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Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 12:51
by S-Bahn
Sarà una "incredibile cifra" ma rappresenta lo 0,07% dei cinesi. Rispetto alla dimensione cinese non è uno sforzo esagerato.
C'è da dire che l'Africa, chiuso il capitolo del colonialismo europeo, possono cambiarla solo loro, ed è difficile cambiarla in peggio.

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 18:55
by skeggia65
C'è da dire che, se la stessa operazione fosse messa in atto dall'occidente, i movimenti noglobal e notutto occidentali, appoggiati e spalleggiati dalle nazioni non occidentaleggianti e dal terzomondismo in generale, farebbero un casino bestiale contro quello che definirebbero il neocolonialismo e neoimperialismo capitalista sulla pelle delle povere nazioni del terzo mondo.
Non credo che la Cina sia impegnata in un'opera di beneficenza intercontinentale.

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 19:12
by S-Bahn
Assolutamente no.
Viene però da pensare che siano (almeno alcuni) interventi che non hanno un ritorno economico se non per chi realizza l'intervento (le imprese e chi ci gira intorno). Se fosse così, Cina o non Cina, tutto il mondo è paese.

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 23:13
by skeggia65
Sarà.
Io temo un futuro in cui l'Africa sarà guidata da una classe dirigente con gli occhi a mandorla e il paralume in testa, e gli africani sfruttati da gente caratterzzata da un diverso equilibrio tra eumelanina e feomelanina.

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 23:30
by S-Bahn
Può essere.
Che gli africani siano sfruttati da questi o da quelli è sinceramente una cosa che non mi piace per nulla. Non posso fare a meno di pensare che abbandonati a se stessi (dove gli uni sfruttano e/o massacrano gli altri ferocemente) sia la cosa peggiore. Esagero? Gli ultimi decenni di storia cos'hanno prodotto? Esiste in Africa un accenno di classe dirigente africana che abbia un minimo di decenza verso verso la gente africana?

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 23:32
by skeggia65
No, assolutamente. Le nazioni che stanno meglio (o meno peggio) sono quelle che, più o meno, sono influenzate dall'occidente. Marocco, Tunisia e Sud Africa su tutte.

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 23:36
by mattecasa
Fino a poco tempo fa anche Libia ed Egitto stavano bene...

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 23:39
by S-Bahn
Il Sud Africa ha avuto, e di fatto ha ancora, una classe dirigente britannica.
Tunisia, Marocco (e Algeria) non sono nell'Africa nera. Sono nazioni africane ma mediterranee che hanno avuto e in buona parte hanno ancora forti rapporti con l'Europa, e non solo nel periodo del colonialismo.

L'Egitto è una realtà un po' a parte. Sulla Libia lasciamo perdere, il tracollo c'è stato quando qualche "saggio" come Sarkozy ha voluto rovesciare Gheddafi per mettere le mani sui suoi pozzi di Gas...

Re: Città della Cina

PostPosted: Sun 26 April 2015; 23:57
by Hallenius
Più che britannica la classe dirigente sudafricana è di estrazione afrikaner ;)

Re: Città della Cina

PostPosted: Mon 27 April 2015; 0:01
by skeggia65
...e molto Boera.
I Libici sotto Gheddafi non stavano esattamente bene, non ho messo Egitto e Algeria volutamente. In questi tre Paesi è molto poco salutare andarsene in giro per proprio conto, da parecchi anni.

Re: Città della Cina

PostPosted: Mon 27 April 2015; 0:05
by S-Bahn
Vero, Afrikans. In realtà è un misto di Paesi Bassi, tedeschi, francesi... oltre che inglesi.
Comunque sia dall'Europa centrosettentrionale.

Vero pure che sotto Gheddafi non si stava molto bene, ma rispetto all'inferno di adesso era quasi un paradiso. Il risultato sono navi e barconi pieni scaricati prevalentemente sull'Italia, con Sarkozy, principale responsabile di tutto questo, che si fa bello dei discorsi rubacchiati da Le Pen

Re: Città della Cina

PostPosted: Mon 27 April 2015; 11:59
by Ulk
Lo scorso anno ho lavorato su un tentativo di portare investimenti cinesi in Etiopia supportato dal Consolato Etiope locale e da un gruppo di imprenditori di diverse zone della Cina di diversi settori, progetto poi messo in pausa dalla paura dell'ebola e di cui ho perso le tracce da quando ho cambiato lavoro.
Il modello era una replica dello sviluppo cinese, crescita attraverso urbanizzazione: alloggio per tutti (di diverso tipo in base al reddito), zone commerciali integrate, zone produttive a breve distanza. A corredo ma in altre localizzazioni, alberghi e comprensori turistici. Il tutto favorito da incentivi economici (prestiti e terreni a prezzi irrisori) e commerciali (oltre l'apertura al mercato locale, i prodotti cinesi made in Etiopia si possono esportare liberamente in USA e UE).

La colonizzazione cinese dell'Africa non sta avvendendo solo per volonta' della Cina, sono gran parte dei paesi africani che vogliono attirare questi investimenti vedendo forse nella Cina un colonizzatore "piu' buono" dell'Occidente.

Re: Città della Cina

PostPosted: Mon 27 April 2015; 14:04
by S-Bahn
Sul "più buono" avrei dei dubbi. Sono cambiati i tempi (150 anni dopo), è cambiato il contesto, sono cambiati i rapporti di forza.
Confermo la mia opinione che per come è messa l'Africa difficilmente si può avere di peggio.

Re: Città della Cina

PostPosted: Mon 27 April 2015; 18:39
by skeggia65
Ulk wrote:La colonizzazione cinese dell'Africa non sta avvendendo solo per volonta' della Cina, sono gran parte dei paesi africani che vogliono attirare questi investimenti vedendo forse nella Cina un colonizzatore "piu' buono" dell'Occidente.

E questa forse è la parte peggiore. E' passato, nel terzo mondo, il messaggio dell'occidente avido, colonialista e sfruttatore; risultato: gli "sfruttati e colonizzati" africani vedono con speranza un colonizzatore che ignora anche a casa propria i fondamentli diritti dell'uomo.
Bene, bravi, settepiù! :wall:

Re: Città della Cina

PostPosted: Mon 27 April 2015; 22:17
by S-Bahn
Magari sono gli unici che ci possono mettere mano provando a cambiare qualcosa. Risultati? E chi li può prevedere?