S-Bahn wrote:Forse è la volta buona che, fatto l'ultimo sforzo, la smettiamo di buttarci dentro soldi.
La mia opinione è che il referendum abbia dato il colpo di grazia, ma il vero lavoro l'hanno fatto per anni la mancanza di un vero piano industriale e di una vera direzione aziendale.
I dipendenti mi pare che abbiano abboccato facendo in modo che poi la colpa del fallimento ricadrà al 99% su di loro, quando il grosso delle responsabilità è oggettivamente altrove, pur se anche loro ci hanno marciato per anni.
La colpa è oggettivamente dei lavoratori, del sistema clientelare che ne ha permesso l'assunzione, dei costi che la commistione sindacal-aziendale ha prodotto. Non negli ultimi 5 anni, ma nei 20 anni precedenti.
Purtroppo i lavoratori hanno pensato che quelli fossero diritti acquisiti ai quali non dover rinunciare, quando invece erano prebende di una azienda statale lontana da canoni di efficenza ed economia. Sono rimasti attaccari alla mammella, hanno continuato a mungere, ed ora hanno in mano un otre vuoto.
Puoi fare tutti i piani industriali che vuoi, ma se i costi del solo personale ti assorbono la parte principale del bidget, restano sulla carta...e con quel tipo di lavoratori di altro capitale è giusto non volerne mettere.