Ticinolibero.ch wrote:La tratta tra Mendrisio e Malpensa ci sarà, ma solo a partire dal 2018. Maroni ha spiegato che esistono dei problemi tecnici, in cui è coinvolta anche la Regione Piemonte.
La Stabio-Aricsate sarà comunque attiva, come previsto, da dicembre 2017, con il conseguente cambio d'orario ferroviario. Per quanto concerne il collegamento con l'aeroporto milanese, inizialmente sarà attivo passando da Como a partire dal prossimo giugno. Tempo qualche mese, e nel 2018 arriverà quello previsto nei famosi accordi del 2011, ovvero col diretto da Bellinzona. Addirittura, ci sarà un treno ogni ora e non ogni due, come si credeva inizialmente.
Per quanto concerne i due milioni, che il Ticino aveva bloccato a seguito del cambio di programma, essi verranno sbloccati solo al momento in cui la tratta originariamente prevista sarà in funzione (dunque nel 2018).
Frecciagialla wrote:L'orario dei regio per Domodossola va cambiato, vi piaccia o no!! E su blablacar il posto c'è e viene 30 €. Mi dispiace ma certi orari non sono più ammissibili purtroppo
S-Bahn wrote:Ho seguito molto da vicino la questione, più da vicino di quanto tu non immagini. La rotazione di 15' è data dalla necessità inventata e fuori dagli accordi di togliere una dozzina di minuti ai Milano-Zurigo ingolositi dalla possibilità di fare, e soprattutto propagandare, tempi annunciati con slogan tipo "sotto le tre ore, sotto le due ore... Con una dozzina di minuti in più di percorrenza queste interferenze sarebbero risolte.
LUGANO
02/10/2017 - 09:53
«Io, donna disabile, in lotta con le FFS»
La battaglia di Silvia Arioli, studentessa di medicina a Monza: «Ogni volta che devo cambiare il treno a Chiasso, nessuno mi assiste». Le Ferrovie: «Miglioramenti in vista»
LUGANO – Sui social network è seguitissima. I suoi post suscitano sempre decine di reazioni. Lei è Silvia Arioli, classe 1982, affetta da una rara malattia che la costringe a vivere e a muoversi su una sedia a rotelle. Quasi tutti i giorni da Lugano, luogo in cui vive, si reca con il treno a Monza, dove studia medicina. E quotidianamente si trova ad avere problemi alla stazione ferroviaria di Chiasso. «È lì che devo cambiare treno – ammette –. Ma la stazione di Chiasso non è dotata di un’assistenza per le persone disabili. Ogni volta, per passare dal TILO al treno di Trenord, e viceversa, mi trovo a dovere chiedere aiuto ai passanti».
Il marciapiede non è a livello – È una lunga battaglia, quella portata avanti da Silvia. Che, in un certo senso si fa portaparola di tutte quelle persone che si trovano nella sua stessa situazione. «Il fatto è che a Chiasso, contrariamente a quanto accade a Lugano, il marciapiede non è allo stesso livello del treno. E non ci sono rampe di accesso ai vagoni».
La differenza – Silvia ha scritto sia alla Ferrovie Federali Svizzere (FFS), sia alle Ferrovie italiane per spiegare il suo problema. «Dall’Italia ho avuto comprensione. Tanto che a Monza ogni volta c’è un operatore che si occupa di farmi scendere e di farmi salire sul treno. Io devo solo mandare loro settimanalmente l’email con il programma dei miei orari. Dalle FFS, invece, non ho ancora ricevuto nulla di esaustivo. Le ferrovie italiane mi hanno giustamente fatto notare che a Chiasso non possono intervenire. Tocca al personale svizzero occuparsi dei passeggeri che fanno scalo a Chiasso».
Obiettivo 2024 – La 35enne di Lugano è una donna agguerrita. «Sto seguendo una riqualifica. Non voglio mancare alle lezioni. Le FFS sostengono che entro 6-7 anni ci saranno grossi miglioramenti per quanto riguarda l’accessibilità delle stazioni della Svizzera italiana per i disabili. Ma nel frattempo non si possono trovare soluzioni transitorie?»
Lacune – Silvia viaggia molto in treno. «E posso dire che, per quanto riguarda il sostegno ai disabili, le FFS hanno ancora molto da migliorare. Spesso le nostre difficoltà sono invisibili alla “gente normale”. Nella mia situazione anche una banalità può diventare un problema. Eppure pago l’abbonamento completo. Avrei gli stessi diritti degli altri passeggeri».
A norma di legge – Patrick Walser, portavoce delle FFS, non ci sta a vestire i panni del “cattivo”. E puntualizza. «Per i prossimi anni le FFS hanno previsto importanti miglioramenti in merito al tema dei disabili. Già oggi 422 stazioni FFS, ossia più della metà, utilizzate dal 73% dei viaggiatori, sono prive di barriere. La nostra pianificazione per l’applicazione della legge sui disabili entro fine 2023 è a buon punto e sarà concordata nei dettagli con l’Ufficio federale dei trasporti».
