La legislazione sugli standard è del 1968 e nasce come tentativo di mettere una pezza a quanto fatto negli anni precedenti, quando si costruiva con densità elevate e senza prevedere spazi per le auto. Il risultato era ovviamente che le auto erano parcheggiate sui marciapiedi o sulle aiuole dei viali.
Le proposte attuali del new urbanism non sono altro che la riproposizione della situazione ante-1968, ovvero un aumento delle densità ("Urbanità attraverso la densità", recità un noto slogan) e la riduzione delle aree di interesse pubblico (parcheggi e verde di quartiere).
Solo degli sciocchi possono pensare che la riduzzione dei parcheggi porti a un mutamento delle scelte modali a favore del TPL: in realtà tutte le esperienze dimostrano che nelle città aumentano la congestione e i valori fondiari, e in provincia aumentano lo sprawl suburbano e il consumo di suolo.