Shared space (era: Berlino)

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Shared space (era: Berlino)

Postby friedrichstrasse » Wed 29 June 2016; 18:56

Diverse associazioni di ciclisti, sostenute dal partito dei Verdi, hanno elaborato una proposta di legge comunale per obbligare l'amministrazione a modificare ulteriormente la propria politica a svantaggio delle auto e del TPL, per fare spazio alle bici.

È in corso una raccolta di firme per indire un referendum ("Volksentscheid Fahrrad") per proporre ufficialmente questa legge.

La Lega dei Passeggeri Berlinesi (IGEB, in pratica la lobby dei pro-tram) rilascia questo comunicato stampa. La traduzione è mia, idem le note in rosso.

Salutiamo con piacere il referendum sulle biciclette, però i pedoni o gli utenti del TPL farebbero meglio a non firmarlo. Perché? Ecco i punti critici principali:

1. Percorsi ciclabili sicuri, incroci sicuri, rimozione dei punti errati e più spazi per le bici alle fermate del TPL – lo chiede il referendum e noi dell'IGEB ovviamente siamo d'accordo.
Tuttavia è dubbio quando questi obiettivi potranno essere concretamente raggiunti: entro il 2025 almeno 50 km di nuove strade ciclabili all'anno, 75 incroci pericolosi ridisegnati all'anno, e complessivamente 100.000 nuovi stalli ciclistici alle fermate del TPL.
Perché non va bene? Perché una legge non può prescrivere obiettivi così dettagliati, senza prevedere possibilità di ripensamenti o di modifiche al programma.

2. Il progetto di legge reintroduce i vecchi principi della città moderna, ad esempio percorsi ciclabili rapidi e semafori sincronizzati.
I percorsi ciclabili rapidi sono un errore per le città, tanto quanto le autostrade urbane. Si veda la proposta di un percorso ciclabile sul sedime dell'ex ferrovia per Potsdam, che ne impedirebbe una futura riattivazione.
Anche la sincronizzazione semaforica sarebbe negativa per pedoni, autobus e tram. Il TPL berlinese rischia di diventare ancora più lento!

3. Costituisce un problema anche la prescrizione di piste ciclabili larghe almeno 2 metri (!) su ogni strada importante. Questo renderà ancora più difficile la creazione di corsie riservate e impedirà la creazione di fermate a penisola per il TPL. (si veda il disastro di Steglitz, già illustrato qui)
Le strade di grande traffico dovrebbero essere ridisegnate secondo il modello dello shared space, con tutti gli utenti che condividono gli stessi spazi. Strade con aree separate per automobili, ciclisti, autobus e pedoni non appartengono all'urbanistica del futuro. (C'è bisogno di commentare queste idee deliranti?)

4. Una legge sul trasporto ciclistico sarebbe un passo indietro rispetto a una pianificazione integrata del traffico urbano. Tutto andrebbe progettato unitariamente, e non solo le biciclette hanno delle necessità, ma anche i pedoni, i tram e gli autobus. (Le automobili e le metropolitane invece possono andare a quel paese) Un mezzo di trasporto non è mai più importante degli altri.

Per questi motivi l'IGEB, nonostante i molti aspetti positivi del disegno di legge, non ritiene di poterlo sostenere.

Christfried Tschepe (Vorsitzender IGEB e.V.), Jens Wieseke (stv. Vorsitzender), Matthias Gibtner (stv. Vorsitzender)


http://www.igeb.org/pressedienst
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Re: Berlino

Postby Carrelli1928 » Wed 29 June 2016; 19:04

Sono pazzi questi tedeschi.

Io sarei anche disposto a condividere l'idea dello shared space...se almeno uno (e dico uno!) dei suoi sostenitori spiegasse almeno una (una!) buona ragione per farlo.
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Re: Berlino

Postby friedrichstrasse » Wed 29 June 2016; 19:06

Non sono solo i tedeschi ad aver abbracciato l'idea dello shared space. Sono solo mediamente un po' più seri di noi, e quindi fanno quello che dicono.
Ma i nostri pro-bici, pro-tram e compagnia bella, compresi molti utenti di questo forum, sono sulle stesse posizioni.

Un piccolo appunto: un po' di anni fa, prima delle elezioni comunali del 2011 la signora Moratti si mise a disegnare con la vernice delle nuove piste ciclabili in sede stradale. L'opposizione sbraitava che era una presa in giro, perché le piste ciclabili devono essere protette o meglio ancora sui marciapiedi, "come nei paesi civili".

Nella campagna elettorale del 2016 gli stessi pro-bici hanno virato di 180°, e sostengono che piste ciclabili protette sono uno scandalo perché velocizzano la marcia delle automobili. Le bici devono stare in strada per disturbare il traffico.

