S-Bahn wrote:Un po' è il vizio della gente di stare vicino alle porte, ma un po' è il tipico problema delle vetture a due piani, poco adatte a servizi dove si sale e scende frequentemente con percorrenza media di poche fernate.
Per questi servizi ci vorrebbero le monopiano, peccato che con vincoli di lunghezza del treno è giocoforza ricorrere alle doppio-piano.
Chiedo scusa se leggo solo ora. Non direi proprio che sia una questione di vincoli di lunghezza. I treni suburbani tedeschi usati ad esempio a Monaco sono lunghi 67,4 quindi anche in tripla (che sono rare) si supera a malapena i 200 m. meno quindi di una doppia di TAF o di una composizione TSR R5+R3. Anche a Tōkyō sulla Yamanote (che un po' trafficata è
[*]) circolano treni da 220 m circa (11 carrozze), che ci starebbero tranquillamente nel passante. I limiti veri sono altri: la frequenza, e quindi anche i vincoli infrastrutturali che non permettono di fare molto di meglio anche volendo, ma anche l'altezza dei marciapiedi per cui non si riesce ad avere un materiale completamente in piano come quelli metropolitani e quindi diventa più difficile realizzare tante porte. Caso mai la lunghezza può essere un vincolo ma se parliamo della lunghezza delle linee per cui è poco praticabile avere treni con un altro rapporti posti in piedi/seduti visto le percorrenze lunghe (se poi le tratte urbane vengono percorse a passo di bradipo zoppo)
[*] per chi non lo sa o non se lo ricorda è una linea di poco più di 30 km che è arrivata a trasportare anche 3,7 milioni di passeggeri
al giorno, ora sono scesi per vari motivi
“There is a greater darkness than the one we fight. It is the darkness of the soul that has lost its way. [...] Greater than the death of flesh is the death of hope, the death of dreams.”