friedrichstrasse wrote:Questa è una soluzione che si sente spesso, ma che parte da due presupposti errati:
- la quantità da costruire è una variabile indipendente
- la localizzazione sul territorio è indifferente (1 mc qui + 1 là = 2 mc qui + 0 là)
trambvs wrote:@ Davide: siamo sicuri che a Milano il mercato immobiliare (sempre che la casa sia fatta per essere abitata e non per rappresentare un semplice investimento fine a sé stesso) non sia già oggi saturo? Per quanto riguarda il terziario la risposta è senza dubbio affermativa, e anche per quanto riguarda il produttivo/commerciale direi che l'offerta è tutt'altro che scarsa, rispetto alla domanda. E una massiccia iniezione di nuove e costosissime abitazioni arriverà con la conclusione dei numerosi quanto grandi cantieri aperti in varie zone della città...
msr.cooper wrote:Cosa significa "saturare il mercato immobiliare"? Per tutte le destinazioni (residenziale, direzionale e, soprattutto, produttivo) l'offerta supera abbondantemente la domanda!
Contemporaneo con trambvs.
Trullo wrote:L'infondatezza del primo presupposto, meno ovvia, è più difficile da trasformare in un obiettivo di pianificazione
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