Probabilmente l'argomento è già stato affrontato, ma non sono riuscito a trovarlo con la funzione "cerca", se si tratta di un doppione vogliate scusarmi.
Sono rimasto veramente sconcertato dall'harakiri della nostra azienda ex-municipale che si è venduta al colosso meneghino proprio all'indomani della nascita della nostra giunta provinciale.
Per carità: non sto a sindacare che TPM fosse ormai un piccolo dinosauro: bus lenti e sempre vuoti (a parte ovviamente gli scuola-bus), deficit alle stelle che si autoalimentava, anacronistica scelta di restare fuori dal sitam.
Ma.
Ma siamo sicuri che la scelta di vendersi proprio ad ATM sia stata quella giusta? A livello di immagine non era più logico integrarci ulteriormente in Brianza Trasporti creando un polo tutto brianzolo ad hoc per la nostra provincia, considerando peraltro che già ne facevamo parte? Ripeto: a livello d'immagine è stato un harakiri, una ciliegina sulla torta per i detrattori della nostra provincia. Podestà e Penati, e tanti che scrivono su questo forum, sicuramente si stanno gongolando.
E poi: siamo sicuri che solo TPM fosse un'emorragia? A Como la SPT siamo sicuri che sia florida? E Lecco Trasporti? E quella di Bergamo? Sto facendo volutamente esempi di province limitrofe: domanda provocatoria, un pò tutte le ex-municipalizzate sono buchi in biliancio, ma là non mi pare che qualcuno stia ventilando la anschluss all'interno di ATM.
Infine chiedo: una volta mi pare che esistesse una legge tale per cui le aziende municipalizzate non potessero uscire dai confini provinciali, tant'è che nel 92, all'indomani dell'istituzione della provincia di Lodi, ATM dovette giocoforza cedere la linea per Lodi alla municipalizzata di là. Oggi le municipalizzate non sono più tali, ma esiste ancora questa legge?