by MünchnerFax » Tue 28 August 2018; 12:29
In Germania e in special modo a Monaco c'è da un anno la psicosi "O-Bike": un'azienda di Singapore che ha letteralmente affogato la città sotto migliaia di biciclette arancioni (tecnicamente pessime peraltro) parcheggiate ovunque. Non si capisce bene cosa sia scattato nella testa della gente: se il problema fosse che l'azienda era "cinese" (che si sa che l'Oriente è tutto Cina...) e i cinesi sono brutti e cattivi per definizione. Peraltro non che quest'azienda fosse dedita alla causa dell'ecologia dato che è trapelato che il loro business model pareva essere quello di tracciare gli spostamenti via GPS per poi vendere i dati a enti e aziende; ma a livello politico qui era ed è poco accettato che arrivi qualcuno, per di più da oriente, a fare concorrenza in una nicchia dove ci sta la DB col suo Call-A-Bike, la locale azienda dei trasporti MVG e un tedeschissimo privato, NextBike; tutto questo in un paese dove i trasporti non sono granché liberalizzati. Oppure se è stato che le troppissime biciclette hanno fatto scattare un senso di rifiuto, o che altro sia stato. Fatto sta che è partita una specie di moda a vandalizzare queste bici il più possibile e buttarle nei posti più impensati: sulle aiuole spartitraffico, nei parchi, nei laghetti, fiumi e ruscelli, coricate, in piedi, a testa in giù, eccetera. La stampa locale sulle prime ha seguito divertita il passatempo di mezza città pubblicando foto di curiose sculture o dei posti più remoti dove sono finite ste bici: di fatto sdoganando il vandalismo generalizzato. Poi comicamente ha iniziato a pubblicare articoli di fondo scandalizzati dal vandalismo diffuso dal tono "che vergogna, dove andremo a finire".
Inutile dire che questo servizio non ha mai avuto successo. In seguito O-Bike ha ritirato una buona parte delle bici, lasciandone pur sempre un paio di migliaia (gran parte vandalizzate). Oggi O-Bike è fallito direttamente e ha abbandonato le sue biciclette in città. Il comune ora non sa che pesci pigliare perché rimuoverle tutte costa e non è sicuro che la cosa sia giuridicamente ineccepibile. Una vicenda in cui hanno perso tutti, direi.
In generale ho letto tempo fa che anche il Velib a Parigi sta in piedi solo grazie ai finanziamenti pubblici, altrimenti sarebbe in grave perdita per colpa del vandalismo. Insomma, è un problema che affligge un po' tutti.