friedrichstrasse wrote:Un fallimento completo, ma perseguito con coerenza.
friedrichstrasse wrote:Un fallimento completo, ma perseguito con coerenza.
friedrichstrasse wrote:A mio parere il problema principale è nella qualità del progetto: per risparmiare si è progettata una lunghissima galleria fatta col righello, senza nessun tipo di dialogo con il territorio, ma solo secondo criteri ingegnereschi e tecnologici.
friedrichstrasse wrote:Al contrario il raddoppio della tratta Genova-Savona, progettato nell'immediato dopoguerra, fu disegnato con molta cura, andando a inserirsi con armonia nei pochi spazi esistenti, e riuscendo a servire tutti i centri abitati.
friedrichstrasse wrote:Oltre a questo, erano tempi migliori, e le nuove stazioni diventarono parte delle città, con strade d'accesso urbane, al contrario di Taggia, raggiungibile solo attraverso stradoni simil-autostradali.
Per una Riviera senza Trasporti
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Nel 2012 l'azienda imperiese acquistò dal marchio Van Hool quelli che avrebbero dovuto essere i mezzi ecologici per definizione: cinque autobus a idrogeno, consegnati l’anno successivo e tuttora confinati in un parcheggio.
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Scommettere troppo sulla tecnologia del futuro, a volte, è un costoso azzardo. Con il rischio di rimanere appiedati. Succede alla Riviera Trasporti, l’azienda imperiese di trasporto pubblico locale. Nel 2012 acquistò dal marchio Van Hool quelli che avrebbero dovuto essere i mezzi ecologici per definizione: cinque autobus a idrogeno, consegnati l’anno successivo e tuttora confinati in un parcheggio.
Sotto la mirabile guida di Enzo Amabile, Riviera Trasporti aveva partecipato a un bando europeo per sperimentare nuovi sistemi di mobilità “pulita” nelle città e nelle zone extraurbane. Valore complessivo del progetto ligure: dieci milioni di euro, di cui metà elargiti da Bruxelles. L’altra metà doveva arrivare, in buona parte, da Fondazione Carige. Sei milioni e mezzo era il costo dei bus avveniristici, mentre servivano almeno tre milioni per costruire e gestire la stazione di rifornimento dell’idrogeno. Il salto tecnologico dal gasolio al fantomatico vettore energetico era evidentemente prematuro. Il risultato, inasprito da tanta incapacità imprenditoriale, è un deficit ufficiale pari a dieci milioni di euro. Il tema è approdato in Consiglio regionale. L’assessore ai Trasporti, Enrico Vesco, ha risposto a un’interrogazione di Franco Bonello (Pd). Vesco ha definito la situazione “piuttosto intricata”, anche perché “è già stato firmato il contratto per la fornitura d’idrogeno, ma senza copertura finanziaria”. L’azienda rivierasca non ha ancora compreso che per schiodare quelle cinque meraviglie della tecnica occorre, per prima cosa, un distributore speciale riservato a loro.
Poi la chicca di Vesco: se Carige farà la sua parte, la Regione è disposta a metterci un milioncino e mezzo, necessario a coprire l’ultimo buco e completare il progetto. La cifra sarebbe in realtà destinata alla Provincia d’Imperia per comprare nuove tradizionalissime corriere. Intanto, Riviera Trasporti ha scordato di possedere una rete filoviaria da Ventimiglia a Taggia, quasi del tutto abbandonata al suo destino di smantellamento. Manutenzione ridotta all’osso, deterioramento dei pali e dei cavi aerei, due interruzioni mai ripristinate a Taggia e Sanremo. Quella sì che sarebbe una mobilità sostenibile, in tutti i sensi. A zero emissioni inquinanti, affidabile, a patto ovviamente di averne cura. Invece, si preferisce puntare su una Riviera senza Trasporti: filobus in estinzione, idrogeno da fantascienza, pochi mezzi sempre più scalcinati e puzzolenti.
PS: per la cronaca, ad Aberdeen (Scozia) è stata appena inaugurata la prima stazione in Gran Bretagna che produce idrogeno e rifornisce dieci bus, analoghi a quelli posteggiati a Imperia. Hanno i loro problemi, perché due si sono guastati. Ma è abbastanza normale nelle prime fasi di esercizio. Pare quindi che qualcuno riesca a sfruttare un po’ meglio i fondi europei che gli finiscono nel portafoglio.
gabri mi tn wrote:da Sanremo News, finalmente un articolo decente sullo scandalo dell'idrogeno e sull'abbandono della filovia.
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