S-Bahn wrote:Comunque stavamo parlando di filobus.
Tra un filobus del 1958 e uno del 2008 ci sono:
silenziosità: uguale (o comunque il rumore più forte è la coppia conica...)
prestazioni: uguali o quasi
accessibilità: vince il modello 2008
spazio a bordo: vince il modello 1958.
Con questo non voglio dire che non ci sono innovazioni (ci sono, ma non sempre azzeccatissime) e che un carrettone va tenuto in vita all'infinito, se non altro perché la manutenzione costa troppo, ma nemmeno deve improvvisamente fare schifo ciò che solo 5 anni prima era il massimo, perché non e vero nemmeno per i bus, figuriamoci per i filobus e per i tram, tant'è che la qualità di marcia di una 2700 è quattro volte più elevata di quella di un Sirio...
Permettimi di dire che il tuo confronto tra un Vibertone (presumo ti riferisca a quello, l'epoca è quella...) e un Cristalis, o Van Hool che sia, mi lascia un po' perplesso... Solitamente apprezzo le tue analisi, ma arrivare a dire che livello di confort è sostanzialmente a vantaggio della macchina degli anni Cinquanta (che, stando a quanto affermi, ha l'unica pecca degli scalini... pecca che di sicuro non sconvolge chi ha le gambe in buona salute) mi sembra un po' avventato... Quasi nostalgico, a dire il vero!
Che le sospensioni siano meglio sui mezzi di 15-20 anni fa a me non pare proprio, a parità di stato qualitativo delle molle a me sembra che su un CityClass si senta molto meno il pavè o lo sconnesso rispetto a un Effeuno, così come la stessa cosa vale tra un Cristalis e una Socimi... Idem per la silenziosità, legata nel caso del mezzo elettrico più che al motore alla cura nell'insonorizzazione del corridoio... Cura che è oggi molto superiore rispetto a 20 anni fa, o 50 anni fa, quando gli standard qualitativi richiesti dall'utenza erano ovviamente ben diversi (e del resto l'utenza chiedeva ciò che la tecnologia dell'epoca rendeva possibile a costi accettabili). Già l'eliminazione delle porte pneumatiche, tanto care ad alcuni frequentatori di questo Forum, mi sembra abbia migliorato di molto la vita a bordo, eliminando un suono secco, forte e fastidioso (su alcune vetture di più, su altre di meno). Per quanto riguarda l'efficienza delle stesse, basta confrontare una metropolitana con porte pneumatiche con una con porte elettriche per rendersi conto di come quelle elettriche siano cento volte meglio di quelle pneumatiche, anche sotto l'aspetto della velocità... Chiaro che la DM ha anche molte più risorse per la manutenzione e quant'altro, visto che la metropolitana dev'essere perfetta, è un mondo dove tutto è calcolato al millesimo di secondo e dove a tutti gli operatori, tecnici o macchinisti, è richiesta la massima precisione e puntualità in qualsiasi azione... è un universo a parte, ma questo non significa che quando si parla di DS dobbiamo sempre fare gli "sparagnini" e rassegnarci a un concetto del tipo "meglio tenerci a vita un cassone di 20 anni piuttosto che innovare, perchè il cassone di 20 anni sappiamo farlo funzionare mettendoci dentro due criceti che girano nella ruota, mentre il mezzo nuovo pieno di elettronica innanzitutto ci costringe a dipendere dal Fornitore per l'assistenza, poi siccome non sappiamo settarlo a dovere sappiamo per certo che il primo anno se non oltre non farà altro che uscire e rientrare dal deposito col Carro Soccorso..."
Le complicazioni sono spesso il prezzo che si paga per avere nuova tecnologia, la quale a sua volta crea sì nuovi problemi ma anche nuove soluzioni (vedi pianale ribassato, appunto, con sospensioni delicate, minore vivibilità del mezzo in termini di spazio, ma che rende finalmente un autobus accessibile in sicurezza anche agli anziani). Ma il progresso non per questo si deve fermare!
In ultimo, personalmente sono a favore di un'innovazione moderata. Il parco filoviario è vecchio, non mi sembra ci si possa discutere! Abbiamo 68 vetture del periodo 1982-85 dislocate sulle linee 92 e 93 (lasciamo perdere che in questo momento la 93 è esercita con autobus), che rendono due importanti linee di Milano totalmente inaccessibili ad anziani e invalidi, ed offrono un confort modesto con standard anni '80. Abbiamo poi circa 64 (non ricordo quante accantonate) filosnodati, anch'essi di vecchia concezione, sulla filovia. Stesso discorso fatto per 92 e 93, un'altra linea essenziale dell'A.T.M. che "taglia fuori" molte categorie di utenti, e offre un servizio di scarsa attrattiva. Infine, abbiamo 18 (se non mi confondo coi numeri) vetture di moderna concezione, tutti filosnodati, in uso anch'essi sulla filovia ma...che non fanno servizio la domenica!! 18 vetture su un totale di 150 significa che solo poco più del 10 % del parco filoviario è in linea con gli standard qualitativi che non io, ma l'A.T.M., scrive ovunque di voler raggiungere e di aver raggiunto già con gli autobus urbani... Se poi andiamo a parlare dei tram, ovviamente la situazione è ancora più tragica...
A questo punto possiamo solo sperare nell'arrivo dei Van Hool (che a quanto so non saranno bimodali e avranno elettronica semplificata, per la gioia mia e di altri), perchè se confronto la situazione dei filobus allo sforzo compiuto con gli autobus, il parco filoviario mi appare in putrefazione... Sembra quasi di parlare di due aziende diverse!