lico wrote:skeggia65 wrote:In realtà il disagio è minimo.
I bus in Marco Bruto attendono il tram e viceversa.
I tram caricano anche all'anello in Ovidio.
Certo, con bus da 18 metri sarebbe stato meglio.
Le fermate su cui si deve intervenire avrebbero causato una strozzatura folle, se avessero lavorato sulla carreggiata, data la presenza di semafori e corsie di canalizzazione, con probabile soppressione delle corse AGI tra s. Donato e Ovidio (se rischiano di saltare l'orario, AGI sopprime le corse, di fatto prolungamenti di linee extraurbane) e ritardi per l'88/.
Inoltre, se dovessero rifare la fermata di Mecenate 79, la carreggiata è già ristretta da un cantiere sulla parte destra della carreggiata, sarebbe impossibile aprire un cantiere lì.
Mentre lavorano alle fermate, stanno pure sostituendo le mensole che reggono la linea aerea, quindi il lavoro è complesso.
il disagio sarà anche minimo ma si è preferito spostarlo al pubblico piuttosto che sul privato. Se nel frattempo cambiavano i binari la cosa ci stava, lavoro previsto nei prossimi mesi o finché un tram non uscirà dai binari e di fatto ci sarà un ulteriore interruzione e si potevano associare i tempi dei cantieri. A meno che da questa fermata in poi non lavoreranno più volte dai binari, ad esempio simile Maderna e Ovidio quindi ulteriori stop ai tram.
La fermata citata di via Mecenate 79 risulta che dovrebbe essere cancellata.
A parte il fatto che "pubblico" sia anche chi utilizza 88/, Z410, Z412 e K 522, ma le strozzature causerebbero intralci che coinvolgerebbero anche i mezzi di soccorso, che frequentemente passano per Mecenate, percorso obbligato per il Cardiologico Monzino e comodo per il policlinico di san Donato.
Ripeto, il disagio attuale per il "pubblico" (di cui faccio parte, dato che utilizzo quei mezzi quasi sempre e in Mecenate ci lavoro) è minimo.
Contestare la scelta perché si è interrotto il sacro tram è un atteggiamento un po' fondamentalista.