"Una Milano che non ti aspetti, che impari ad amare dopo che l'hai conosciuta, dopo che ci hai litigato e poi fatto pace, una Milano che, se diventa tua, lo è per sempre. Fatta di angoli nascosti, che si svelano a chi sa aspettare": è la città raccontata dal progetto "Milano, vista da un tram" della fotografa Marianna Quartuccio. L'idea è nata "sul tram 19 in un pomeriggio della scorsa primavera quando, senza accorgermene, ho iniziato a fotografare tutto ciò che vedevo dentro e fuori dal finestrino - spiega - Dopo il 19, il 2, poi il 5, il 4 e così via: mi sono ritrovata, senza volerlo, a fotografare Milano dai suoi tram".
...Il tram in modo particolare, è senza dubbio il mezzo di trasporto divenuto ormai anacronistico... su due fronti. Inammissibile nelle città troppo vecchie e troppo strette dell'altro ieri ed inammissibile per le città troppo dinamiche e troppo motorizzate di oggi. Troppo grosso, troppo lento di manovra, troppo impacciato nelle curve, troppo attaccato alle rotaie ed al trolley sembra persino incredibile che si osi parlare di Metropolitana là dove non si è ancora stati capaci di sostituire i tram con autobus.
skeggia65 wrote:Se non fosse per questioni anagrafiche (ano 1949)
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