Trullo wrote:serie1928 wrote:...
Una nota storica. In origine era proprio come dici tu, la detrazione per lavoro dipendente era legata ai costi della produzione del reddito, ovviamente calcolati in modo forfettario. Col tempo però formalmente in una delle tate riforme fiscali il legame con i costi di produzione del reddito si è perso, ed è diventaat (come per esempio "gli 80 euro di Renzi") una misura di semplice maggior favore per i dipendenti rispetto agli altri tipi di lavoratori
Ovviamente si è perso questo significato, ma è frutto di una mistificazione politica. Quali sarebbero le caratteristiche del "dipendente" da renderlo diverso di fronte alle tasse rispetto a tutti gli altri?
Le "detrazioni", dal punto di vista del sistema fiscale, non possono essere altro che frutto di spese che è consentito vengano detratte dal reddito, spese documentate o forfettarie. Il reddito è reddito. Poi ci sono le rendite.
Discriminare, che a parità di reddito, quello di Antonio Dipendetene é diverso da quello di Mario Autonomo, avrebbe qualche problema di natura costituzionale, visto che andrebbero tassati nello stesso identico modo. L'unico modo per fare questa discriminazione (nel senso letterale del termine) è mediante le detrazioni giustificate, e le uniche detrazioni sono quelle dei costi/spese che uno o l'altro sostiene.
Il dipendente non è un "minus habens" da tutelare. Se è da tutelare è solo tramite il reddito pagato dal datore di lavoro, e non a spese della collettività con una "riduzione figurativa del reddito", come viene intesa ora dalla retorica politico-sindacale la "detrazione per lavoro dipendente".