Ho più notizie riguardo la Milano-Seregno anche se sono un pò vecchiotte (però non dovrebberò essere cambiate):
Tracciato
Il tracciato parte da Milano Piazza Castello e fino all’ex-Dazio (Incrocio Via Aldo Moro / Via Vittorio Veneto-Via Ornato, al confine tra Bresso e Niguarda, per i forestieri ) utilizza la stessa sede della metrotranvia Piazza Castello-Parco Nord che stanno per ultimare e che si può “ammirare” percorrendo la via Ornato.
Dal Dazio la linea sarà a doppio binario fino a Calderara (frazione di Paderno Dugnano a nord di Cusano Milanino, sempre per i forestieri). Qui sulla destra, dopo il quartiere nuovo, circa all’altezza dell’ingresso della cava, verrà realizzato l’anello di ritorno. Questo dovrebbe anche diventare il limite per i tram urbani, che notoriamente sono monodirezionali.
La linea ricalcherà l’attuale tracciato tranne nel tratto tra Cusano Milanino e Calderara: invece di proseguire per Via Roma, Scuola Zanelli, Prateria, rispuntando su via Erba al ponte della Tangenziale Nord, facendo lo spettacolare attraversamento della via Alessandrina, la linea proseguirà dritta per via Sormani – Via Erba seguendo il tracciato stradale.
Da qui la linea proseguirebbe a binario unico con raddoppi selettivi ricalcando l’attuale tracciato fino all’ingresso di Desio.
Attualmente il tram abbandona a sud la via Milano ed entra in via Garibaldi, attraversa il centro, prosegue per via Italia e rispunta a lato della megarotonda di via Milano a nord di Desio. Nel progetto invece il tracciato tranviario seguirà il percorso della via Milano, anche in virtù dell’estensione ad ovest di Desio, passando vicino al PalaDesio e più vicino all’ospedale.
La linea, che attualmente si interrompe, proseguirà invece verso Seregno, in parte ricalcando il vecchio tracciato del Carate (per i più giovani: una volta la linea arrivava fino a Carate Brianza) per terminare DENTRO la stazione FS di Seregno.
Sede tranviaria
Il progetto prevede il TOTALE RIFACIMENTO dell’urbanistica di via Vittorio Veneto (Bresso) e via Sormani (Cusano Milanino). L’attuale armamento andrà completamente smantellato.
Verranno posti DUE binari al CENTRO della strada, con le due corsie stradali ai lati ed i marciapiedi ancora più esterni.
La sede tranviaria sarà coperta con mattonelle molto ruvide, in modo da consentire comunque il suo impegno dagli autoveicoli ma solo in caso di emergenza, e sarà protetta dall’invasione o tramite rialzo, sullo stile di via Larga a Milano, o più probabilmente con cordoli di cemento o marmo, tagliati nel punto di passaggio dei binari, sul tipo dei tram di Zurigo.
Agli incroci con le vie la strada attraverserà il piano dei binari.
In questo modo la sede tranviaria potrà avere il minimo ingombro, dato che le auto non potranno avvicinarsi più di tanto al tram a causa del cordolo ma nel contempo sarà sufficiente uno spazio molto minore di quanto richiesto nel caso dei pedoni, come avviene attualmente.
Saranno così anche eliminate la roulette russa dei passi carrabili (e chi prendeva il Milanino, soprattutto lungo viale Cooperazione a Milanino ed in fondo a via Veneto a Bresso, sa di cosa sto parlando) ed il problema delle auto abbandonate in sosta sulla sede tranviaria (vedi zona raddoppio in centro a Cusano Milanino).
Semafori
Tutti i semafori saranno dotati di sistemi di impegno che faranno scattare il verde per il tram quando un convoglio si avvicina all’incrocio e nel contempo rimuovendo il periodo di rosso per tutte le direzioni / via libera per il tram quando questo non è presente.
Ponte dell’autostrada di Bresso
Sotto il ponte dell’autostrada, tra Bresso e Cusano, verrà rimosso l’angusto passaggio pedonale a fianco dei binari del tram (chi ama il brivido, può stazionare su quel sentierino aspettando il passaggio di un convoglio), ricavando un apposito tunnel pedonale ad est, praticamente facendo finalmente proseguire dritto il marciapiede che attualmente, sia da una parte che dall’altra, termina contro il ponte.
Il tram, che ricordiamo sarà al centro della strada, nel breve tratto sotto il ponte passerà a binario unico, regolato da semaforo automatico, senza scambi ma con i quattro binari sovrapposti leggermente sfalsati. La strada passerà ai lati, leggermente più larga grazie all’eliminazione del sentiero pedonale (..mi rifiuto di chiamarlo marciapiede).
