Referendum e TPL

[Kadath Dragon]

Che impatto avrà (se ce l'avrà) la vittoria dei sì al referendum sulle assegnazioni dei lotti per il TPL? Scaduto il periodo si torna ad assegnazione diretta senza gara? O nel frattempo entrerà in vigore la normativa europea che impone la gara (di fatto rendendo inutile il referendum)?

[trambvs]

Continuo a essere dell'idea che il referendum non abbia bocciato il sistema delle gare in sé (tant'é che fin dal 1997 era presente una normativa in merito), ma quanto previsto dalla legge in parte abrogata, contenente a mio giudizio un'immotivato vantaggio per il concorrente privato; inoltre, come ho già scritto nel topic apposito, nulla vieta che venga proposta e approvata una nuova legislazione in materia, differente nello spirito e più rispondente a quanto emerso dalla recente consultazione popolare.

[S-Bahn]

Persino un liberista spinto come Carlo Stagnaro la pensa in modo non così diverso

I due quesiti intaccano l’organizzazione del settore idrico post-legge Galli (e dei servizi pubblici locali), ma non lo smontano del tutto. Chi crede nel mercato può ancora appigliarsi alla normativa comunitaria, che comunque predilige le gare come modalità di assegnazione della gestione del servizio, che impone la piena copertura dei costi in tariffa, e che obbliga a fare investimenti in particolare nella depurazione. La normativa post-referendum richiede interventi per garantirne l’efficacia e la coerenza.

e arriva a dire che dal referendum può nascere una situazione legislativa migliore, suggerendo al governo:

sull’acqua, faccia propria e proponga in Parlamento la proposta presentata dal Partito democratico a fine dell’anno scorso ...si tratta di una proposta per molti versi migliorativa rispetto alla legge Ronchi – specie sul fronte della regolazione

[Slussen]

Che la normativa comunitaria prediliga le gare è falso, nel settore del trasporto pubblico locale ancora di più.

[S-Bahn]

Come dire che Stagnaro, in conseguenza di un liberismo in cui crede, vederebbe nella normativa europea una impostazione sulle gare che di fatto non esiste?

[jumbo]

Persino un liberista spinto come Carlo Stagnaro la pensa in modo non così diverso

I due quesiti intaccano l’organizzazione del settore idrico post-legge Galli (e dei servizi pubblici locali), ma non lo smontano del tutto. Chi crede nel mercato può ancora appigliarsi alla normativa comunitaria, che comunque predilige le gare come modalità di assegnazione della gestione del servizio, che impone la piena copertura dei costi in tariffa, e che obbliga a fare investimenti in particolare nella depurazione. La normativa post-referendum richiede interventi per garantirne l’efficacia e la coerenza.

e arriva a dire che dal referendum può nascere una situazione legislativa migliore, suggerendo al governo:

sull’acqua, faccia propria e proponga in Parlamento la proposta presentata dal Partito democratico a fine dell’anno scorso ...si tratta di una proposta per molti versi migliorativa rispetto alla legge Ronchi – specie sul fronte della regolazione

dimenticavi la conclusione, che condivido

Perché le cose vadano così servono due ingredienti: una maggioranza intelligente e una opposizione coraggiosa. Sono pessimista.