by indaco1 » Tue 21 January 2014; 23:36
Paga fino a quello che puo', poi diventa nullatenente e non paga piu', la legge credo che garantisca che puo' tenersi il necessario per la sussistenza (dovrei approfondire).
Non e' un caso che coloro che prevedono cause costose, mariti divorziandi, proprietari di acciaierie ecc., spostino i loro beni all'estero per risultare nullatenenti nei confronti del foro competente italiano.
Detto questo, io non vorrei che cercassero un capro espiatorio. Da che mondo e mondo quelli la cui casa crolla per una frana di solito sono considerati essi stesse vittime, anche se la loro stessa casa forse ha contribuito a provocare la frana. Spettera' a un giudice decidere, ma qui c'e' un concorso di colpa, non vorrei che appendessero a un albero il proprietario del terrazzino che sinceramente non vedo come un pericoloso criminale, chiunque di noi se ereditasse o acquistasse una casa nella stessa posizione forse sarebbe indotto a pensare che non c'e' un problema di stabilita'. Quindi verifichino se c'erano tutti i permessi, se il proprietario e qualche professionista sono stati leggeri... ma la loro colpa e' comunque marginale rispetto al fenomeno.
Mi pare che un magistrato abbia detto che questa vicenda e' colpa dell'uomo.
Io vorrei precisare che la colpa dell'uomo e' aspettarsi che la terra resti stabile e immutabile sotto i suoi piedi, ma non e' cosi'. L'erosione esiste. E' cosi' che si formano valli, letti di fiumi e pianure: le montagne vengono erose dagli elementi. E l'erosione non sempre e' una cosa che succede poco alla volta, spesso ci sono smottamenti, anche grandi. Ci sono infinite tracce di enormi frane nel passato, prima che l'uomo potesse vagamente influenzare il fenomeno. Certo, disboscare aggrava, sostituire il terreno permeabile con cemento aggrava. Ma una volta le nostre montagne evolvevano liberamente. I nostri fiumi periodicamente cambiavano il loro corso, riempivano di detriti il vecchio letto e poi si scavavano un nuovo percorso. Oggi i proprietari dei terreni vicini si oppongono a che i fiumi si spostino su un nuovo percorso. I proprietari di case in collina o in montagna pretendono che quelle colline e montagne tra centomila anni siano identiche a oggi. E lo stesso vale per la ferrovia, il territorio in cui passano e' destinato a cambiare a meno di imbalsamarlo con iniezioni di cemento armato nel terreno, cosa che comunque saremmo costretti a fare per manutenere ferrovie come questa. E non parliamo dei milioni che vivono alle pendici dei vulcani del sud.
Arriva un momento in cui bisogna saper dire che non e' colpa di nessuno, noi abbiamo il dovere di minimizzare i danni, di non costruire dove e' piu' pericoloso, o di costruire per bene... ma i paesi sono nati anche in passato quando la gente non lo sapeva e la catastrofe era una fatalita' imprevedibile, e adesso chi abita in quelle case ha diritto di restarci, di avere quel tetto sulla testa, anche se la natura te lo puo' riprendere, come del resto puo' prenderti la salute.... la vita e' incerta.
Quindi io al proprietario del terrazzino farei le pulci, perche' forse ha infranto qualche regola in epoche in cui doveva sapere che la stava infrangendo, ma poi cercherei di non dimenticare che in fondo e' vittima anche lui, bisognerebbe consentirgli di continuare ad avere una vita, anche perche' le persone normali e oneste non si attrezzano per fare i finti nullatenenti, lo diventano veramente.
E stiamo parlando di un episodio in cui non si e' fatto male nessuno, anche se il danno patrimoniale sara' ingentissimo.