milano, Città metropolitana e Provincia di Monza e Brianza hanno lavorato insieme con l'Agenzia per dare risposte concrete e fare quello che si attendeva da decenni. E adesso Regione metta più soldi sul trasporto pubblico, che insieme a Trenord faccia funzionare i treni, che faccia crescere la Lombardia e Milano, con più trasporto pubblico, meno congestione e più aria pulita. E non ci raccontino le favolette, non abbiamo le fette di salame sugli occhi. I milanesi e i lombardi si meritano un sistema che funzioni, che cresca, che permetta di muoversi, di attrarre investimenti e lavoro, non le mance autunnali, che come le foglie, con i primi freddi cadono e seccano.
Trullo wrote:L'ultimo autobus sostitutivo per Seveso parte all'1:23
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