Page 1 of 2

Oslo

PostPosted: Fri 04 September 2015; 9:59
by Slussen
La Norvegia è un nuovo mercato per gli autobus Scania alimentati a gas. Il costruttore svedese ha consegnato all’azienda di trasporto pubblico Nobina 36 Scania OmniExpress 3.20 LE con motore Euro 6. Tutti i veicoli sostituiranno i vecchi autobus che operano nella zona sciistica a sud est di Oslo (BusToCoach).

Image

Re: Oslo

PostPosted: Thu 22 October 2015; 18:17
by EuroCity

Re: Oslo

PostPosted: Fri 23 October 2015; 0:09
by S-Bahn
Ho recentemente assistito (in sede UTP Milano NdR) ad una serata di descrizione dei trasporti Norvegesi, con una puntata nella svedese Goeteborg.
Mi meravigliavo del fatto che nelle foto e nei filmanti le strade norvegesi apparivano sempre molto vuote, con pochissimo traffico automobilistico.
Mi hanno allora spiegato che in parte è dovuto al fatto che la Norvegia è scarsamente popolata ma in buona parte anche al fatto che usare l'auto è costoso.
Si paga praticamente ovunque per entrare in città, si paga su diverse tratte stradali (anche non autostradali) e si paga ovunque il parcheggio.
Questo ha un peso anche in una nazione dal reddito pro capite molto elevato (dopo 40 anni di flusso di cassa per le esportazioni di petrolio del Mare del Nord) e il sistema contribuisce anche a sostenere un buon livello di TPL.

Con la chiusura del centro ad Oslo fanno un ulteriore passo avanti ma nelle città hanno già da tempo ridotto di molto la presenza dei veicoli privati.

Re: Oslo

PostPosted: Fri 23 October 2015; 21:59
by Viersieben
S-Bahn wrote:Questo ha un peso anche in una nazione dal reddito pro capite molto elevato (dopo 40 anni di flusso di cassa per le esportazioni di petrolio del Mare del Nord)

Qualche settimana fa una coppia di Norvegesi (vicini di tavolo in un ristorante polacco...) del reddito pro capite molto elevato e delle petrocorone me ne ha detto peste e corna; in particolare per la differenza di tenore di vita che sussisterebbe tra i dipendenti del settore petrolifero e gli altri (funzionari pubblici compresi); ad esempio loro sostenevano di non potersi permettere di andare al ristorante nel loro Paese...

Re: Oslo

PostPosted: Sun 25 October 2015; 0:43
by skeggia65
^^ So che "non fa testo", ma durante un soggiorno di una settimana a Oslo ho notato che i ristoranti non davano segni di sovraffollamento.
L'unico pieno era il McDonald, più però per la coda alle casse che ai tavoli: il personale di Oslo non è veloce come quello milanese.
Ricordo anche che, dirigendoci in zone più periferiche della città si notavano differenze: le auto, ad esempio, erano di cilindrata più modesta e l'età media delle stesse era più elevata. Segno che parecchi abitanti della capitale Norvegese non navigano nell'oro.
La Norvegia vanterà un reddito pro capite più elevato di tanti altri Paesi, ma la distribuzione di tale reddito somigliava pure lì ai famosi polli di Trilussa.

Re: Oslo

PostPosted: Sun 25 October 2015; 9:45
by EuroCity
^^ Come dappertutto: il problema di questa società non è la ricchezza, ma la sua equa distribuzione!

Re: Oslo

PostPosted: Sun 25 October 2015; 10:51
by skeggia65
Nemmeno per sogno.
Chi non ha voglia di studiare finirà (per esempio), come è giusto, a fare lavori meno qualificati e retribuiti.
La mia non era un'accusa alla presunta ingiustizia della società ma, semplicemente, un voler sfatare il mito che vorrebbe i Norvegesi tutti più ricchi rispetto al resto degli Europei.

Re: Oslo

PostPosted: Sun 25 October 2015; 10:59
by EuroCity
E te pareva... :| :mrgreen:

Re: Oslo

PostPosted: Mon 26 October 2015; 1:48
by skeggia65
Guarda che lo dice non un plurilaureato e ben piazzato con un onoraro da favola, ma un ex svogliato che, pur potendo studiare ha preferito cazzeggiare per un po', decidendo poi di andare a lavorare.
Avrei potuto essere altro, non vedo perché dovrei pretendere di avere la stessa ricchezza a cui avrei potuto aspirare se non fossi stato svogliato da adolescente.

Re: Oslo

PostPosted: Mon 26 October 2015; 8:51
by EuroCity
Però intendevo soprattutto la ricchezza di base: questa dovrebbe essere garantita a tutti, anche per risolvere i problemi sociali di tipo economico che generano delinquenza; poi, ovviamente, ci possono essere differenze di ricchezza per così dire aggiuntiva, opzionale: ma anche qui idealmente ci vorrebbe comunque una certa moderazione (i multimiliardari non hanno molto senso, no? specialmente quando c'è gente che muore di fame, o quasi)...

Re: Oslo

PostPosted: Mon 26 October 2015; 11:22
by Trullo
skeggia65 wrote:Guarda che lo dice non un plurilaureato e ben piazzato con un onoraro da favola, ma un ex svogliato che, pur potendo studiare ha preferito cazzeggiare per un po', decidendo poi di andare a lavorare.
Avrei potuto essere altro, non vedo perché dovrei pretendere di avere la stessa ricchezza a cui avrei potuto aspirare se non fossi stato svogliato da adolescente.


Secondo me ci sono tanti laureati che guadagnano meno di altrettanti artigiani, comunque, nella nostra società (e non ci vedo nulla di male)

Re: Oslo

PostPosted: Mon 26 October 2015; 13:53
by skeggia65
Vero anche questo.
Però l'artigiano "ricco" per diventarlo si è fatto e si fa un mazzo tanto. Il concetto rimane uguale.
Nel mio campo, chi fa i soldi ha avuto un mix di capacità, sacrifici (io dico che costoro vivono per lavorare e non lavorano per vivere) e fortuna (in misura minore, però non guasta). E per continuare a essere sulla cresta dell'onda servono ancora sacrifici.

Re: Oslo

PostPosted: Tue 27 October 2015; 12:57
by EuroCity
^^ Il che dovrebbe anche far pensare a come è diventata questa società, dove invece di cercare di alleviare la fatica umana - lavorare di meno e collaborare di più - sembra che si vada nella direzione opposta, con ognuno che deve pensare solo a sé: non è un gran che, direi...

Re: Oslo

PostPosted: Tue 27 October 2015; 13:36
by skeggia65
Nel mio campo c'è un concetto: collaborazione e competizione. Che vanno (anche se sembra strano) a braccetto.
La tua visione sembra più orientata a facilitare la vita di chi non ha voglia di "sbattersi".

Re: Oslo

PostPosted: Tue 27 October 2015; 13:52
by EuroCity
Collaborazione e competizione leale (per l'eccellenza) insieme mi sta bene, anzi benissimo; è invece quando la competizione diventa lotta di tutti contro tutti (o guerra tra poveri, come si spesso si dice) che non va più bene, anzi non va per niente bene: era questo il concetto.