Prospettive future – In pratica sono previste misure architettoniche quali rialzi di marciapiede, rialzi parziali o soluzioni che prevedono l'installazione di rampe o ascensori. «Nelle stazioni senza interventi architettonici – fa notare Walser – le FFS applicano le direttive legali con provvedimenti sostitutivi, che prevedono ad esempio che il personale ferroviario fornisca aiuto ai viaggiatori con mobilità ridotta utilizzando rampe pieghevoli o mobilift».
Il caso specifico – Walser si rivolge, infine, a Silvia. E al suo caso specifico. «Il personale può dare una mano ai disabili, ma la richiesta deve essere effettuata, come si può vedere sul nostro sito, con un certo anticipo». «Eppure – conclude Silvia –, finora le FFS mi avevano sempre detto che a Chiasso non vi era personale apposito per questa funzione. Mi sembra che ci sia un po’ di confusione in merito. Ma voglio pensare positivo».
Articolo di Patrick Mancini
CANTONE06.12.2017 - 07:12 | LETTO 7'871
Ecco il biglietto transfrontaliero: risparmi per i passeggeri
Finalmente una bella notizia per i viaggiatori: un accordo tra Cantone e Regione Lombardia porta riduzioni che superano il 30% per le tratte regionali tra Svizzera e Italia
FILIPPO SUESSLI
BELLINZONA - Siete seduti su un treno? Magari diretto o proveniente dall’Italia? Questa è la notizia che vi cambierà la giornata: il 10 dicembre arriverà il biglietto transfrontaliero. Una novità che spicca per un motivo: un drastico calo dei prezzi. Oggi andare da Lugano a Milano con un Tilo costa 17 franchi, da settimana prossima, secondo nostre informazioni, costerà solo 14,40. Si tratta di una riduzione che supera il 15%. Chi ha l’abbonamento Metà prezzo godrà di uno sconto anche maggiore: il biglietto passerà da 12 a 8 franchi. Idem per i ragazzi, che pagheranno soli 6,20 franchi (oggi ne sborsano 9). Riduzioni analoghe vi saranno su tutte le tratte regionali da e per l’Italia.
La Svizzera si paga a zone - A confermarci, e spiegarci, la notizia è Martino Colombo, capo della Sezione della mobilità del Dipartimento del Territorio: «Oggi il prezzo di un biglietto è composto dal prezzo della tratta italiana e di quella svizzera. Per quest’ultima si calcola il costo a chilometro, nel biglietto transfrontaliero, invece, si pagheranno le zone della comunità tariffale», spiega. Al di qua del confine sarà un vero e proprio biglietto Arcobaleno, che permette anche di usare altri mezzi pubblici (con lo stesso biglietto si andrà, per esempio, da Milano a Pregassona, senza dover pagare il biglietto del bus). «Sembra un paradosso ma è così, il biglietto a zone offre di più e costa di meno», commenta Colombo.
Per la Stabio-Arcisate - In Ticino non è una rivoluzione: il biglietto di comunità tariffale è realtà da tempo, basti pensare che Arcobaleno ha appena compiuto 20 anni. Ma, per la prima volta, lo si potrà sfruttare anche se si attraversa il confine. Si tratta di una novità che il Cantone e la Regione Lombardia hanno voluto anche per lanciare le nuove linee che sfrutteranno la Stabio-Arcisate e dalla quale ci si aspetta un aumento di utenza. Tanto che, pur basandosi su delle stime ipotetiche, i tecnici del Dipartimento del territorio prevedono che la differenza di prezzo e l’aumento di utenza dovrebbero compensarsi. C’è solo da sperare che i Tilo siano pronti ad accogliere il boom di utenti, che hanno ancor più motivi per preferire i regionali agli Eurocity.
Abbonamento transfrontaliero - E i viaggiatori abituali? Coloro che già approfittano dei vantaggi avendo due abbonamenti, uno italiano e uno Arcobaleno? «Dal 10 dicembre potrà acquistare solo l’abbonamento transfrontaliero, che coprirà sia la tratta italiana che svizzera», ci svela Colombo. Per il momento sarà disponibile solo quello mensile, ma in futuro potrebbe arrivare anche quello annuale.
Periodo di transizione - Attenzione, c’è un solo inghippo: dal 10 al 31 dicembre, il nuovo biglietto (meno caro) sarà acquistabile solo presso i distributori automatici. Gli sportelli delle Ffs, infatti, avranno bisogno di alcune settimane per implementare le modifiche software. Poi, dal 1 gennaio il biglietto transfrontaliero sarà disponibile anche allo sportello e online.
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