E questo accade a Milano, non solo in Germania purtroppo...
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Re: Berlino

Postby gabri mi tn » Wed 29 June 2016; 19:33

friedrichstrasse wrote:Nella campagna elettorale del 2016 gli stessi pro-bici hanno virato di 180°, e sostengono che piste ciclabili protette sono uno scandalo perché velocizzano la marcia delle automobili. Le bici devono stare in strada per disturbare il traffico.


ma per cortesia
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Re: Berlino

Postby friedrichstrasse » Wed 29 June 2016; 19:40

Solidi argomenti, come sempre :roll:
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Re: Berlino

Postby Carrelli1928 » Wed 29 June 2016; 21:30

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Re: Berlino

Postby Lucio Chiappetti » Thu 30 June 2016; 10:06

friedrichstrasse wrote:prima delle elezioni comunali del 2011 la signora Moratti si mise a disegnare con la vernice delle nuove piste ciclabili in sede stradale. L'opposizione sbraitava che era una presa in giro


ricordo una di tali piste vicino a casa mia, con quei divisori di plastica gonfiati d'acqua a proteggerla in un punto, con palettate di catrame al posto dello scivolo, e con una chicane che la inseriva nel bel mezzo di un campetto da basket invece di farla transitare in una vietta non trafficata a fianco del giardinetto. Era una presa in giro perche' erano fatte coi piedi

friedrichstrasse wrote:Nella campagna elettorale del 2016 gli stessi pro-bici ... Le bici devono stare in strada per disturbare il traffico.


Io non sono pro-bici, ma sostengo da sempre la segregazione. Le bici devono stare in strada e non sul marciapiede per non disturbare (e danneggiare) i pedoni.
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Re: Berlino

Postby serie1928 » Thu 30 June 2016; 10:49

A proposito di "shared space": visto che oramai si relativizza "quale mezzo di trasporto occupa quale spazio", allora faccio il prossimo passo, voglio lo spazio condiviso anche per le ferrovie e l'alta velocità :!: Tanto ogni modalità di trasporto è uguale :wall:
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Re: Berlino

Postby Carrelli1928 » Thu 30 June 2016; 12:45

Dicasi "street running" :?

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Re: Berlino

Postby skeggia65 » Thu 30 June 2016; 13:08

friedrichstrasse wrote:Non sono solo i tedeschi ad aver abbracciato l'idea dello shared space. Sono solo mediamente un po' più seri di noi, e quindi fanno quello che dicono.
Ma i nostri pro-bici, pro-tram e compagnia bella, compresi molti utenti di questo forum, sono sulle stesse posizioni.

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Nella campagna elettorale del 2016 gli stessi pro-bici hanno virato di 180°, e sostengono che piste ciclabili protette sono uno scandalo perché velocizzano la marcia delle automobili. Le bici devono stare in strada per disturbare il traffico.

E questo accade a Milano, non solo in Germania purtroppo...


C'è del vero.
La ciclabile del ponte di via Brunelleschi è un esempio lampante: rompe le palle (soprattutto in ora di punta) ed è (a mio avviso) estremamente pericolosa.
Io credo non debba esserci una regola precisa, ma del semplice buon senso: in alcune strade le ciclabili sono inutili (le strade di quartiere), in altre necessarie e vanno fatte dove è più logico: una strada ad alto scorrimento, pluricorsia e pluricarreggiata non è un luogo dove fare una ciclabile con una semplice riga per terra (il caso citato prima o, a casa mia, la ciclabile del viale De Gasperi).
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Re: Berlino

Postby serie1928 » Thu 30 June 2016; 13:27

^^ Però bisogna anche valutare oggettivamente: la terza corsia sul Cavalcavia Milani può essere gestita dalle situazioni a valle?
Secondo me no, almeno non lato Giambellino, e anche lato Ohm dove serve la corsia di svolta ci devono arrivare solo due corsie di marcia, a meno che la intensità del traffico in svolta non sia tale da richiedere tutta l'estensione del cavalcavia. Allora la riduzione a due corsie è necessaria ad un flusso ordinato di veicoli che la terza corsia renderebbe più caotico, e non più veloce. A questo punto posso anche farci una ciclabile.
Al contrario, se le tre corsie fossero gestibili, allora la ciclabile andrebbe ristretta o fatta bidirezionale su uno dei lati del cavalcavia.

Questo per il principio della totale canalizzazione del traffico che ritengo debba essere perseguito sistematicamente.
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Re: Berlino

Postby skeggia65 » Thu 30 June 2016; 13:46

Gli incroci che hai citato sarebbero da rivedere pesantemente, assieme ai tempi semaforici del circondario. Ma una ciclabile (due) senza capo né coda, buttata ad minchiam, non ha molte ragioni di esistere.
Ripeto: rompiballe in punta (e chi se ne frega), pericolosa in morbida. E in punta, visto il traffico di scooter. Di fatto è una corsia motociclabile.
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Re: Berlino

Postby serie1928 » Thu 30 June 2016; 14:43

Sono d'accordo che quella pista è una ciofeca, ma in termini generali ammetto che le piste possano essere costruite metro-per-metro dove e quando possibile, secondo un piano prestabilito che solo alla fine, con posto l'ultimo tassello, diventa utile. Non so se è il caso del Cavalcavia Milani, penso di no, ma se lo fosse lo riterrei accettabile, seppur perfettibile.
Non so se mi spiego.
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Re: Berlino

Postby gabri mi tn » Thu 30 June 2016; 16:48

il fatto è che non c'è una regola precisa, ad ogni situazione c'è una soluzione migliore e una peggiore. E questo chi va in bici lo sa benissimo, altro che "le piste ciclabili protette sono uno scandalo perché velocizzano la marcia delle automobili".
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Re: Berlino

Postby friedrichstrasse » Thu 30 June 2016; 16:58

E invece una regola precisa c'è, ed è esattamente opposta a quella che si applicata qualche anno fa.

I risultati a cui porta sono questi...
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