Sbagliato, sbagliatissimo.
Ecco le due ragioni per
passare la tessera, anche se è un abbonamento.
- In caso di incidente grave, in cui si subiscono lesioni, ATM ha il dovere di rimborsare chi è in grado di dimostrare che si trovava a bordo su quel mezzo a quell'ora.
Convalidando - se così si può dire - l'abbonamento, si ha una prova (in realtà io potrei salire sul 5 alle 16.00, scendere dopo una fermata, e dopo cinque minuti il tram viene ribaltato da un camion; e io potrei esser rimborsato, anche se non ero presente. Logica assurda, ma è così...
)
- Per migliorare il trasporto pubblico. Sì, un gesto così semplice ha tali conseguenze. Prendiamo come esempio l'autolinea 75.
Parlando con un autista di tale linea, è emerso che i suoi pendolari sono molti (ve lo dice un autista, confermo io...credeteci
).
Eppure, la frequenza è di un quarto d'ora la mattina (quattro tabelle) e mezz'ora per il resto del giorno (tre tabelle e soste ai capolinea più lunghe). Perché? I conti non tornano!
Perché ATM parte dal presupposto che tutti convalidino il biglietto o la tessera. Se ad ATM risulta che in tutta la giornata la 75 riceve solo due convalide (le mie
) anche considerando che una persona su cinque convalidi, dà alla 75 una frequenza da suburbana.
Tra parentesi, la 75 fa via Pitteri-rim. Lambrate-p.za Bottini-p.za Gobetti-via Rombon-via NonMiRicordo-p.le Udine-via Civitavecchia-c.na Gobba. Ecco, vi ho citato solamente i luoghi dove si reca una moltitudine di gente, grazie all'aiuto offerto dall'autolinea 75.