by S-Bahn » Fri 01 July 2016; 22:49
Non è che ne sappia molto a dire il vero. Si distinguono diversi livelli di automatismo. Il livello 4 (non raggiunto se non parzialmente dai prototipi) consente la guida totalmente automatica. Entri in auto e ti puoi anche sedere dietro che l'auto (che, ripeto, non esiste ancora) ti porta a destinazione.
Poi ci sono livelli inferiori già implementati. Non so identificare i livelli ma esistono auto che leggendo la segnaletica orizzontale ti tengono in corsia o semplicemente ti avvertono se ti stai spostando lateralmente, oppure che tengono la distanza dall'auto che precede, o ancora che sanno parcheggiare da sole.
Tesla non so a che li vello sta ma credo sia dalle parti del terzo livello. Usa una combinazione di GPS, telecamere e sensori a infrarossi per cui sa seguire un percorso e, sotto molte condizioni ma non tutte - come si è visto - è in grado di evitare ostacoli, oltre che parcheggiare.
Non ha un radar ma telecamere che in alcune condizioni possono essere tratte in inganno.
Una cosa che trae in inganno è anche il termine commerciale del sistema "Autopilot", che suggerisce l'idea di un pilota automatico e autonomo quando invece è un sistema di assistenza alla guida, per quanto avanzato, tant'è che in teoria è richiesto di tenere le mani sul volante.
Ci sono poi altri limiti. Se nevica non vede la segnaletica orizzontale e non sa tenere la corsia assegnata.
C'è ancora molta strada da fare, che sia Tesla o Google, che sia Ford o FCA o BMW, ma è stata imboccata e credo che non sia lontano il giorno in cui, pur considerando che la perfezione non è di questo mondo, la sicurezza potrà fare un salto in avanti di un ordine di grandezza.
Tutto da immaginare poi l'impatto, che potrebbe essere positivo ma tutt'altro che garantito, di questi sistemi applicati al TPL, con bus senza conducente e quindi senza problemi di turno e di costo della manodopera.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel