Considerazione sensate quelle di Ing sul sottopasso di Sergegno.
Tuttavia con le larghezze dei nostri marciapiedi la scala non può che essere stretta. Se poi è una sola... Nelle nuove realizzazioni le norme impongono che si elimino le barriere archittettoniche. allora con splendida ipocrisia si installano gli ascensori (spendendo soldi) e poi non si attivano, come anche a Monza, ascensore non attivato e montascale MAI visti andare una sola volta.
Ci sarebbe la soluzione molto svizzera delle rampe (non fanno barriera, portano di più e non sono da attivare) ma siccome siamo troppo prefezionisti, in Italia abbiamo messo il limite dell'8% di pendenza più relativi pianori ogni tot metri. In Lombardia siamo ancora più furbi e abbamo abbassato il limite al 5%, così le rampe vengono lunghe come tutta la stazione e... non si fanno!
L'unica cosa da fare a Seregno, anche considerando i flussi, sarebbe un secondo sottopasso al limite est della stazione, verso via Palestro, dove c'è il tronchino da Bergamo, anche perchè chi entra dal parcheggio attraversa comunque...
Quanto all'impermiabilizzazione, pare che abbiano disimparato a farla, o meglio le imprese hanno disimparato a lavorare bene e le ferrovie a controllarle.
Osservavo giusto in questi giorni di pioggia che il vecchio sottopasso di Monza (che non è poco sollecitato dai treni) non ha una sola fessurazzione nè la più picola macchia di umidità. Unica eccezione una grossa perdita vicno all'ascensore (sono già dovuti intervenire). Dove? Nel pezzo nuovo, naturalmente...