by Lucio Chiappetti » Tue 16 April 2013; 11:02
Sinceramente non condivido questo entusiasmo per la chiusura in uscita. Essendo le stazioni state costruite senza pensare a tale opportunita', lo spazio tra le scale, mobili o meno, ed i tornelli e' insufficiente, ed aggiungendo il comportamento da bradipi dei passeggeri che ritardano a estrarre il titolo di viaggio (*), o le frequenti malfunzioni del lettore (specie con le tessere tenute dentro portafogli o borse), il tutto risulta solo un rallentamento e una maggiore perdita di tempo (cosa a cui i milanesi in genere sono sensibili) e in frequenti imprecazioni.
Data la presenza dei tornelli in ingresso, che cosa ne diminuisce l'efficienza come mezzi di verifica e deterrenza, da rendere necessaria la verifica in uscita ? Non e' che sara' la presenza delle obliteratrici cartacee ?
Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno.
(*) chissa' perche' la cosa mi ricorda una sera di febbraio all'aeroporto di Vnukovo in cui la hostess dell'Aeroflot voleva vedere carta d'imbarco e biglietto (ovviamente gia' controllati due volte) sulla scaletta dell'aereo con temperatura sui -14. Uno dei due documenti era imboscato in chissa' quale tasca del pastrano multistrato. Per cui alla fine si risolse con un "davai, davai !"
“It seemed to me,' said Wonko the Sane, 'that any civilization that had so far lost its head as to need to include a set of detailed instructions for use in a package of toothpicks, was no longer a civilization in which I could live and stay sane.”
― Douglas Adams, So Long, and Thanks for All the Fish