Giusto, ma il discorso è molto estremizzato in relazione all'entità reale della deviazione. A margine chiedo, ma che senso ha il percorso attuale della 92 fino in via Cosenz? Razionalità vorrebbe che si creasse un anello di ritorno proprio davanti alla stazione, con capolinea a non più di 50-100 mt dall'uscita della stessa. Chi è diretto al Politecnico farebbe prima ad essere già sceso in Bausan.
E come c'arriverebbe il 2, in una zona così incasinata viabilisticamente? La cosa più semplice a mio avviso resta l'attestazione della 92 davanti alla stazione: si tratta soltanto di posare 150 metri di bifilare e ci si risparmia mezzo chilometro a vuoto nel giro dell'oca che fa fra Bovisasca-Cosenz-Durando-Morghen-Bovisasca. Non stiamo prolungando apposta una linea, stiamo semplicemente pensando di spostare il suo capolinea in una posizione più congeniale. Al contrario il 2 lo vedrei bene prolungato su via Durando fino ai nuovi e osceni insediamenti residenziali a ridosso della ferrovia, dopo la via Cosenz. La sezione stradale è ampia e consentirebbe la realizzazione di una sede protetta senza interferenze col traffico privato. Peccato che non sia così semplice, dal momento che a Milano continuiamo ad opporci alla scelta di tram bidirezionali, che in questo caso - come in molti altri - permetterebbe il rapido prolungamento di una linea con la sola posa di un'asta tramviaria in rettilineo.
Percorso allungato e che non aggiunge niente rispetto a quello della 92! Rinunciando peraltro a portare un servizio alla parte alta di via Durando. Il prolungamento degli impianti tramviari da Bausan alla stazione l'avrei visto bene in un'ottica compiuta di scavalco della ferrovia al fianco della strada che era prevista in origine (e che non è mai stata realizzata). In questo modo in poco meno di un chilometro si sarebbe sbucati in piazza Castelli, creando un collegamento - attualmente inesistente - fra Villapizzone e la Bovisa e portando servizio alla sede del Politecnico di via La Masa. Così si sarebbe "ricucita" la città, senza pensare a interramenti o altre cazzate Made in Polimi.
Niente vieta di farlo, lo scavalco. Ma stavamo ragionando cercando di rimanere con i piedi per terra, e il prolungamento del 2 a Bovisa è un intervento fattibilissimo (se solo ci fosse un po' di buona volontà da parte del Comune). Effettivamente il percorso è di circa 20 metri più lungo rispetto a quello della 92, ma spero che questo non costituisca un problema... Poi, comunque, ho seri dubbi che il servizio di una linea tranviaria sia equiparabile senza troppi pensieri a quello di una filovia (a Milano forse ma sarebbe il caso, per una buona volta, di dare un po' più di attenzione a questi tram).
venerdì sera dalle 19 almeno e fino al termine del servizio, causa cedimento della sede stradale in via Mercantini (chi l'avrebbe mai detto, c'era un avvallamento che peggiorava da mesi ed era stato rappezzato tempo fa con un semplice riporto di asfalto...), la 92 limitava in Bausan; i filosnodati venivano fatti sostare in corrispondenza delle banchine delle fermate Imbriani/Bausan in entrambe le direzioni e compatibilmente con la circolazione delle vetture sul 2, in servizio sia Socimi che VanHool (con veletta corretta '92 - p.za Bausan'!) ignoro quale sorte sia toccata all'82 e a un eventuale servizio sostitutivo nel tratto Bausan-Stazione-Cosenz, essendo praticamente impossibile per un mezzo pesante arrivare in Bausan provenendo da Bovisasca o Durando una volta bloccata via Mercantini, se non con un lungo giro turistico Cosenz-DonMinzoni-Baldinucci; sarebbe sensato rivedere la viabilità e i sensi unici in zona...
non capisco la tua osservazione, arrivando da Bovisasca è possibile arrivare in Bausan percorrendo: - Varé > Mercantini - Varé > Schiavone > Del Bon > Prestinari > Imbriani - Varé > Schiavone > Del Bon > Michetti > De Capitani - inversione in Alfieri > Bovisasca > Cosenz > Don Minzoni > Candiani > Maffucci > Baldinucci dal momento che la prima era impraticabile per lavori, mentre la seconda e la terza mi sembrano improponibili per autobus/autosnodati, rimane la quarta che è tutt'altro che compatta; a meno di non raggiungere la stazione delle Nord, nel caso dell'82