Filovia dello Stelvio

Filobus, dal 1933!

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Postby paco_74 » Fri 15 September 2006; 9:41

S-Bahn wrote:
paco_74 wrote: Non saprei se sia anacronistica, però se ci fosse stato uno sviluppo della trazione elettrica e non a gasolio per le merci, oggi avremo un mondo meno inquinato

Dico anacronistica perchè i difetti operativi dei diesel (che spingevano ad installare filovie) sono scomparsi. E come difetti intendo:
- fragilità del motore da rifare ogni poche decine di migliaia di Km
- enormi problemi di funzionamento a freddo (ragione prima della grande diffusione nell'ex-URSS e nelle regioni fredde della Cina)
- scarsa potenza e guidabilità laboriosa e difficile.

Oggi (a prescindere dall'inquinamento, ma in ogni caso la maggior parte dell'elettrico attualmente si ricava dal petrolio...) tutti questi difetti sono scomparsi e con essi è scomparso (e lo dico con dispiacere) il vantaggio del filobus sul diesel, tant'è che in nessuna parte del mondo si costruiscono questi impianti, e dove c'erano sono stati tutti smantellati.
Rimangono residui vantaggi in ambiente prettamente urbano, e infatti in città accanto a molte chiusure, qualche linea viene mantenuta e qualche altra, ancora meno, viene impiantata.




non tutta l'energia viene ricavata dal petrolio, appunto questa filovia era attivata per i lavori relativi alla costruzioni di centrali idroelettriche
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Postby Coccodrillo » Fri 15 September 2006; 11:15

I filobus e tram di Ginevra sono alimentati da centrali idroeletriche, così come tutte le linee FFS sono alimentate da centrali nucleari o idroelettriche (più una termoelettrica di riserva, mi pare).
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Postby S-Bahn » Fri 15 September 2006; 12:14

La situazione Italiana negli anni '40 e '50 era che la maggior parte dell'energia era idroelettrica, e a maggior ragione il Lombardia, mentre attualmente la maggior parte dell'energia è da termoelettrico.
Il caso particolare di un impianto alimentato da una centrale piuttosto che da un'altra cambia poco le considerazioni, in quanto i sistemi sono tutti interconnessi ed è quindi la percentuale totale delle ripartizioni (rispetto alla fonte) che bisogna guardare.
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Postby S-Bahn » Fri 15 September 2006; 12:18

stefralusi wrote:eheeeee.quante filovia che c'erano a milano
e quanti milanesi si lamentavano per questi fili che rovinavano l'estetica dei palazzi e la visione dell'arredo urbano... hee ...
perchè le tirarono via??? :wink:
Non mi sembra che a Milano ci siano mai state tante proteste sulla presenza del bifilare, a prescindere dal fatto che è un falso problema.

Perchè allora furono soppresse?
Perchè un bus costa meno di un filobus e non ha spese di installazione e manutenzione delll'impianto fisso.

Se, come il sottoscritto, si è favorevoli alle filovie, bisogna rendersi conto di questo e trovae e sottolineare altri motivi per cui una filovia è opportuna, nonostante questi costi che non vanno dimenticati. Altrimenti è solo nostalgia.
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Postby LUCATRAMIL » Fri 15 September 2006; 13:41

bisogna rendersi conto di questo e trovae e sottolineare altri motivi per cui una filovia è opportuna, nonostante questi costi che non vanno dimenticati


Come fate a fare i quote?

Un motivo pro-filo è la silenziosità di marcia. (vabbé a parte BB: però è simpatico quel "ploooo......" quando chiudono le porte!).
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Postby Coccodrillo » Fri 15 September 2006; 13:59

LUCATRAMIL wrote:Come fate a fare i quote?


Più tardi scriverò una guida. Ho corretto il tuo emssaggio.
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Postby stefralusi » Fri 15 September 2006; 21:31

sbahn :) infatti ero mezzo polemico ricordandomi delle tante chiacchere dei tempi successivi alla famosa AUSTERITY che lasciò tutti a piedi a metà degli anni 70, mentre 10 anni dopo venne la filosofia della milano pulita e moderna e non ridotta ads un dedalo di fili indecorosi. Lo ricordo bene per il semplice motivo che in quel periodo andavo anche a fare le riprese per alcuuni telegiornali privati... e la cosa aveva un tanto di ridicolo, come se la crisi del petrolio fosse superata.

Per ritornare allo stelvio, sul sito della storia di milano e dell'aem riportano chiaramente il fatto che la Edison era diventata cara ed esosa e discriminatoria nei prezzi a danno del comune di milano.
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Postby paco_74 » Thu 21 September 2006; 0:48

a volte ritornano, con la liberalizzazione del mercato elettrico e tornata Edison
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Postby stefralusi » Thu 21 September 2006; 2:17

e lo stato ha imposto la demunicipalizzazione di AEM..ma guarda un pò queste idee malsane della privatizzazione a tutti i costi...
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Postby borsig1963 » Wed 29 November 2006; 10:45

segnalo l'uscita di un libro interamente dedicato a questo argomento:

"La filovia dello Stelvio - Storia di dighe e di filovie per trasporto merci in Alta Valtellina e nel mondo"
di Alessandro Albé - Sergio Viganò
MACCHIONE EDITORE

saluti, Paolo Zanin
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Postby stefralusi » Wed 29 November 2006; 13:05

:D :D ottima notizia per regalarsi un libro a Natale :):)
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Postby Willy » Thu 14 December 2006; 23:59

Sapevo di avere questo articolo da qualche parte...

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Articolo tratto dalla rivista mensile dell'ATM del giugno 1941
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Postby Coccodrillo » Fri 15 December 2006; 0:09

borsig1963 wrote:segnalo l'uscita di un libro interamente dedicato a questo argomento:

"La filovia dello Stelvio - Storia di dighe e di filovie per trasporto merci in Alta Valtellina e nel mondo"
di Alessandro Albé - Sergio Viganò
MACCHIONE EDITORE

saluti, Paolo Zanin


Ecco la copertina, ci sono degli errori di stampa in quanto bozza:

http://www.milanotrasporti.org/forumfil ... telvio.pdf
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Postby Coccodrillo » Sun 04 February 2007; 14:25

Trovato anche io in una cartoleria di Laveno. Ottimo lavoro, anche per la sezione sui filocarri da miniera moderni.

Ne approfitto per segnalare un sito al riguardo:

http://hutnyak.com/Trolley/trolleyphotos.html

http://hutnyak.com/Trolley/trolleyhistory.html

Ringrazio anche, se ci legge, Alessandro Albé che mi aveva direttamente segnalato il (suo) libro, dato che ne ho perso l'indirizzo.

Ciao a tutti
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Filocarri Fiat 672F

Postby omicron » Wed 10 October 2007; 11:51

Le Macchine erano derivate dagli filobus Fiat 672 F.Questi 6x4 servivano per il trasporto di contenitori di cemento sfuso,con un sistema di trasferimento contenitori dal carro ferroviario ai filocarri attraverso una piccola area di stazionamento.Rispetto ai fratelli filobus montavano un rapporto ai ponti più corto oltre ad una balestratura rinforzata.Oltre ai contenitori di cemento erano attrezzati per il trasporto di legname.Inizialmente venne sperimentato un prototipo con solo 2 differenziali per studiarne il comportamento,visto l'area di esercizio di montagna,ma i carichi di oltre 10 tonn.tra curve e controcurve scoraggiarono questa soluzione a favore per i 3 differenziali.Anche qualche esemplare di 666 F derivati da una commessa Salernitana fecero la loro comparsa al traino di rimorchi.
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