Trasporti durante emergenza COVID-19

[Slussen]

e poi si sono rincoglioniti di colpo, evidentemente.

[ing]

Ing, non è semplice, lo so, ma non puoi ridurre così perché siccome c'è il virus si fanno decreti e siccome si fanno i decreti bisogna dimezzare il servizio senza che nessuno abbia detto "non abbiamo personale, non ce la facciamo"

Caro S-Bahn, stavolta do ragione pienamente a serie1928 e mi associo alla sua accusa nei tuoi confronti di parlare per slogan.

Io non so esattamente cosa passasse a Fontana in testa quando ha diramato a tutte le agenzie le quote di riduzione del servizio a inizio di questa settimana, però è un provvedimento che condivido e che andava preso.
E andava preso per alcuni buoni motivi
- se è vero che il sistema TPL assicura la possibilità di spostarsi a tutta una serie di lavoratori, sono in essere dei provvedimenti restrittivi della libertà di movimento, e allora bisogna anche restringerla sul serio
- anche gli autisti, controllori, bigliettai ecc. sono persone che rischiano il contagio e che non vanno fatti circolare il più possibile.
- anche tutti gli impiegati delle aziende del TPL devono essere messi nelle condizioni di stare un po' a casa.

[S-Bahn]

L'ho scritto anche sul post specifico delle metropolitane.
L'esperto di comunucazione Alberto Contri, che non mi sembri parli a vanvera dice esattamente:
"--- la folla si è creata senza colpa perché sono state assai stupidamente ridotte le corse, così i disgraziati comunque obbligati ad andare al lavoro, si sono dovuti pigiare come sardine, altro che metro di distanza!"

E come dice Slussen c'era una tale carenza di personale da doverne mettere in ferie non programmate perché con i tagli si è creata eccedenza.
Diradare le corse a parità di tutto il resto non è restringere la moblità, è restringere la gente in meno spazio.
Dove rischierebbero il contagio i macchinisti della metro? E dove sarebbero i "bigliettai" chi i bglietti si fanno con le DAB oppure on-line? Chi è che parla per slogan invece di entrare nel merito?

[serie1928]

L’esperto di comunicazione parla pro domo sua. Evidentemente gli torna comodo esprimere questa tesi.
Ripeto: la gente affolla i mezzi per il semplice fatto che ci sono e si sentono autorizzati ad utilizzarli “ad libitum”.
E non sono “disgraziati”, fanno una scelta alla quale, per la stragrande maggioranza, non sono costretti.

[jumbo]

Le autorità ci stanno facendo fare molte cose alle quali non siamo costretti.
Se vuoi vietare gli assembramenti, o fermi i mezzi o li lasci con servizio sovrabbondante. Le vie di mezzo non funzionano.
Poi ce la si prende con chi fa una passeggiata all'aria aperta ed intanto ci sono i mezzi affollati...

[S-Bahn]

Perfettamente d'accordo.

[serie1928]

Ma se le mezze misure non funzionano è solo colpa nostra per mancanza di discernimento. Contestare “le autorità”, col senno di poi, per le scelte fatte, spesso in buona fede pur sbagliando, è solo quel brutto vizio di non assumersi le proprie responsabilità.
Sono sempre gli altri che devono decidere per noi sempre, ma per carità contestiamo sempre e se possiamo non ubbidire tanto meglio.

Quando si tratta di conservare le libertà, allora ci si può aspettare che le autorità agiscano per renderle effettive. Ma quando le libertà sono sospese o limitate come in questa situazione contano solo i comportamenti individuali: le autorità hanno già gettato la spugna, non possono fare nulla di più.

[S-Bahn]

Decide chi può decidere.
Io per quello che posso sono a casa dal 24 febbraio.
Le decisioni di tipo pubblico sono prese dalle autorità che hanno competenza su questo. E non mi sembra il caso di avere una visione fatalista.

[serie1928]

I comportamenti "pubblici" di ogni singolo individuo sono responsabilità di ogni singolo individuo. Le autorità possono solo "suggerire" (situazione attuale) o imporre con la forza (situazione che qualcuno auspica, io no) le limitazioni alla libertà. Stà al singolo se obbedire, che se ne assuma la responsabilità e ne accetti le conseguenze, possiiblmente senza danneggiare gli altri.
No, le decisioni di tipo "pubblico" sono anche nostre, non solo delle autorità.

[S-Bahn]

Tutto vero, fino a un certo punto. Le autorità non "suggeriscono", ma in situazioni di emergenza ordinano. Poi senza la collaborazione di tutti non si va avanti, ma preferei tornare nel merito.
La stessa cazzata che ha proviocato l'affollamento del metrò nella fascia prima delle 8 del mattino, con relativa precipitosa retromarcia, la stanno pensando sui supermercati.
Ridurre i giorni e soprattutto le ore di apertura in una situazione del genere, comunque di ingressi contingentati, serve solo a provocare lunghe code, molto più lunghe di quelle che già vediamo e a mandare in paranoia la gente, se l'approvvigionamento alimentare comincia a diventare un problema.

