RFI ha da poco restaurato la stazione di Seregno. Qualche osservazione:
1) Sottopassaggio
Il sottopassaggio di Seregno è un lavoro ben fatto, ma solo al 75 % e secondo me non può essere considerato risolutivo.
Il 25 % mancante è dovuto sia a difetti costruttivi che di concezione che di allestimento.
- difetti costruttivi: quando piove, ci sono forti infiltrazioni all’interno del sottopassaggio. A pochi mesi dall’inaugurazione questo è indice di un lavoro eseguito e collaudato con superficialità;
- difetti di concezione: le scale sono strette e soprattutto all’arrivo dei treni pendolari serali si intasano non riuscendo a smaltire il flusso dei passeggeri. Ciò è dovuto alla scelta di realizzare una sola scala per binario e di sacrificare la seconda in favore di un ascensore (mai attivato) per i disabili. Considerando lo scarso flusso giornaliero di disabili, mi chiedo se non si sarebbe potuto realizzare due scale per marciapiede dotandone una di montascale.
- difetti di allestimento: nel sottopassaggio mancano completamente le obliteratrici e i tabelloni cartacei di arrivi e partenze.
2) Assetto generale della stazione.
Con la costruzione del sottopassaggio, la ristrutturazione del fabbricato viaggiatori, l’installazione dei tabelloni luminosi, l’attivazione dei binari 4 e 5 e l’apertura delle uscite verso via Comina e Via f.lli Bandiera la stazione di Seregno si è scrollata di dosso l’aria da stazione dell’800 che aveva fino a pochi anni fa, ma per molti versi il lavoro è stato fatto solo a metà. Come pietra di paragone si potrebbe prendere la stazione di Saronno: un comune con la stessa popolazione di Seregno ed alla stessa distanza da Milano con una stazione dotata di 6 binari passanti e 2 tronchi, marciapiedi rialzati e dotati di pensilina a tutta lunghezza, 3 sottopassaggi con ascensori e scale mobili.
- marciapiedi: la ristrutturazione della stazione è stata un’occasione persa per rialzare i marciapiedi, come fatto a Monza, considerando che il marciapiede del binario 1 è stato rifatto per due volte in due anni!
- pensiline: la pensilina dei binari 2-3 è stata giustamente prolungata, mentre i binari 4-5 ne rimangono totalmente privi ed il binario 1 rimane dotato solo di una breve tettoia
- tabelloni: a che servono i tabelloni se l’indicazione di arrivo del treno viene data solo con pochi secondi di anticipo? (anche se questo in realtà fa parte della filosofia di RFI sugli annunci)
- sottopassaggi: oltre a quanto detto prima, il sottopassaggio è fortemente menomato dalla posizione eccentrica, all’estremità lato Chiasso della stazione. In particolare ciò penalizza i viaggiatori in entrata da via f.lli Bandiera e dal binario tronco e diretti ai binari 2-3-4-5, costretti in teoria a percorrere tutto il binario 1. In realtà queste persone finiscono per attraversare il binario. Per migliorare la situazione bisognerebbe realizzare un secondo sottopassaggio all’estremità lato Milano della stazione, con sbocco presso l’uscita di via f.lli Bandiera. Una soluzione più veloce ed economica, accettabile sul medio periodo, potrebbe essere la costruzione di un sovrappasso metallico, che non comporterebbe grandi interventi strutturali alla stazione.