Cibo

Chiacchere in libertà

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Re: Cibo

Postby Viersieben » Tue 21 July 2015; 15:44

GERMANIA

21/07/2015 - 14:50
Non solo la birra fa venire la pancia

Anche gli astemi possono incorrere nel rischio di avere la pancia da birra. Come? Consumando soja



BERLINO - Uomo di panza uomo di sostanza? Chissà... Quel che è certo è che uno su tre ha la cosiddetta pancia da birra. Per capire quanto sia diffuso il fenomeno basta un esempio: il Manchester United ha introdotto di recente la vendita di magliette con taglia XXXXXL nei suoi fanshop. Una decisione, quella dei "Diavoli Rossi", che ha suscitato l'ilarità dei tifosi delle squadre avversarie. Ma, come scrive il die Welt nella sua versione online, sul tema non c'è nulla da ridere.


"La cosiddetta pancia da birra rappresenta un pericolo per la salute", ha dichiarato Erik Frank, personal trainer ed esperto di alimentazione. "Il grasso si accumula nelle cavità addominali e si deposita negli organi", ha continuato Frank, aggiungendo che il cosiddetto "grasso viscerale" può provocare seri danni organici. E la problematica non riguarda soltanto gli uomini, ma anche il gentil sesso.

Chi vuole combattere la pancia gonfia deve dapprima sapere le cause. A rischio "panza" non sono soltanto i forti bevitori di birra, ma anche chi consuma prodotti a base di soja. "La soja è di solito bandita nelle palestre perché stimola la produzione di estrogeni e ciò favorisce la formazione del grasso", ha continuato Frank, aggiungendo che vale per le pietanze zuccherate e contenenti carboidrati.

Per la lotta contro la pancia di birra si necessitano costanza e autodisciplina. Non basta smettere di bere birra per tornare piatti e dire addio al pancione. L'alimentazione, per esempio, deve essere il più possibile equilibrata e naturale. La battaglia è dura ed è fondamentale il movimento fisico, dallo jogging all'andare in bicicletta. Chi crede che bastino degli esercizi fisici concentrati unicamente sul ventre sbaglia. "In questo modo non si bruciano i grassi, se non in maniera limitatissima", ha riferito Worms.

http://tio.ch/News/Estero/Attualita/104 ... -la-pancia
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Re: Cibo

Postby skeggia65 » Wed 22 July 2015; 12:39

A rischio "panza" non sono soltanto i forti bevitori di birra, ma anche chi consuma prodotti a base di soja.


Il vegano è servito! :mrgreen:
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Re: Cibo

Postby EuroCity » Sun 26 July 2015; 11:46

Bierbauch... :o :lol:
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Re: Cibo

Postby Trullo » Wed 04 May 2016; 10:40

Volevo segnalare una barbarica usanza che ho appreso pochi giorni fa

Premessa: trovo davvero stupido buttare il cibo, per cui al ristorante cerco sempre di ordinare solo quello che posso mangiare, e se per caso (è successo due o tre volte nella vita) avanza qualcosa di significativo (la "fritturina al centro" da dividere. che si rivela poi essere dieci chili di pesce da dividere fra poche persone) me lo porto a casa ma solo
- se sto pagando io
- dopo aver chiesto il permesso al cameriere
- dopo che tutti hanno finito di mangiare

Qualche giorno fa sono stato invitato a un pranzo per festeggiare la celebrazione di un sacramento religioso. Fra gli invitati c'erano alcune famiglie (provenienti dalla murgia interna, per intenderci dale parti di Altamura e Acquaviva) che non appena arrivava il cibo si affrettavano a riporlo di nascosto nelle vaschette che si erano portati da casa all'uopo, senza aspettare e senza chiedere il permesso nè al cameriere nè agli altri invitati ....
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Re: Cibo

Postby Viersieben » Sat 10 December 2016; 10:51

VEGANI & CO.

10/12/2016 - 07:00
La mania "vegan" è già finita?

In Germania, paese all'avanguardia nel settore dell'industria alimentare vegana, si registra, a sorpresa, una battuta d'arresto nelle vendite. Inoltre, vegani e vegetariani sono in diminuzione

Image
Foto d'archivio (Keystone)

BERLINO - Che sia già finita la moda salutista del veganesimo e del vegetarianesimo? In Germania, uno dei primi paesi che, in Europa, ha dato il via al grande business, con un'industria leader nel settore che vede marchi come Alnatura, Lavera, Alpro, Alverde, esportare i suoi prodotti in molti paesi europei, Svizzera compresa, si sta assistendo ad un raffreddamento del mercato del "Veggie".

Diminuisce la vendita di prodotti vegani industriali sostitutivi la carne

Stando a quanto riferisce la Gesellschaft für Konsumforschung (GfK), la società che si occupa di ricerche sui consumi a livello nazionale, dall'estate scorsa si assiste ad una diminuzione della vendita di prodotti alimentari vegani sostitutivi la carne. Una tendenza questa che, come osserva la Bild-Zeitung, non ha mancato di «sorprendere» gli osservatori e gli addetti ai lavori. Infatti, fino alla fine del 2015, l'industria che produce cotolette alla soia o bratwurst vegani, aveva visto un aumento delle vendite pari al 50% rispetto all'anno precedente.