[serie1928]

Il fatto che ho scritto "suggeriscono" è per il fatto che gli ordini dipendono dalla disciplina di chi li riceve. Non essendo lo stato una organizzazione militare, ove la disciplina è materia obbligatoria, i suoi ordini hanno una valenza pari a quella di suggerimenti, per questo ho utilizzato il virgolettato. Certo che sono "ordini", visto che la disubbidienza ha conseguenze, ma in pratica solo per coloro che incappano nei controlli.
Ripeto, e lo farò ogni volta che leggo la tesi contraria, l'affollamento non è stato provocato dalla riduzione delle frequenze di transito dei mezzi ma dalla indisciplina degli utenti!
Con i supermercati la cosa è differente: ci si va per oggettivi bisogni primari. Piuttosto limitino i beni acquistabili a quelli essenziali: cibo (non tutti) e beni per l'igiene personale ed ambientale.
Quali cibi non vendere? Difficile da decidere, per questo anche in questo caso: disciplina, gente, disciplina! Trattenersi nel supermarcato lo stretto indispensabile, entare con la lista della spesa e rispettarla, senza acquistare in massa. Il passo successivo, infatti, sono i razionamenti. Non vogliamo che accada, vero?

[ing]

I bigliettai sono quelli che vendono i biglietti nelle biglietterie. Sono pochi ma esistono pure loro.

Caro S-Bahn, tu mostri il consueto disprezzo per chi lavora nei trasporti e non mi aspetto che tu riesca a capire.

Dal punto di vista personale io sono convinto che il sistema dei trasporti dovrebbe essere completamente bloccato per una serie di motivi:
- bisogna impedire alla gente di andare in giro
- la maggior parte di quelli che oggi stanno andando in giro, non dovrebbe andarci
- nei mezzi pubblici, la regola del metro abbassa la capienza del sistema di circa 1 ordine di grandezza, rendendo critiche situazioni normalmente considerate da periodo di morta
- i numerosi operatori di front line (li ho già citati) sono un potentissimo veicolo di diffusione di questa merdaccia di un virus

Tuttavia Conte e Fontana hanno ritenuto di no e amen.

Io (lo ho detto già due volte) non conosco la situazione di ATM, ma forse la metropolitana era proprio il primo sistema da chiudere totalmente, perché è quello che registra strutturalmente i maggiori affollamenti.

Nella situazione che conosco io, (gomma, urbano ed extraurbano) il servizio è stato circa dimezzato, ma gli utenti sono SPARITI. Nessuno ha comprato gli abbonamenti di marzo e i contatti ai codici QR informativi alle paline si sono ridotti a un decimo. Comprendo che per gli abitanti di paesi da 0 a 10000 abitanti sia più facile stare a casa, ma forse è a milano che questo non è stato abbastanza recepito.

Considera poi, che l'apparizione di alcuni positivi qua e là ti fa scomparire all'improvviso dei pezzi più o meno grossi di operatività aziendale. Aggiungici l'agitazione che serpeggia tra il personale, che percepisce come il proprio settore, pur costretto ad andare avanti, sia sostanzialmente ignorato da tutti se non per essere bistrattato.

[jumbo]

Sui supermercati, il problema credo siano gli anziani che vanno a comprare pane pasta e latte ogni due giorni, così come quelli che vanno dal tabaccaio tutti i giorni a comprare un pacchetto di sigarette, invece di comprarsi una stecca ed essere a posto per un mese, o il gratta e vinci.
Concordo con S-Bahn che ridurre gli orari di apertura dei supermercati non servirà a niente.

[Trullo]

Non solo non servirà a niente, ma peggiorerà la situazione

Nell'unico supermercato che sto frequentando (Unes vicino a casa) hanno adottato questo sistema: c'è un distributore di numeri nel parcheggio, le persone prendono il numero, si dispongono stando belle larghe lungo tutto il parcheggio e quando arriva il loro turno entrano (sono ammesse cinque persone per volta). Questo è un sistema abbastanza sicuro, anche se ovviamente non annulla completamente i rischi li riduce fortemente. Ma in altri supermercati non è così, e si rischia seriamente di contagiarsi stando in fila per entrare, RIchio che al dimunuire dell'orario di apertura si accentua invece di ridursi

[S-Bahn]

Sala, dopo qualche apertivo l'ha capita al volo, ma l'ha capita davvero per fortuna.
Parla della stupidaggine di ridurre l'orario dei supermercati, ammette in qualche modo che ridurre le corse (del mattino in metrò, specialmente) non è stata una brillante idea e spiega perché il TPL non si ferma. Non è difficile da capire ma ascoltiamo che lo spiega bene.

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