Aggiornamenti Stagniweb

[Slussen]

Non ho il dato esatto di ATM urbano, avevo orecchiato che si fosse arrivato a 4,85 €/km.
Per quanto riguarda NET interurbano, siamo sui 2,77 €/km, ma ovviamente gode di una velocità d'esercizio molto maggiore.

[S-Bahn]

Cioè il costo di produzione di BT sarebbe quasi il doppio di quello di NET? Pur considerando l'urbano di Monza in capo a BT questi numeri, se ho capito bene, non mi convincono prorpio...

[Slussen]

Velocita commerciale media
Lotto 2: 19,6 km/h
Lotto 3: 34,7 km/h

[Federico_2]

Non mi stupisco che il valore del singolo chilometro di AGI sia piu' elevato di NET: su net non pagano metà dei viaggiatori, é ovvio che vivono praticamente solo coi sussidi.

E' possibile sapere l'esatto importo chilometrico del solo sussidio, al di là dei costi di produzione, per i seguenti settori distinti:
- BT ramo AGI
- Urbano monza
- NET interurbano

Considerato poi che sono dati pubblici, ai sensi dell'art. 11 Dlgs 150/2009 e del Dlgs 33/2013, la provincia non puo' rifiutare di farli sapere

Poi si potrebbe facilmente calcolare l'eventuale contributo net cost atm partendo dai 4,85 euro al km gross cost, a cui togliamo gli introiti complessivi dividendoli per i chilometri di produzione

[S-Bahn]

Non mi stupisco che il valore del singolo chilometro di AGI sia piu' elevato di NET: su net non pagano metà dei viaggiatori

Non vedo un nesso così stringente: la gente non paga quindi il costo chilometrico è più basso.
D'accordo su tutto il resto.

[Astro]

Federico, tu confondi costi e ricavi.
"Costo di produzione" e' quanto costa fare un km, non quanto rende. Il contributo per gli interurbani (NET e BT) e' 1,85 euro a km. La differenza, per andare in pari, devi recuperarla coi biglietti.
Poiche' il costo di produzione dipende fortemente dal tempo in cui un autista e' impegnato, date le maggiori velocita' e' ovvio che il costo di un km interurbano sia minore rispetto a uno urbano. In misura minore varia anche il consumo di gasolio.
Quindi NET deve coprire 2,77 - 1,85 = 0,92 euro/km con gli incassi: se c'e' evasione, non coprono questa differenza o non fanno utile. Per BT bisognerebbe trovare il modo di disaggregare i dati tra urbano e interurbano con i rispettivi contributi. Se BT incassa dai biglietti piu' di quanto spende, fa utile.

Per la faccenda ATM il discorso e' piu' complesso, in quanto mi e' stato detto che i soldi degli urbani (almeno in conto economico, non necessariamente in rendiconto finanziario) vanno al comune di Milano, il quale poi paga ATM piu' o meno a prescindere da quanto incassi. Per cui ATM si piglia i 4,85 euro al km per il servizio, ma la contabilita' dei biglietti e degli abbonamenti e' separata, in quanto ATM fa solo da esattore/intermediario (e presumo aggreghi agli incassi di AreaC e sosta a pagamento).

[S-Bahn]

Per l'urbano di Milano non è che "ti hanno detto". E' il gross cost, che ha una serie di vantaggi, ma bisogna che il comune si renda conto di quello che sta facendo, non fare finta di avere ancora il net cost.

[Astro]

Avrei dovuto dire: "in conto economico e' cosi', in rendiconto finanziario mi han detto che...".
Mi riferivo al particolare giro dei soldi, sempre all'interno del gross cost.
Se quanto mi han detto e' vero, ATM paga il comune il quale poi paga ATM (doppio bonifico).
L'altra strada e': ATM dice la differenza tra quanto ha incassato e quanto vuole e il comune paga (singolo bonifico).

[Fibolz]

(più o meno) a questo proposito:

http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 7494.shtml

[Federico_2]

Federico, tu confondi costi e ricavi.
"Costo di produzione" e' quanto costa fare un km, non quanto rende..

Tu dai per scontato che i numeri chiamati "costi di produzione" sia il costo reale per l'azienda e non il costo di produzione per l'ente pubblico (inteso come somma tra sussidio+riparto introiti sitam). Dubito che l'azienda comunichi i suoi veri costi di produzione, perché rientra nel suo segreto produttivo. Peraltro non é facile calcolarlo nemmeno per l'azienda stessa e non vi é alcun modo di verificarlo.

[S-Bahn]

Rimane senza spiegazione la relazione che fai "pochi pagano il bigleitto = i costi di produzione sono bassi"

[Astro]

Adesso, io non so dove lavori Slussen o comunque come faccia ad avere tali dati. So che non si trovano da nessuna parte (perche' ho perso un po' di tempo a cercarli senza successo).
@Federico: Per il calcolo... per i chilometri il conto e' facile, per i costi... Siamo d'accordo che a parte i costi diretti (paga oraria autisti*num. autisti*tempo di marcia, consumo*km, assicurazione, costo depositi, ...) il resto dei costi da includere e' passibile di discussione (paga autisti in servizio ma in pausa/trasferimento, ammortamento nuovi bus, costi amministrazione [call center, impiegati, URP, rete di vendita], rivalutazione del capitale investito, ...). Si potrebbero calcolare tre indici: costo chilometrico netto (solo quelli legati effettivamente all'esercizio), costo chilometrico lordo (tutto tranne la rivalutazione del capitale), costo chilometrico generale (tutti i costi).
Per la verifica nel caso basterebbe uno o piu' revisori contabili.

Comunque il metodo che usi per il riparto mi sembra cervellotico, anche perche' le due voci (sussidio e introiti) provengono da due enti diversi, e il secondo non e' un costo per l'ente pubblico in senso stretto.

@S-Bahn: lui fa il conto dicendo: "Il sussidio e' 1,85 euro, gli introiti SITAM sono piu' o meno funzione dei biglietti e abbonamenti pagati, il costo di produzione e' la somma dei due: se la gente evade, gli introiti sono minori, quindi il costo di produzione diminuisce". Secondo la mia personale opinione e' un ragionamento non corretto, ma potrei sbagliarmi o potremmo anche sbagliarci entrambi.

[Trullo]

potremmo anche sbagliarci entrambi.

Questo no, almeno secondo la logica aristotelica due proposizioni contraddittorie non possono essere entrambe non vere

[Astro]

Non e' che ci contraddiciamo a vicenda.
Lui da una versione specifica del costo di produzione, dal punto di vista dell'ente pubblico (per me sbaglia, ma sono pronto a ricredermi con prove), io da un punto di vista dei costi unitari calcolati come si farebbe in un'impresa (modello net-cost puro), ma non e' detto che non ci siano altre possibilita'. Una di queste e' net-cost+ripianamento debiti (che in societa' pubbliche e' stato usato in passato), che non e' un gross cost perche' non ragiona sull'esercizio corrente ma sugli esercizi passati.

[Trullo]

Secondo la mia personale opinione e' un ragionamento non corretto, ma potrei sbagliarmi o potremmo anche sbagliarci entrambi.

OK, ma se tu dici "il ragionamento di Federico_2 non è corretto" una delle due affermazioni (la tua, quella di Federico_2)) è vera per forza