by Trullo » Wed 06 April 2016; 23:30
Il tema è non banale
Prima di tutto non tutti fanno scelte razionali perchè magari manca la conoscenza del TPL
Riprendo il vecchio aneddoto del discorso col college
Una volta andammo insieme da un cliente partendo dall'ufficio con la sua macchina (lavoravo in zona Isola, a distanza pedonale da garibaldi). Al ritorno, per evitare di passare dall'ufficio, mi chiese se volevo essere lasciato vicino a una stazione della metropolitana (unico mezzo pubblico considerato dall'automobilista incallito) ma io gli chiesi dove abitasse e proposi di lasciarmi a Certosa
Lui - Non sapevo che ci fosse una stazione ferroviaria così vicino a casa mia
Io - E pensa che da lì puoi andare pure in ufficio in treno
Lui - Ma il treno ci metterà un sacco
Io - Sono tre fermate, quindi sette-otto minuti
Lui - E ogni quanto passa?
Io - Ogni quarto d'ora
Lui - Fico. Ma poi dalla stazione all'ufficio ci sarà da camminare molto
Io - Non è proprio attaccata, però la stazione è più vicina all'uffficio di dove avevi parcheggiato la macchina stamattina
Secondariamente, come diceva S-Bahn, in aree densamente urbanizzate (ma non solo) lo spazio occupato è una risorsa critica, per cui non è pensabile risolvere i problemi di traffico allargando le strade e basta, rischiando di peggiorare al di là del sopportabile la qualità della vita di chi ci abita, nelle zone attraversate dal traffico. Per cui massimo rispetto per chi prende la macchina per un percorso urbano magari non servito o servito male dai mezzi, tipicamente tangenziale (provate ad andare coi mezzi da un quartiere di Paderno lontano dalla stazione a un quartiere di Rho lontano dalla stazione) mentre su percorsi radiali e anche in parte diametrali il TPL dice la sua anche come tempi, ssempre però avendo sia l'origine sia la destinazione, (o almeno la destinazione facendo park&ride da origine a stazione più vicina), vicino a una linea di forza. Non accetto però che per fluidificare ulteriormente il traffico venga devastato il territorio, al contrario un potenziamento/miglioramento dei mezzi pubblici , unito a una politica di tariffazione della sosta sensate, deve poter convincere l'automobiilista "del tipo del mio collega" a prendere i mezzi, e a liberare spazio su strada per l'automobilista "da Mazzo a Calderara"
Su FOL qualcuno mesi fa aveva addirittura suggerito un meccanismo per aiutare economicamente l'automobilista "da Mazzo a Calderara" penalizzando invece quello "da Certosa a Garibaldi" e quindi spingendolo verso il TPL. Non ricordo I dettagli ma era in sostanza una variante del meccanismo Tedesco di detrazione fiscale sulle spese di viaggio casa-lavoro, che legasse la detrazione alla presenza o meno di TPL competitivo sul percorso in questione (se hai TPL e lo usi ti rimborso parte dell'abbonamento. Se hai TPL e non lo usi non ti rimborso niente. Se non hai TPL ti rimborso parte delle spese di viaggio automobilistico) Metodo ottimo nelle intenzioni ma farraginoso, con facilità di abusi e con costi di realizzazione non banali
"Il comunismo ha sbagliato, ma non era sbagliato.“ (Rossana Rossanda)