by Carrelli1928 » Wed 26 December 2018; 20:58
La butto lì: in un’epoca in cui i mezzi possono essere monitorati a distanza in tempo reale, ha senso imporre un orario fisso sulle linee con maggiore frequenza? Dal momento che al passeggero importa che l’attesa massima sia contenuta in pochi minuti, avrebbe senso un sistema informatico che adatti l’orario alla situazione della circolazione, anziché avere la circolazione che si adatta all’orario? IMHO è meglio una linea su cui tutti i mezzi hanno lo stesso anticipo di una in cui alcuni sono in forte anticipo ed altri sono riusciti a recuperare l’orario, marciando a passo d’uomo. Si otterrebbero così due effetti: un aumento della regolarità (ciò che conta è che tutti i mezzi abbiano anticipo/ritardo simile, non che ce ne siano più puntuali possibile!) e, come piacevole effetto collaterale, un generale aumento automatico e gratuito delle frequenze, dato dall’incremento della velocità commerciale ora limitata dalle tabelle che conosciamo bene.
Nella pratica, il sistema potrebbe sfruttare il sistema AVM che segnala anticipi e ritardi a bordo del mezzo, manipolando questa informazione così che non si riferisca più all’orario teorico, ma alla somma di orario teorico e media di anticipi (sottratti) e ritardi (sommati), computando una media pesata che prediliga anticipi e ritardi minori così da evitare influenze sull’orario da casi eccezionali (e.g. vetture guaste costrette a viaggiare più lentamente, anche solo una 4900 con avviatore in panne).
Bisognerebbe quindi far sì che, al finire dell’ora di punta, la situazione ritorni gradualmente a quella prevista dall’orario, così che nel proprio turno ciascun manovratore non debba fare più corse di quelle attuali - altrimenti non credo che i sindacati approverebbero.
Ribadisco che tutto ciò si potrebbe applicare soltanto a linee molto frequenti.
Cosa ne pensate? A livello teorico, potrebbe funzionare? Nella pratica, quali ostacoli incontrerebbe questa idea?
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