S-Bahn wrote:Concordo su quasi tutto, aggiungo qualche nota.
La lubrificazione se piazzata bene non fa miracoli ma fa molto. Forse è il provvedimento che può dare di più.
Nell'articolo c'è scritto:"continuare la lubrificazione delle rotaie con i «moderatori d’attrito»", quindi viene già fatto.
Il raggio di curvatura molto tirato è sicuramente un problema ma credo che da solo non spieghi l'entità del fenomeno che non si manifesta solo in usure impreviste ma anche in rotture dei binari.
La rottura dei binari forse al primo episodio, probabilmente per ignoranza della gravità del fenomeno. Essendo un fatto che non deve assolutamente accadere, gli interventi successivi mi paiono essere all'insegna del sufficientemente preventivi.
Credo che i fattori siano tanti, alcuni poco e mal considerati e vanno dal tipo di rotaia (spezzoni corti saldati, mi pare) al tipo di attacchi sulla piastra per arrivare ai carrelli stessi. Per impieghi in raggi di curvatura piccoli ci sarebbero anche gli assi che si orientano radialmente. E' stata valutata la cosa alla luce del tipo di tracciato? Temo di no.
Non ce n'era il tempo, ma anche ci fosse stato non lo avrebbero fatto. Solo se avessero avuto tempo e qualche sentore che sarebbe stato così grave, si sarebbero messi lì a adattare treno e tracciato reciprocamente. Il treno è un prodotto standard, era già stato ordinato, e la modifica del tracciato è avvenuta giusto prima di far partire i cantieri. Valutare la cosa avrebbe richiesto mesi se non anni, incompatibile con i cantieri dei grattacieli, con rischio di enormi costosissime penali per il comune. Ma secondo me non se lo sono lontanamente immaginati.
Ricordo poi che problemi di usura e di qualità di marcia si sono manifestati quasi subito anche in rettilineo e hanno costretto a riduzioni di velocità. Certamente non aiuta il fatto che M5 sia nata senza deposito e officina, e forse qui è un po' colpa di qualcuno.
L'assenza del deposito, o meglio dell'officina, sarebbe stato un "non problema" se tutto fosse filato liscio. Ma con gli intervalli più corti di manutenzione, le riserve di treni dovevano essere maggiori, di conseguenza gli spazi dove depositarli. Adesso che hanno messo le rotaie di maggiore durezza, temo che l'assenza del deposito/officina sarà ancora più sentito, dovendo le ruote essere "l'agnello sacrificale".
Mi chiedo, invece, se hanno pensato di girare i treni (o semplicemente i carrelli) in maniera da avere una usura uniforme di tutte le ruote.
Detto tutto questo certi fenomeni ruota-rotaia non sono ancora ben noti dopo 200 anni di ferrovia e c'è ancora necessità di parecchio empirismo.
E lo sarà sempre, perchè i limiti delle nostre conoscenze non ci permettono di assurgere alla onnipotenza.