Banchine e fermate
Le fermate saranno sfalsate della lunghezza di un convoglio con i binari che, facendo una leggera “esse” prima a destra e poi a sinistra, permetteranno di ricavare lo spazio per la banchina, prima da un lato e poi dall’altro, con il minimo ingombro trasversale possibile. Questo è particolarmente importante per alcuni passaggi angusti, come in centro a Cusano (dove ci saranno due binari) od ancor più in centro a Nova Milanese (dove ci sarà un solo binario).
Materiale rotabile
Gli attuali tram andranno ovviamente in pensione. Fino a Calderara potrà circolare indifferentemente materiale urbano monodirezionale o materiale specifico bidirezionale. Per il tratto a binario unico da Calderara a Seregno è invece previsto l’acquisto di specifico materiale bidirezionale (cabina di guida su ambedue gli estremi e porte da ambo i lati), che, in caso di interruzione della linea consenta di continuare un servizio stile navetta nei due tronconi rimasti.
Deposito
L’attuale deposito in centro a Desio verrà smantellato e ne verrà costruito uno nuovo esattamente a cavallo del confine tra Desio e Seregno. Questo fa parte proprio di un accordo tra i due comuni che si sono così suddivisi l’onere.
Interscambio ferroviario
Il capolinea di Seregno è previsto venga realizzato in concomitanza con il rifacimento della stazione ferroviaria, già previsto per le necessarie modifiche richieste dal progetto ferroviario della Gronda Nord o Malpensa Brianza Express. In soldoni, la linea che dovrebbe andare da Bergamo a Malpensa via Carnate-Seregno-Cesano Maderno-Saronno.
Il capolinea è previsto proprio DENTRO la stazione, a fianco dei binari ferroviari, in modo da facilitare il trasbordo senza impegnare la viabilità di Seregno.
Frequenze
Per il tratto Milano-Calderara è prevista una frequenza di un tram ogni 8 minuti, mentre per il tratto Calderara-Seregno uno ogni 16 minuti. Questa frequenza è stata ricavata considerando l’utenza potenziale (leggasi “abitanti lungo la linea”), ed è anche da questi dati che deriva la decisione di raddoppiare i binari solo fino a Calderara.
Tratto Cusano-Calderara ed incrocio con via Alessandrina
La roggia che attualmente costeggia l’asse stradale a est, e che già ora è coperta in molti punti, verrà intubata totalmente allargando la sede stradale che, ricordiamo, dovrà ospitare due binari al centro. All’incrocio con via Alessandrina verrà realizzata una ampia rotatoria per le auto, che verrà invece letteralmente attraversata dal tram, grazie ad un semaforo dedicato che fermerà il traffico stradale in coincidenza con il sopraggiungere dei tram.
Tratto “Milanino” di viale Cooperazione e possibili interconnessioni con Cinisello Balsamo
Nella parte dettagliata del progetto il troncone che abbandona la linea principale e si inoltra nel quartiere di Milanino non viene considerato.
Non viene nemmeno indicata un suo smantellamento in quanto utile per un possibile sviluppo futuro.
Per la data di realizzazione di questa metrotranvia sarà già esistente quella da Milano Piazzale Lagosta a Cinisello S.Eusebio che correrà praticamente parallela ad est.
Potrebbe quindi essere utilizzata per realizzare l’interconnessione tra i due assi tranviari, per realizzare un asse trasversale che potrebbe andare anche a congiungersi con la metrotranvia Milano Affori – Limbiate che correrà parallela ad ovest. In alternativa l’interconnessione potrebbe svilupparsi lungo l’attuale asse di via Alessandrina-Via Alberti, con più facilità di posa dell’armamento ma con il non indifferente svantaggio che queste due strade corrono esternamente ai paesi (“Le tranvie devono andare a prendere la gente sotto casa. Le tranvie in mezzo ai campi non servono a nessuno”. Testuali parole del tecnico MM).
Tempi di realizzazione e finanziamenti
Circa cinque anni da quando si inizieranno i lavori.
Che inizieranno dopo che saranno stati trovati tutti i finanziamenti.
Alla data della riunione erano il tasto dolente. I comuni da soli non avevano abbastanza soldi. La provincia ne aveva promessi una parte. Il rappresentate della regione presente aveva detto che si sarebbe adoperato perché anche la regione facesse la sua parte. Ma non era chiaro se sarebbe stato sufficiente.
Però meno di due mesi fà, da qualche parte, sul sito della regione, mio fratello aveva trovato che la regione aveva dato ufficialmente mandato alla Metropolitana Milanese (la stessa che aveva curato il progetto preliminare descritto alla riunione) di stendere il progetto definitivo.