Concordo con le definizioni.
Per quanto riguarda le frequenze, tenderei a utilizzare il più possibile valori multipli tra loro, ovvero 3'45", 7'30", 15' (e 30'). A queste aggiungerei i 5' e i 10'. Aggiungo che, in ambito urbano, frequenze superiori ai 15' (soglia psicologica per considerare un determinato servizio "a frequenza" piuttosto che "a orario") non doverbbero essere applicate, nemmeno nelle ore di morbida (tralasciamo il servizio notturno).
La distinzione tra morbida e punta, che non esiste in Germania e che nei (miei) sogni non dovrebbe esistere nemmeno a Milano, è invece un passaggio obbligato anche e soprattutto per via delle risorse sempre minori.
Slussen wrote:Ok, quello che mi premeva sottolineare è che non tutte le linee non di forza possono essere trattate allo stesso modo.
Ma anche le linee di forza non possono essere trattate allo stesso modo, purtroppo.