Carrelli1928 wrote:quando è richiesta la massima frequenza è anche il momento in cui la VC è minore
Per quale motivo? Messi da parte accodamenti (che non dobrebbero avvenire fra mezzi della stessa linea, ma i binari sono spesso condivisi con le altre) e traffico stradale, che coincide con gli orari di massima frequenza ma che in una tranvia seria dovrebbe influire poco o niente, ora sono io a non vedere il nesso.
Carrelli1928 wrote:Vero. Dimenticavo il dettaglio: i tram servono a portare le persone.
serie1928 wrote:[
@LUCATRAMIL: no, assolutamente no. ATM non deve "considerare che qualsiasi passeggero che prende qualsiasi mezzo ha fretta (reale o meno)". La fretta è un concetto relativo, soggettivo e sottoposto a variabili imponderabili. ATM deve curarsi di rispettare l'orario e farlo in sicurezza. Questa è la promessa, ne più ne meno.
Semmai chi fa gli orari deve preoccuparsi di abbreviare il viaggio, a prescindere che vi sia fretta, se ci sono le condizioni di sicurezza. Quindi viene prima la sicurezza, poi la fretta.
serie1928 wrote:Sempre che e623 abbia riportato le cose dal mondo reale, ovviamente.
Carrelli1928 wrote:Sì, ma Lico parlava di aumentare la velocità commerciale mantenendo eguale il numero di corse - scelta IMHO discutibile: significherebbe mantenere le stesse frequenze (che non sarebbe un problema grave, ma non avrebbe senso) ed avere molte vetture, con tanto di tranvieri, fermi a fare niente per parecchio tempo, anche senza scomodare il problema della capacità di anelli come Milesi o Lagosta.
Slussen wrote:Sì, ma non si possono neanche programmare cinque diversi orari ogni anno.
E' una complicazione gestionale enorme e non aiuterebbe neppure l'utenza.
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