Città del Canada

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Postby Coccodrillo » Sat 16 November 2013; 20:32

Cominciamo con una notizia qualsiasi su una nuova linea di Toronto: http://tunneltalk.com/Toronto-LRT-14Nov ... enture.php

Si tratta di una tranvia di circa 20 km di cui la metà in tunnel. Particolarità, secondo me imbecillità, hanno scelto lo scartamento normale, invece di quello anomalo (1495 mm) delle altre tranvie e metropolitane senza che ci sia un piano per avvicinare le loro rotaie di 6 centimetri (cosa inutile, motivo per cui avrei usato lo stesso scartamento anche per la nuova linea).

Altra curiosità/imbecillità, invece di un prolungamento a est della metropolitana Sheppard (linea viola) hanno deciso di costruire una tranvia, creando una rottura di carico: http://www.urbanrail.net/am/toro/toronto.htm
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Re: Città del Canada

Postby S-Bahn » Sat 16 November 2013; 21:51

Sul prolungamento con tranvia probabilmente pesano i numeri sui carichi e sui costi, e magari l'intenzione di proseguire con tecniche e costi che con la metropolitana sarebbero impossibili.
La rottura di carico c'è, ma molto dipende come viene gestito l'intescambio. Se fosse al marciapiede, un treno arriva e un tram parte, la difficoltà sarebbe quasi azzerata.
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Re: Città del Canada

Postby GLM » Sat 16 November 2013; 23:08

riguardo la rottura di carico, coccodrillo, sembra tu non stia seguendo la diatriba sul prolungamento M3 per paullo :D ma anche la limbiate a questo punto dovrebbe essere considerata un"Imbecillità" rispetto ad un prolungamento M3 a nord oltre comasina...
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Re: Città del Canada

Postby Trullo » Sun 17 November 2013; 12:22

La limbiate erò a differenza del caso canadese è preesistente alla metropolitana
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Re:Delle "rotture di carico"

Postby LUCATRAMIL » Mon 18 November 2013; 14:50

Forse estremizzo, ma questa idolatria dell'"assenza di rotture di carico" mi pare un po' forzata. La rottura di carico la sente, innazitutto, quel fantomatico passeggero che va da capolinea a capolinea. Nella relatà ci sono persone che magari usano il mezzo per alcune fermate prima o dopo il punto della rottura di carico, ed altre invece che usano il mezzo a cavallo di tale punto.
Quindi, non è detto che se spezzo in due una tratta, scontento tutti e tre i passeggieri-tipo che la percorrono: magari uno solo ne è colpito.
Chiaramente, l'ottica è diversa tra linee in territorio extraurbano, dove la percorrenza delle tratte da parte dei passeggeri è più lunga e linee urbane.
In città abbiamo visto che linee lunghe rischiano maggiori intralci e ritardi: pertanto l'ideale sarebbe di avere linee brevi con interscambi (rotture di carico) fatti bene. Se uno deve scendere da un mezzo ma arriva subito l'altro, vi assicuro che non è un problema. Senza il distanziamento magari uno fa anche la corsetta e prende il tram davanti, così fa un po' di movimento. Il dramma è aspettare dai 7' in su: ti sembra un'eternità anche se, di fatto, son pochi (ne è un esempio la differenza che si sente tra l'attesa del M in settimana e l'attesa serale o alla domenica: sembra che non arrivi mai!).
Intendo quindi dire che fare delle rotture di carico gestite bene può anche essere favorevole al servizio, se la gente si rende conto che le linee corte hanno meno intralci e l'attesa è ragionevole.
Infatti ci sono tizi che fanno il giro di Milano col metrò (con relative rotture di carico) , credendo di fare prima di una unica tratta di superficie, magari priva di rotture di carico. Dunque, la rottura di carico non è il babau dei trasporti.
Analogamente, alle condizioni suddette, vedo poco problematica la rottura di carico nel confine tra linee urbane ed extraurbane.
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Re: Città del Canada

Postby Viersieben » Mon 18 November 2013; 15:03

S-Bahn wrote:Se fosse al marciapiede, un treno arriva e un tram parte, la difficoltà sarebbe quasi azzerata.

Mentre un paio di mesi fa temporeggiavo a Duisburg (dopo che l'efficienza della DB mi aveva fatto perdere la coincidenza per Emmerich…) ho notato stazioni con addirittura marciapiedi di altezza diversa allo stesso binario... :shock:
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Re: Città del Canada

Postby Coccodrillo » Mon 18 November 2013; 19:53

Da notare che ho scritto curiosità/imbecillità, nel senso che per me l'imbecillità vera è avere scelto lo scartamento normale invece di quello anomalo, sia pure non standard.

Nel caso della rottura di carico, nonché della nuova tranvia parzialmente in tunnel (Crosstown Line), si tratta di due progetti nati come metropolitane pure e trasformati in tranvie solo in un secondo momento. Da cui la rottura di carico in un punto sostanzialmente casuale (dove terminava la prima fase -ora unica- della metropolitana Sheppard) in un caso, una tranvia con 10 km di tunnel nell'altro.

Da notare che anche lo Scarborough RT è a scartamento normale. Il suo futuro è però segnato: o verrà integrato nella Crosstown Line, o sostituito da un prolungamento della linea verde costruito ex-novo e con molte meno stazioni (magari anche una sola intermedia).
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