DeCampo94 wrote:velettato 21 ZURICH HBF faceva l'eurocity per guasto ETR 470 probabilmente
e poi come ha fatto a tornare indietro, con un altro EC
Mazzu wrote:Peccato che biglietto solo Italia + biglietto solo Svizzera costi meno e posso comprare i biglietti online senza stampare.
CHIASSO
27/10/2016 - 06:01
«Il macchinista è in ritardo»: fermi in treno per 40 minuti
È capitato tre volte nelle ultime due settimane. I passeggeri: «Attesa lunghissima e irritante»
CHIASSO. «Non ci volevo credere». Hanno reagito con sgomento i passeggeri del Tilo che, il 13 ottobre, avrebbe dovuto partire alle 19.08 da Chiasso in direzione Milano. Avrebbe dovuto. Il treno invece è rimasto fermo sui binari per quaranta minuti buoni. «La cosa più irritante è stata la giustificazione offerta per l'attesa» racconta un lettore. La causa, infatti, sarebbe stata un «ritardo del personale proveniente dall'Italia» stando all'altoparlante.
Macchinisti ritardatari - Quello del macchinista ritardatario, in realtà, sembra essere un problema persistente a Chiasso. La stessa scena si è ripetuta il giorno successivo, il 14 ottobre. Poi di nuovo settimana scorsa. E gli utenti protestano: «È inammissibile che per una persona non puntuale si blocchino decine di passeggeri». Che si tratti di un ritardatario cronico?
«Informiamo in modo trasparente» - Ci sarà una spiegazione. La sveglia che non funziona, il traffico. Lo abbiamo chiesto alle Ffs. «Una delle possibili cause di ritardo per un treno Tilo in partenza da Chiasso e diretto a Milano Centrale può essere la mancanza di personale di Trenord» spiega la portavoce Roberta Trevisan, che precisa come «in questo caso il ritardo è spesso superiore ai 30 minuti in quanto la sostituzione di un macchinista o di un capotreno non è cosa immediata, non essendoci personale Trenord di base a Chiasso». Ecco dunque il nodo del problema: i macchinisti italiani arrivano a Chiasso con un treno italiano. Che a volte è in ritardo. Altre non arriva. Evento che, precisa Trevisan, «si produce tuttavia raramente. L’informazione alla clientela in questi casi viene data in maniera trasparente».
Articolo di DILL
TAVERNE
14/12/2016 - 08:39
In piedi in prima classe, dieci multe: «Uno era in stampelle»
Una decina di multe sul Tilo strapieno. La protesta sui social: «Anche una persona con stampelle». Le Ffs: «Le regole sono regole»
TAVERNE - Lunedì pomeriggio. Il treno Tilo delle 16.56 da Lugano a Giubiasco è strapieno. Una ventina di passeggeri – «una decina» ridimensionano le Ffs – non trovando posto in seconda classe, si spostano nella sezione riservata. A Taverne-Torricella salgono cinque controllori: una retata «contro l'abusivismo in prima classe» spiegano. Il problema non è nuovo: abbonati di tutte le età, ma per lo più studenti, che si rifugiano nel vagone di punta perché «negli altri non c'era posto». E il posto, a giudicare dalle foto scattate da un nostro lettore, lunedì non c'era veramente. Poco importa: i controllori procedono e sanzionano tutti. Compreso uno studente con le stampelle.
Immediata la protesta, sul treno e poi sui social, dove diverse foto scattate con gli smartphone dei passeggeri «sono state postate e condivise indebitamente mostrando anche i volti dei controllori» spiega Roberta Trevisan, portavoce Ffs per il Ticino. Non è mancato chi ha presentato ricorso ieri, altri giurano che lo faranno a breve. «Il treno era stracolmo, nella seconda classe semplicemente non si poteva stare» protesta uno studente dell'Usi multato per 70 franchi (i meno fortunati ne dovranno pagare fino a 160.-). «Oltretutto – aggiunge – eravamo in piedi e tutti abbonati: il servizio pubblico non dovrebbe garantire il posto a tutti?».
La risposta delle Ffs è categorica: «Il biglietto non dà diritto al posto a sedere, e aggiungere un vagone al treno era impossibile» precisa Trevisan. Il consiglio a chi viaggia in gruppo in questi casi «è piuttosto separarsi e trovare posto in punti diversi del treno» quando è possibile. Quanto al passeggero con le stampelle «stava semmai all'educazione degli altri passeggeri lasciarlo sedere». Il controllore invece non può fare distinzioni.
Articolo di DILL
CANTONE
14/12/2016 - 14:05
TILO: «Le regole vanno rispettate»
L’azienda di trasporto prende posizione riguardo la vicenda dei dieci giovani multati lunedì, sul treno delle 16.56 da Lugano a Giubiasco
BELLINZONA - Non si è fatta attendere la presa di posizione riguardo la vicenda dei dieci giovani multati lunedì pomeriggio, sul treno delle 16.56 da Lugano a Giubiasco, colpevoli di aver sconfinato nei vagoni di prima classe per assenza di posto nella seconda.
Citando l’Ordinanza sul trasporto viaggiatori, la TILO SA ha ricordato la necessità di munirsi di un titolo di trasporto valido «sia per la tratta percorsa che per la classe corrispondente». La regola non ammette eccezioni e, di conseguenza, «un treno affollato in seconda classe non dà il diritto di spostarsi in prima, nemmeno in piedi, a meno che non si acquisti un titolo di trasporto valido corrispondente».
Carrozze supplementari? Impossibile. «I treni moderni in uso - spiega l’azienda - non possono essere rinforzati con singole carrozze, ma unicamente attaccando una seconda composizione». E questo già accade in molti casi, portando i treni a raggiungere la «lunghezza massima per poter sostare in sicurezza» all’interno delle stazioni. Inoltre, viene spiegato nel comunicato, durante le ore di punta tutte le composizioni disponibili sono in circolazione.
Il “Galatilo” - «TILO fa del proprio meglio perché ogni esperienza di viaggio sia comoda, puntuale e sicura», assicura l’azienda di trasporti, sottolineando come però sia necessario che ogni utente dia il «proprio contributo». A tal proposito, nelle scorse settimane, è stato distribuito nelle principali stazioni ticinesi il Galatilo, ovvero un opuscolo informativo «sull’arte del buon viaggiare».
Articolo di SR
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