bifune67 wrote:Purtroppo la ciclabile non è una strada, ma solo genericamente una "parte della carreggiata riservata ai ciclisti", così come il marciapiede è la parte della carreggiata riservata ai pedoni.
Ecco il comma del CdS che costringe a dare la precdenza alle auto che ti svoltano a destra davanti:
Art. 145. Precedenza.
8. Negli sbocchi su strada di sentieri, tratturi, mulattiere e piste ciclabili è fatto obbligo al conducente di arrestarsi e dare la precedenza a chi circola sulla strada. L'obbligo sussiste anche se le caratteristiche di dette vie variano nell'immediata prossimità dello sbocco sulla strada.
L'unica eccezione è la presenza dell'attraversamento ciclabile (art. 40, comma 11), che però vale solo se la pista prosegue nell'attraversamento con l'asfalto di colore rosso (o almeno le righe bianche di delimitazione) o le striscie pedonali, e il semaforo dedicato se l'incrocio è semaforizzato.
A Milano, in tutte le ciclabili che ho percorso, la pista ufficialmente si interrompe ad ogni attraversamento (c'è l'apposito cartello di fine) e ricomincia dall'altra parte (altro apposito cartello), senza avere in mezzo l'asfalto rosso o le striscie, trasformando gli incroci in sbocchi, per cui vale l'art 145 comma 8.
Sono stato investito in una situazione così, e il vigile intervenuto mi ha dato il concorso di colpa proprio per la presenza del cartello di fine pista ciclabile, citando questi articoli.
Probabilmente hanno pensato che obbligare i ciclisti a dare comunque la precedenza alle macchine ne avrebbe salvati un po'...
bifune
Per esattezza il marciapiede, la pista ciclabile e la carreggiata sono parti della STRADA riservati alla circolazione rispettivamente di: pedoni, cicli e veicoli (art.3).Quindi tutt'e tre sono parti della STRADA.
L'effetto dell' articolo 145 da te citato non è che devi dare precedenza alle macchine che ti svoltano davanti, bensì che devi scendere di bici ed attraversare sulle strisce pedonali come pedone. Questo nel caso che la pista sia una partizione del marciapiede, perchè nel momento stesso che finisce la pista ti trovi sul marciapiede (o sulle strisce pedonali). Se invece la pista è parte della carreggiata opportunamente segnalata, quando finisce tu devi dare precedenza ai veicoli che già transitano sulla careggiata, ma fatto ciò, nell'istante successivo sei un veicolo in carreggiata e chi svolta a destra deve darti precedenza.
Se poi mettiamo il caso che la pista (parte della careggiata) finisca esattamente sull'angolo della intersezione ma sul lato della carreggiata incrociante (ti immetti a 90° su quest'ultima), ecco che hai ragione che devi dare precedenza al veicolo che si è già immesso (anche solo per un miliardesimo di millimetro) su questa. Ma se tu sei avanti non devi dargli precedenza perchè lui non è sulla carreggiata che tu stai impegnando prima di lui, ovvero sei tu sulla carreggiata nella quale lui vuole immettersi e quindi deve dare precedenza
E' una sottigliezza, un istante, impossibile da verificare, ma la teoria è questa. In pratica bisogna evitare immissioni di tal fatta ed in genere le piste finiscono qualche metro prima della intersezione immettendosi nella careggiata con flusso parallelo al tuo.
Per quanto riguarda la segnaletica orizzontale il codice prescrive solo le linee bianche discontinue 50/50 non la colorazione rossa (Art.146 del regolamento). Queste linee sono identiche, o molto simili, a quelle degli attraversamenti pedonali semaforizzati del vecchio codice (fino al 1992).