Quest'anno, dopo un avvio sostenuto, la richiesta si è affievolita e, come ha riferito l'esperto della Gfk, Helmut Hübsch, «negli ultimi due, tre mesi vi è stata addirittura una diminuzione delle vendite».

L'industria alimentare, sempre attenta alle evoluzioni dei gusti e delle mode, da alcuni anni sta puntando molto a rispondere alle esigenze delle nuove nicche di mercato, particolarmente redditizie, provenienti dalle fasce di popolazione più istruite e benestanti dei paesi di più antica industrializzazione.

I risultati dei test di qualità dei prodotti vegani

Come ha spiegato il ricercatore Hüsbsch, negli ultimi mesi sono stati molti i consumatori che, una volta provato il prodotto vegano sostitutivo della carne, non lo hanno più riacquistato. Spesso, a non convincere i consumatori, è il suo gusto. Una disaffezione che si manifesta anche a causa dei risultati di vari test di importanti istituti tedeschi di verifica della qualità, come per esempio "Stiftung Warentest" o "Öko-Test", resi pubblici dai media negli scorsi mesi. Su 22 prodotti alimentari vegani testati da "Öko-Test" durante la scorsa estate, soltanto uno ha ricevuto il voto "Buono", mentre per quasi la metà, il giudizio è andato dal «lacunoso» all'«insufficiente».

Oli minerali e glutammato - In alcuni di questi prodotti testati, infatti, si è constatata la presenza di oli minerali, una dose di spezie oltre i limiti e un utilizzo di additivi contenenti glutammato, utili a riprodurre in modo artificiale il sapore della carne.

Oli minerali e sale - Meglio è andata per i prodotti testati da "Stiftung Warentest". Sono infatti sei quelli che hanno ottenuto il voto «buono». Tuttavia, anche questa fondazione ha rilevato «un'alta quantità di oli minerali in cinque brawurst e in una cotoletta vegana», nonché un utilizzo abbondante di sale.

Fine dell'industria vegana? - Gli osservatori e gli esperti di marketing ritengono che, nonostante la diminuzione delle vendite, non si stia assistendo ad una fine vera e propria dei prodotti vegani industriali. Wolfgang Adlwarth ha spiegato alla Bild.de che i ritmi di crescita a cui si è assistito negli ultimi anni non ci saranno più, ma che tuttavia, la tematica dell'alimentazione sana resta di attualità.

Oltre un terzo delle economie domestiche tedesche ha diminuito il consumo di carne - In Germania più di un terzo delle economie domestiche ha ridotto con consapevolezza il consumo di carne. Soprattutto tra le giovani generazioni, questa nuova sensibilità che trova in ragioni etiche la rinuncia al consumo della carne, continuerà negli anni, anche quando passeranno nell'età della maturità. L'industria alimentare è comunque attenta a questa evoluzione e si prepara ad adeguarsi ai gusti e ai tempi. Gli interessi economici di questo settore, infatti, sono molto importanti.

Diminuiscono vegani e vegetariani

C'è però un ultimo dato da tenere in considerazione. Come riferisce Statista, portale online di statistiche tedesco, in Germania il numero di vegani è in diminuzione. Se nel 2015 la popolazione dai 14 anni in su che si dichiarava vegana era formata da 850.000 persone, nel 2016 è scesa a 800.000.

Anche per quanto riguarda i vegetariani si sta assistendo ad un cambio di tendenza rispetto ai primi anni '10. Se nel 2012 coloro che si dichiaravano vegetariani erano 7,12 milioni e nel 2013 7,5 milioni, nel 2014 si è assistito ad una netta diminuzione, passando a 5,31 milioni, 5,36 nel 2015 e 5,29 nel 2016.

Articolo di p.d'a.

http://www.tio.ch/News/Finanza/Consumi- ... gia-finita
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Re: Cibo

Postby S-Bahn » Sat 10 December 2016; 12:24

Non mangiare troppa carne è salutista (e migliora l'efficienza complessiva della catena alimentare), Essere vegetariani o ancora di più vegani invece c'entra niente con la salute, ma è un surrogato non tanto alimentare quanto della religione.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà

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Re: Cibo

Postby serie1928 » Sat 10 December 2016; 12:57

È proprio una religione con una propria fede e rituali.
Abbiamo tutti fretta, e mai siamo puntuali!
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Re: Cibo

Postby skeggia65 » Sat 10 December 2016; 19:36

Come ha spiegato il ricercatore Hüsbsch, negli ultimi mesi sono stati molti i consumatori che, una volta provato il prodotto vegano sostitutivo della carne, non lo hanno più riacquistato. Spesso, a non convincere i consumatori, è il suo gusto.


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