un veicolo pluricollaudato
Sono comunque veicoli singoli, di serie numericamente insignificanti. Non c’è nulla di collaudatissimo.
Anche le automobili subiscono continui collaudi che “accompagnano la produzione di serie”, nonostante siano migliaia e apparentemente tutte identiche. Per i tram ciò non è possibile, allora devi collaudare tutto ed eliminare gli eventuali difetti che trovi, e se ne trovano. Dal pulsante che non funziona, dal cablaggio mal eseguito, dalla frenatura non “a norma”, pannelli male assemblati, ecc.. Difetti che vengono fuori, evidentemente, nelle prime migliaia di km, e che non si vuole accadano con persone a bordo del tutto ignare.
Non sono fatti con lo stampino.
Certo, non siamo ai livelli delle locomotive a vapore che necessitavano di avere sempre i medesimi macchinisti per operare efficientemente, con tutte le dovute complicazioni, ma restano differenze tra un veicoli all’altro. Non tali da dover usare sempre lo stesso manovratore, e di poterlo affidare il veicolo a chiunque lo conosca per sommi capi, ma prima devi essere certo di poterlo fare.
Le rotaie non sono “pluricollaudate”, sono usurate.
La interazione tra veicolo nuovo e rete non è nota, è solo prevedibilmente non problematica. Ma devi esserne certo, e quindi fai prove. E non le fai con il pubblico a bordo.
Lo fai con il primo veicolo in maniera estensiva per mesi, lo fai in maniera intensiva con quelli successivi per settimane.
Mettessi in linea migliaia di veicoli gli ultimi potresti forse metterli subito in strada, ma come detto: non sono veicoli di grande serie, sono quasi unici.